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Basket, Eurolega: Olimpia Milano stellare a Istanbul: Fenerbahçe abbattuto 68-43, primo posto mantenuto

Daniele Fantini

Aggiornato 12/11/2021 alle 21:31 GMT+1

BASKET, EUROLEGA - Grandissima prova di forza dell'AX Armani Exchange Milano nella trasferta di Istanbul: l'Olimpia apre la partita con un primo quarto da 22-3 e non si volta più indietro, toccando anche il +33 e costringendo il Fenerbahçe alla sua peggior prestazione offensiva della storia in Eurolega. Milano conserva il primo posto in classifica davanti al Barcellona con un record di 8-1.

Shavon Shields in penetrazione contro Devin Booker, Fenerbahçe Beko Istanbul-AX Armani Exchange Milano, Eurolega 2021-22

Credit Foto Getty Images

Fenerbahçe Beko Istanbul-AX Armani Exchange Milano 43-68

3-22 a fine primo quarto. 5-32 all'inizio del secondo. +33 (29-62) all'ultimo riposo. 43 punti subiti in tutto. Sono numeri che vanno oltre l'irreale. Numeri che sconfinano nel campo dell'epica, della leggenda. Entità quasi astratte che diventano tangibili incarnandosi nella miglior prestazione difensiva dell'Olimpia nella storia dell'Eurolega moderna. E non contro un avversario qualsiasi. Ma su un campo che, fino allo scorso anno, quando fu sì violato ma in regime di porte chiuse, era considerato un terreno minato.
D'altronde, è una partita speciale. La partita del "ritorno a casa" per Gigi Datome e Nicolò Melli. Quella della grande rivincita contro Sasha Djordjevic, l'uomo che smontò, pezzo dopo pezzo, un'Olimpia arrivata sulle ginocchia alle finali-scudetto dello scorso anno. Quella di apertura di un trittico di trasferte in otto giorni considerato come grande banco di prova per testare la reale forza di una squadra che, finora, si è coccolata a lungo nel tepore del Forum. Risposta migliore non poteva arrivare. Anzi. Una risposta del genere ha valicato qualsiasi schema immaginabile.
I primi dieci minuti sono lo specchio della serata. Milano controlla il ritmo in attacco, stanando con circolazione e triple (11/32 alla fine) una delle squadre più tignose del torneo. Ma è in difesa che dà spettacolo. Shavon Shields e Devon Hall disintegrano il gioco del Fener sul perimetro, soffocando Nando De Colo (2 punti in 20 minuti) e travestendo Marko Guduric da ex-giocatore. In area, Kyle Hines e Nik Melli (6 punti, 6 rimbalzi e 6 recuperi) non concedono il mimino spiraglio. Nel mezzo, Gigi Datome impazza, continuando a cavalcare il suo periodo di grande forma. Quando alza la mano è una sentenza (11 con 3 triple), e in difesa regge per permettere a coach Messina di mantenere l'assetto ormai stabile del quintettone.
L'intensità non cala con le rotazioni. Anzi, l'Olimpia attinge forze fresche dall'intera panchina, ampliando il ventaglio a disposizione. Sergio Rodriguez pasticcia (5 perse) ma sforna assist a raffica (7) trovando tutti sopra il ferro. Pippo Ricci è una pila inesauribile di energia: 5 punti, 5 rimbalzi e una carica pazzesca di fronte al suo ex-allenatore. Kaleb Tarczewski è quasi rinato: attento, concentrato e solido, così tanto migliorato nelle letture e nel posizionamento difensivo da non far pesare i riposi per Melli e Hines. Al suo fianco, Dinos Mitoglou riempie il foglio come suo solito, fornendo enorme concretezza all-around (9 punti, 6 rimbalzi). E anche Jerian Grant, nonostante un avvio timido, dà minuti di sostanza per far rifiatare i titolari.
Milano soffre un'unica sbandata, quando, dopo un avvio di secondo quarto ancora più infuocato dei dieci minuti precedenti, alza gli occhi al tabellone e vede un fantascientifico 5-32. +27 dopo tredici minuti a Istanbul. Lì scappa qualche palla persa di troppo, qualche difficoltà nell'attaccare una difesa che fa quadrato attorno all'area, qualche esitazione che permette al Fener di riaccendere una speranza con un contro-break di 15-5 per arrivare all'intervallo lungo sul -17 (20-37). Ma è soltanto un'illusione.
Il terzo periodo è la copia-carbone del primo. L'Olimpia soffoca e sotterra l'avversario in difesa, costruisce triple meravigliose dagli angoli, si diverte con le scorribande di Rodriguez in un'area ormai abbandonata da un Fener sprofondato nella depressione più cupa. Arriva un altro parziale mastodontico di 9-25, con una sola squadra in campo e l'altra, quella di casa, fischiata senza pietà dai quasi 9.000 tornati a riempire le tribune. Sommati, i due quarti dispari dicono 12-47.
E, allora, c'è spazio anche per un garbage-time al limite della decenza cestistica, giocato soltanto per onor di firma distribuendo i carichi di minutaggio. Milano segna soltanto 6 punti, ma, anche sul +30, non cambia mentalità: in difesa non si concede nulla. E così, il Fener non ha nemmeno la chance di rendere meno pesante il passivo nei minuti finali. Con 68 punti segnati, il minimo in stagione e ben 10 sotto la media, l'Olimpia non vince, ma trionfa a Istanbul in una serata epica. Ancora più memorabile del capolavoro della Milano di Banchi nelle Top 16 del 2014.
Mantenuto il primo posto in classifica(8-1) in Eurolega, Milano tornerà in campo domenica al Forum ospitando la UnaHotels Reggio Emilia (ore 18.30 LIVE su e Discovery+) nell'ottava giornata di campionato. Poi si aprirà la terza settimana da doppio turno: l'Olimpia volerà a Kazan mercoledì 17 e sarà poi di scena a San Pietroburgo venerdì 19.
  • Fenerbahçe: Henry 12, Shayok, Guduric 3, Vesely 9, Booker 2; Hazer 9, Biberovic, De Colo 2, Pierre, Polonara 2, Duverioglu 4. N.e.: Mahmutoglu. All.: Djordjevic.
  • Milano: Hall 9, Shields 13, Datome 11, Melli 6, Hines 4; Grant 6, Rodriguez 3, Tarczewki 2, Ricci 5, Biligha, Mitoglou 9, Daniels. All.: Messina.
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