La notte degli US Open: Serena 'prepensiona' Venus, Del Potro fa la voce grossa con Verdasco
Aggiornato 01/09/2018 alle 07:25 GMT+2
Nel tanto atteso (dagli americani) 30° atto del 'Sisters act', Serena infligge a Venus la sconfitta più pesante della storia della rivalità Williams: 6-1, 6-2. Promosso alla grande Del Potro che regola un combattivo Verdasco in 3 set. Bene anche Coric su Medvedev e soprattutto Raonic su Wawrinka: croato e canadese passano anche loro in 3 set secchi.
dall'inviato a New York - E' stata la giornata dei grandi servitori. Iniziata con Kevin Anderson, aggrappata al suo servizio per regolare l'esplosività di Denis Shapovalov, e proseguita poi con Isner, Raonic e Del Potro. Tutti avanti. Quasi tutti alla grande. L'unica eccezione è infatti in Long John. Inser ha infatti sudato non poco per regolare Lajovic, che si è arreso solo per 7-6, 6-7, 6-3 ,7-5. Tutti gli altri invece sono andati via sparati in tre set.
Il più sorprendente di tutti è stato probabilmente Milos Raonic. Il canadese ha decisamente ritrovato condizione atletica e fiducia. E quando ciò succede, ci si ricorda perché in carriera sia arrivato fino alla posizione n°3 del mondo. Ne sa qualcosa Stan Wawrinka. Lo svizzero è stato sconfitto per 7-6, 6-4, 6-3 portando involontariamente alla luce il nome di Raonic. Occhio al canadese dunque, che agli ottavi sfiderà proprio Isner in un match che sotto i 40 aces sarebbe da considerare deludente.
La partita più attesa del tabellone maschile era però l'ultima del centrale: ovvero Del Potro contro Verdasco. Dopo aver fatto fuori Andy Murray al talentuoso spagnolo si guardava con grande attenzione... Ma Del Potro ha confermato per il momento di essere in grande forma. Per due set infatti Verdasco ha giocato un ottimo tennis; Juan Martin è stato però in grado di contenerlo con una maggiore incisività nei punti chiave. Vedere per credere il punto con cui Del Potro ha chiuso il secondo set: Verdasco si era prodotto in 3 recuperi difensivi impressionanti, ma Palito ha sparato 3 dritti consecutivi uno più potente dell'altro. Lì l'autentico spartiacque di una partita che altrimenti sarebbe potuta andare per le lunghe.
Morale 7-5, 7-6, 6-3 Del Potro, che agli ottavi trova ora un Borna Coric arrivato fin qui sotto i radar. Il ragazzo di coach Piatti ha rifilato un rigoroso 6-3, 7-5, 6-2 passato completamente sotto silenzio a quel Daniil Medveved che l'altro giorno aveva strapazzato il finalista di Toronto Stefanos Tsitsipas. Occhio che potenzialmente anche questa è bella.
Nel femminile tutti gli occhi erano per il 'Sisters act' n°30. Ha vinto Serena. Anzi, ha stravinto Serena; con la miglior prestazione post-maternità e un 6-2, 6-1 che per Venus è stato una sorta di prepensionamento. La maggiore delle Williams infatti ha subito la sconfitta più pesante negli incroci con la sorella. L'obiettivo di Venere sarebbe Tokyo 2020, ma c'è da vedere come ci arriverà. Per come è andato il match, se mai ce ne fosse bisogno, crescono i rimpianti di Camila Giorgi...
Nelle altre del femminile: si è fermata la corsa della talentuosissima 'sconosciuta' Karolina Muchova, fermata dalla mano abile della Barty. Promossa anche Karolina Pliskova, autrice di una vittoria in due set sulla naturalizzata statunitense Sofia Kenin. Infine Kaia Kanepi, giustiziere della n°1 del mondo Halep al primo turno, prosegue il suo gran torneo: 6-3, 7-6 alla svedese classe '95 Rebecca Peterson.
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