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Tennis, Ivan Lendl torna ad allenare Andy Murray per la terza volta in carriera

Simone Eterno

Aggiornato 04/03/2022 alle 13:40 GMT+1

TENNIS - Andy Murray torna a lavorare con Ivan Lendl: dopo le esperienze tra il 2012 e il 2014, e la successiva tra il 2016 e il 2017, eccoli di nuovo insieme. Sotto la gestione Lendl lo scozzese ha vinto i 3 titoli slam della sua carriera, oltre che le due medaglie d'oro alle Olimpiadi.

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Credit Foto Eurosport

A volte ritornano. Atto terzo. Andy Murray e Ivan Lendl di nuovo insieme, per la terza volta in carriera. E’ una notizia a sorpresa, completamente inaspettata, quella che arriva dalla Gran Bretagna. Lo scozzese ha infatti annunciato che Ivan Lendl sarà per la terza volta in carriera il suo allenatore.
Una partnership di successo, quella targata Murray-Lendl, con lo scozzese che sotto le due precedenti gestioni dell’ex campione ceco ha raggiunto i migliori risultati della carriera: i 3 titoli dello slam, le due medaglie d’oro olimpiche in singolare a Londra e Rio, oltre che la storica scalata alla posizione n°1 del ranking in piena epoca Federer-Nadal-Djokovic.
Per Lendl questo è il terzo ritorno nel box di Andy Murray. La prima partnership tra i due è datata gennaio 2012, con Lendl che rimase allenatore del britannico fino al marzo del 2014. Qui dentro il primo titolo slam di Murray, allo US Open 2012, oltre che l’oro olimpico a Wimbledon e il successivo trionfo di Wimbledon 2013, sfatando così la “maledizione” Fred Perry durata 77 anni.
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Wimbledon 2013: Andy Murray vince il torneo, primo britannico dopo 77 anni, e sale ad abbracciare il suo coach Ivan Lendl

Credit Foto Getty Images

Il secondo sodalizio tra i due risale al maggio 2016, autentico anno di grazia di Murray. In pochi mesi arrivarono infatti il secondo titolo a Wimbledon, il secondo oro olimpico (Rio) ma soprattutto la scalata alla posizione n°1 del mondo culminata a Londra con il successo su Djokovic alle ATP Finals dello stesso anno. Il rapporto poi si interruppe nel novembre del 2017, dopo una stagione per Murray tormentata dai problemi all’anca e che di fatto, da lì, non ha mai più restituito il tennista di un tempo.
Murray, reduce da infinite operazioni e quella che attualmente si può definire un’anca di acciaio, sta nuovamente provando a tornare competitivo. Lo scozzese è attualmente numero 84 della classifica ATP e, anche attraverso questa scelta, pare volersi mettere in discussione ancora una volta. Difficile che il terzo sodalizio possa portare ai risultati ottenuti nelle due precedenti esperienze tra i due, ma certamente questa scelta è ennesima dimostrazione della voglia di Murray di mettersi ancora in discussione e di sentirsi tennista. In bocca al lupo allora. A entrambi.
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Murray ritrova le scarpe con l'anello: "Let's go, ma che puzza"

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