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Sloane Stephens trionfa a Miami, altro titolo 'Made in USA' per l'americana

DaOAsport

Aggiornato 31/03/2018 alle 21:51 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

Siegerin der Miami Open 2018: Sloane Stephens

Credit Foto SID

Arriva il primo titolo a Miami per Sloane Stephens (n.12 WTA). La tennista americana, sul cemento della Florida, si toglie la soddisfazione di battere la n.5 del mondo, la lettone Jelena Ostapenko, con il punteggio di 7-6 6-1 in 1 ora e 33 minuti di partita. Un match nel quale il gioco difensivo della statunitense è stato premiato al cospetto di una Ostapenko decisamente fallosa e poco lucida nei momenti importanti del match. Per la Stephens è il primo successo del 2018 dopo quello eccezionale degli US Open dell’anno scorso.
Nel primo set sono le risposte a dominare la scena. Nei primi 4 giochi arrivano 4 break, due per parte, delle due giocatrici che, specialmente con la seconda di servizio, si espongono ai winners dell’avversaria. A rompere questa serie è la Ostapenko e, nonostante un doppio fallo, riesce a spuntarla ed andare avanti 3-2. Troppi però gli errori della lettone ed il gioco difensivo della Stephens consente all’americana di portarsi nuovamente in vantaggio nell’ottavo game (5-3), avendo la possibilità di servire per la frazione. Anche alla statunitense, però, trema il braccio, quando è il momento di concludere, e con un doppio fallo sulla palla break dà modo alla rivale di pareggiare il conto sul 5-5. I regali tra le due si susseguono ed è la lettone a fare e disfare. Un tennis on/off quello della vincitrice del Roland Garros 2017 che mette nelle condizioni di chiudere in battuta per la seconda volta il parziale. Niente da fare, la tensione blocca Sloane e si va al tie-break. La tennista stelle e strisce, difendendosi egregiamente dai colpi profondi dell’avversaria, va sul 6-2, avendo quattro 4 set point per far suo il set e stavolta, al quarto tentativo, concretizza l’opportunità.
Nel secondo set l’avvio della lettone sembra confortante: 1-0 e servizio in proprio favore. Inaspettatamente però, la 20enne di Riga entra in una fase di rottura prolungata da cui non sa uscire. E’ abile la padrona di casa ad approfittarne, recuperando il break di ritardo e dominando da fondo, in attesa dell’errore della rivale. Una tattica che porta ad un parziale di 6 giochi a zero in favore dell’americana che, sul 6-1, chiude la contesa.
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