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Viaggio nel futuro: ecco come saranno gli stadi tra 30 anni tra bitcoin, Tailgate e realtà virtuale

Niccolò Campriani

Aggiornato 15/09/2017 alle 14:31 GMT+2

Nuova puntata della rubrica di Niccolò Campriani! Tre volte oro olimpico nel tiro, Niccolò racconta su Eurosport l'impatto dell'evoluzione tecnica e tecnologica nel mondo dello sport. In questo 8° appuntamento affrontiamo un viaggio nel tempo per capire come gli impianti sportivi potranno svilupparsi nei prossimi decenni a livello tecnologico.

Le FC Barcelone présente le futur visage du Camp Nou

Credit Foto Eurosport

Il futuro non è più quello di una volta

Chip sottopelle, automobili senza conducente e realtà virtuale sono solo alcune delle tecnologie che rivoluzioneranno la nostra vita. Non mi riferisco al solo ambito lavorativo, l’impatto sarà totale e toccherà profondamente anche il nostro tempo libero. Incluso il modo stesso di assistere a un evento sportivo. A tal proposito oltre a rivestire i panni dell’ingegnere sportivo vorrei stavolta aggiungere quelli del futurologo. L’intento è quello di ricostruire nel dettaglio un’ipotetica domenica allo stadio in versione 2050. Di primo acchito il mio esercizio intellettuale potrebbe sembrare futile e persino fantasioso, ma in realtà tiene in considerazione le opinioni dei massimi esperti del settore. Addirittura alcuni di questi scenari, per quanto avveniristici, sono già in corso di sperimentazione in svariati stadi Americani. Impostiamo quindi la destinazione sul cruscotto della nostra DeLorean: 16 aprile 2051, una delle ultime domeniche di campionato.
Il tifoso del futuro uscirà di casa di buon’ora e richiederà alla sua auto a guida autonoma di passare a prendere un paio di amici sulla strada verso lo stadio. Durante il viaggio i risultati degli anticipi e di altri eventi sportivi in corso saranno proiettati sul parabrezza rimanendo così sempre sott’occhio, tutto grazie alla stessa tecnologia che permette già oggi di mostrare velocità e indicazioni stradali sul vetro dell’abitacolo. Tuttavia i benefici legati alle macchine senza conducente non si limiteranno alla sola fase di trasferimento, al contrario uno degli aspetti più innovativi consisterà nell’esser accompagnati sul luogo di interesse per poi lasciare alla propria auto il compito di cercarsi il parcheggio più vicino in completa autonomia. Questo sovvertirà gli attuali principi di urbanistica consentendo di costruire stadi nel bel mezzo delle città o, in alternativa, sostituire le odierne aree di parcheggio limitrofe con zone commerciali, pub e attrazioni ludiche per le famiglie. Sebbene il numero di posti all’interno dello stadio rimarrà pressoché invariato la novità riguarderà infatti lo sviluppo dell’area circostante. Ciò trasformerà l’impianto sportivo in un vero e proprio parco tematico in grado di ospitare fino a 250.000 fan.
Gli stadi nel futuro

Sempre più verso il modello USA del "Tailgate"

Anche i tifosi Europei importeranno la tradizione pre-partita del “Tailgate”, ovvero l’usanza Americana di bivaccare intorno allo stadio prima del calcio di inizio. Tuttavia all’interno del mega-complesso sportivo il tifoso del futuro non acquisterà il suo panino e la sua birra pagando in euro o altre valute oggi in circolazione, l’unica moneta accettata sarà con tutta probabilità virtuale, una sorta di Bitcoin circoscritto alla lega di campionato o persino al singolo club. Il meccanismo è simile a quello adottato nei casinò dove le transizioni sono effettuate con chip di plastica acquistate in precedenza. In questo caso ogni tifoso avrà il suo account di “punti fedeltà” a cui corrisponderà una relativa somma di moneta virtuale spendibile all’interno dell’area sportiva per l’acquisto di servizi e prodotti. I fan potranno sempre comperare altri punti o in alternativa riceverli in premio per aver promosso la partita sui propri social. I pagamenti verranno effettuati senza alcun contatto, basterà sfiorare il dispositivo di lettura con lo smartphone o, nel caso di impianti sottopelle, con la sola mano. I colli di bottiglia causati dall’utilizzo di contanti o carte di credito e le conseguenti code saranno un lontano ricordo e lo stesso varrà per il controllo dei biglietti.

Bitcoin, social non solo...

A proposito: il tifoso del futuro riceverà il suo biglietto digitale con tanto di informazioni riguardanti il posto a sedere solo pochi istanti prima dell’apertura dei cancelli. Questa infatti sarà la procedura prevista dal sistema di ‘biglietteria intelligente’ il cui scopo sarà quello di assegnare i posti sulla base dei profili personali degli spettatori presenti. In fase di acquisto al tifoso non verrà più chiesto ‘dove’ desidera sedersi ma più precisamente ‘in mezzo a chi’: a seconda delle preferenze espresse sarà possibile guardare la partita in un’area popolata da coetanei single, famiglie o persino amici del proprio account Facebook. Le richieste dei tifosi verranno così processate da un’intelligenza artificiale la quale a vendite concluse genererà la combinazione di posti in grado di soddisfare il maggior numero di spettatori.

Share your passion...

Ecco quindi che il nostro viaggio nel tempo arriva al momento clou: il match di giornata. I giocatori inizieranno a prendere posto sul campo mentre nel contempo i tifosi del futuro presenti in tribuna indosseranno i loro occhialini per la realtà aumentata. Questa tecnologia è destinata a rivoluzionare la nostra interazione con il mondo esterno: mentre la realtà virtuale trasporta l’utente in un mondo fittizio, la realtà aumentata trasferisce elementi aggiuntivi nel mondo reale. Un esempio su tutti di realtà aumentata è Pokemon Go, la famosa app che ci faceva trovare un Pikachu nel bagno di casa e uno Zubat alla pompa di benzina. Mostriciattoli virtuali inseriti in location reali attraverso lo schermo dello smartphone. Utilizzando lo stesso principio sarà possibile far apparire intorno a ciascun giocatore reale le sue relative statistiche: velocità, percentuale di passaggi riusciti, etc. La sovrimpressione di dati virtuali sul gioco in corso sarà ottenibile attraverso lenti speciali in grado di proiettare info e grafiche direttamente sulla rètina degli occhi. Ogni spettatore sarà libero di personalizzare la sua grafica: i puristi potranno seguire la partita senza alcun tipo di informazione aggiuntiva, i nerd avranno a disposizione schemi di gioco e statistiche, i più polemici potranno lasciare in sovrimpressione le linee di fuorigioco cerchiando in rosso gli attaccanti che le oltrepassano. Esclusivi contenuti multimediali saranno offerti ai tifosi presenti dentro lo stadio: in un instante le lenti trasparenti degli occhialini potranno diventare uno schermo adatto per mostrare replay o riprodurre fedelmente il punto di vista dei vari giocatori in campo. In ogni caso la parola d’ordine comune per tutti gli spettatori sarà una: condivisione.

A Sacramento si respirà già futuro

Grandi e piccini, ultrà e VIP, chiunque vorrà condividere costantemente la propria esperienza sui social. La quantità di dati scambiati sarà tale che per garantire connessioni Wi-Fi all’altezza ogni stadio dovrà prevedere al suo interno un centro dati degno della NASA. In questo ambito lo stadio dei Kings, il Golden 1 Center di Sacramento, sta ricoprendo già oggi il ruolo di apripista. Questa avveniristica arena indoor completata lo scorso settembre e costata più di mezzo miliardo di dollari raccoglie al suo interno le migliori tecnologie in termini di connessione super-veloce. L’elenco comprende mille chilometri di fibra ottica a cui se ne aggiungono altri cinquecento di cavi elettrici, centinai di router per un’impeccabile copertura Wi-Fi e un centro dati ultima generazione di cinquecento metri quadri. Il tutto per garantire una connettività in grado di gestire l’invio di 500.000 Snapchat al secondo. E non finisce qua: il palazzetto californiano sarà in grado di ‘aggiornarsi’, un po’ come i nostri smartphone, diventando anno dopo anno sempre più intelligente nella gestione dei flussi in entrata e uscita degli spettatori.
Il viaggio nel tempo sembra dunque già iniziato, almeno per quanta riguarda la California. Sì perché, a malincuore, dobbiamo riconoscere che la situazione Italiana sia ben diversa. Gli stadi del futuro di Roma, Milan e Fiorentina sono al momento presenti solo nei rendering dei Power Point. A quando la loro realizzazione? Non chiedete a me, faccio il futurologo non l’indovino.
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