Dentro il mondo di Jannik Sinner: da Darren Cahill e Simone Vagnozzi al manager-amico, tutti gli uomini del suo staff

Nel giro di due mesi è diventato l'italiano più famoso nel mondo: prima la Coppa Davis a Malaga, poi gli Australian Open. Tra fine 2023 e inizio 2024 Jannik Sinner si è consacrato nell'Olimpo del tennis grazie ad una crescita esponenziale sotto ogni punto di vista: tecnico, tattico, fisico e mentale. Ad ognuno di questi aspetti si può ricondurre una persona facente parte il suo staff, cambiato radicalmente nel febbraio 2022 dopo la separazione dopo 8 anni con lo storico coach Riccardo Piatti e la collaborazione con la sua Accademia a Bordighera. Scopriamo insieme tutti gli uomini che hanno portato Jannik Sinner ad un solo gradino dalla top3 mondiale.

Ascolano, 40 anni, ha avuto una discreta carriera da giocatore raggiungendo la posizione numero 161 nella classifica Atp, ma è nei panni del coach che ha raggiunto le sue maggiori soddisfazioni: nel 2018 ha portato Marco Cecchinato a giocarsi una storica semifinale al Roland Garros. In seguito è passato alla guida tecnica di Stefano Travaglia: grazie alla collaborazione con Vagnozzi, il tennista suo conterraneo, ha raggiunto il suo best ranking nel 2021 (60 Atp). La chiamata di Sinner arriva dopo la cocente eliminazione ai quarti degli Australian Open del 2022, ma in realtà Vagnozzi stava lavorando con Jannik già da diverso tempo. Il coach lo seguiva durante i suoi allenamenti a Montecarlo e ha potuto stringere fin da subito un rapporto umano, condizione fondamentale di ogni collaborazione con l'altoatesino. Fin dal suo arrivo Vagnozzi ha lavorato sul repertorio tecnico di Sinner, ampliandolo con variazioni nella gestione degli scambi: a rete, volée, slice di rovescio, colpi più stretti, profondità e precisione.

L'ex tennista, ex numero 22 del mondo, semifinalista agli US Open 1988 nel singolo e finalista agli Australian Open 1989 nel doppio, ha già lavorato con campioni come Andre Agassi e Lleyton Hewitt (entrambi portati al primo posto della classifica Atp), ma anche Andy Murray e Simona Halep, con cui ha vinto diversi Slam. L'australiano si è aggiunto al clan di Sinner nel giugno 2022 in qualità di supercoach. "Il mio ruolo" - ha spiegato - "è trasmettergli la mia esperienza". Se Vagnozzi si occupa di gestire la quotidianità di Sinner, Cahill svolge un lavoro di supervisione e di rifinitura alla vigilia dei match più importanti. I due si alternano spesso nell'angolo di Sinner nei tornei "minori", confermando il tandem nei 1000 e negli Slam. Dal punto di vista tecnico il 58enne di Adeilade ha messo il turbo al servizio dell'altoatesino.

A curare il corpo dell’azzurro sono il preparatore fisico Umberto Ferrara (che segue il campione anche nell’alimentazione), il fisioterapista Giacomo Naldi (ex Virtus Bologna) e l’osteopata Andrea Cipolla, già collaboratore di Vagnozzi nelle stagioni precedenti.

Dietro i miglioramenti tecnico-tattici c’è un lavoro nascosto, intimo, viscerale sulla mente dell’atleta Jannik Sinner e il merito va a Riccardo Ceccarelli, medico dello sport che da 30 anni si occupa della psicologia della crème de la crème della Formula 1 e dirige a Viareggio “Formula Medicine”, centro all’avanguardia per il mental training. In un'intervista ai nostri microfoni ci ha spiegato che con l'altoatesino applica il cosiddetto "Mental Economy Training” che allena a diminuire il carico emotivo davanti all’errore, al rimpianto, al pensiero negativo, alla sconfitta. L'istantanea perfetta di tutto questo sono i tre match annullati a Sua Maestà Novak Djokovic nel singolare della semifinale di Davis contro la Serbia. Se a fine 2022 i "pressure point" erano un punto debole di Sinner ora sono la sua forza.

Sinner è assistito anche da due manager. Alex Vittur, 39 anni, è un ex tennista professionista, amico e mentore di Jannik, che si occupa di gestire la sua immagine, a partire da quella social. Vittur fa parte del consorzio che gestisce le funivie di Plan de Corones e i due pare chi si parlino proprio nello strettissimo dialetto altoatesino. "La persona che mi conosce meglio di tutti è Alex Vittur, ex giocatore delle mie parti", ha dichiarato Sinner qualche anno fa Jannik al Corriere della Sera, "la mia storia di tennista è cominciata con lui quando avevo 12 anni. Grazie ad Alex sono andato a Bordighera da Piatti, mi conosce a memoria, sa tutto di me. È amico, fratello, famiglia". Il management vero e proprio è invece affidato a Lawrence Frankopan, che si occupa di gestire anche i rapporti con la stampa.