Wimbledon: la migliore Giorgi non basta, Muguruza avanza in 3 set
DaEurosport
Aggiornato 27/06/2016 alle 21:19 GMT+2
L’azzurra tiene in campo 2 ore e 34 minuti la testa di serie numero 2 fresca vincitrice del Roland Garros: una battaglia bellissima termina 6-2, 5-7, 6-4.
Camila Giorgi questa volta non può rimproverarsi nulla. È raro assistere a un match di livello così alto in un primo turno femminile, ma la prima giornata di Wimbledon fa vibrare il campo Centrale: la maceratese gioca alla pari contro la numero 2 del mondo, la vincitrice del Roland Garros.
Garbiñe Muguruza non pensava di dover rimanere in campo 2 ore e 34 minuti, ma è stato necessario sfoderare il suo miglior tennis per evitare un’eliminazione precoce ai Championships dove difende la finale di 12 mesi fa. Il match è giocato sempre a mille all’ora, con scambi a tutto braccio tra due tenniste che fanno della potenza il loro marchio di fabbrica.
Camila non è un’amante delle variazioni, anzi, a onor del vero non conosce un piano-B ma le sue traiettorie piatte e profonde sono efficaci contro la spagnola di origini venezuelane. Da pronostico il match è tutto fuorché una formalità nonostante il divario nel ranking che ha visto scivolare l’azzurra al 67esimo posto. Il primo set si conclude con un 6-2 che premia l’abilità in risposta della Muguruza che ottiene tre break.
La Giorgi non si scompone e nel secondo parziale lotta punto a punto costringendo la sua avversaria ad annullare un primo set-point nel decimo game. L’incoscienza dell’italiana è la spinta per l’allungo con un rovescio spettacolare e il 7-5 che manda in visibilio il suo angolo, padre compreso in fibrillazione. L'equilibrio non si spezza neppure nel set decisivo, dove a fare la differenza è il terzo game: Garbiñe strappa la battuta dopo 5 palle-break annullate dalla Giorgi con un urlaccio che ne certifica il massimo sforzo. Il 6-4 ha il sapore di un pericolo scampato per la spagnola, ma dopo questa battaglia la migliore versione di Camila Giorgi può uscire dal campo a testa alta.
A 36 anni la Leonessa ruggisce ancora
Anastasija Sevastova, quando vede Italia, d’ora in poi toccherà ferro. Dopo aver perso al secondo turno del Roland Garros contro Karin Knapp, la lettone si arrende anche a Francesca Schiavone al primo turno di Wimbledon. La Leonessa, a 36 anni, ha ancora voglia di godersi l’atmosfera dei palcoscenici più prestigiosi: il finale è 7-6 (7), 6-4 in un’ora e 50 minuti. La milanese (sprofondata alla posizione 111 del ranking Wta) torna a vincere un incontro nel circuito dopo quasi tre mesi, mentre erano passati addirittura quattro anni dal suo ultimo successo ai Championships, nei sedicesimi di finale del 2012, quando sconfisse la ceca Klara Koukalova prima di arrendersi a Petra Kvitova. Nel primo set la Schiavone ha dovuto sempre rincorrere sotto 5-3, 6-5 e 4-1 nel tie-break spuntandola per 9 punti a 7. Il secondo set è analogo con la Sevastova avanti 4-2 e poi annullata nei successivi quattro game con appena tre 15 portati a casa. Per la Leonessa c’è la Halep all’orizzonte.
VIDEO: L'intervista della Muguruza dopo il trionfo al Roland Garros
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