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Andy Murray fa e disfa, ma Tsonga crolla al 5° set: lo scozzese è in semifinale a Wimbledon

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 06/07/2016 alle 22:20 GMT+2

Il numero 2 del mondo raggiunge Berdych al penultimo atto del torneo al termine di un match giocato tra alti e bassi: il francese s’arrende 7-6 (10), 6-1, 3-6, 4-6, 6-1. Settima semifinale a Church Road per il britannico.

Britain's Andy Murray wins a point against France's Jo-Wilfried Tsonga during their men's singles quarter-final match on the tenth day of the 2016 Wimbledon Championships at The All England Lawn Tennis Club in Wimbledon, southwest London, on July 6, 2016.

Credit Foto AFP

Chi ama il tennis è stato accontentato con 3 ore e 57 minuti tra Murray e Tsonga dopo le 3 ore e 22 minuti vissute nella sfida tra Federer e Cilic: uno spettacolo da 7 ore e 19 minuti ha infiammato il Centrale di Wimbledon per quello che è già stato ribattezzato The Day di questa edizione. L’ultimo quarto di finale ha vissuto di momenti, di ribaltamenti e di attimi, ma la costante è stata una: Andy Murray nel bene e nel male è sempre stato il padrone del suo destino e per questo motivo ha vinto.
Lo scozzese, dopo aver portato a casa il primo set, vero snodo di questo match, per 12 punti a 10 al tie-break sembrava poter avere la meglio su Tsonga in tre set. Invece, dopo il 6-1 maturato nel secondo parziale, l’allievo di Lendl (parso piuttosto scocciato a fine partita) ha deciso di far rientrare in gara il numero 12 del mondo. Un blackout nel quarto game del terzo parziale ha, infatti, consegnato le chiavi della battaglia al francese che non si è fatto pregare chiudendo per 6-3.
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Jo-Wilfried Tsonga - Wimbledon 2016

Credit Foto AFP

Il numero 2 del mondo non aveva ancora perso un set in tutto il torneo, ma nonostante l’allungo del 4-2 nel quarto si è fatto nuovamente rimontare tra un dritto vincente e un passante chirurgico di Jo-Wilfried Tsonga. Sul 6-4 si è, però, spenta la luce perché da lottatore quale è Andy Murray ha accelerato senza più mostrare segnali di cedimento né fisici né mentali. Il suo avversario ha pagato il logorio dei set precedenti contro un maestro della difesa che costringe qualsiasi giocatore a vincere il punto due o tre volte più del necessario. La settima semifinale a Church Road apre scenari di grandeur per il tennista scozzese: è lui il favorito alla vittoria di quel trofeo alzato al cielo di Londra nel 2013.
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