Eurobasket femminile 2023: Italia-Israele 88-68: report e tabellino, le Azzurre si riscattano con una super Zandalasini

Dopo un esordio al servizio delle compagne con 8 assist smazzati, per Cecilia Zandalasini arriva il momento di mettersi in proprio. E il suo career-high da 33 punti (7/9 da due, 5/7 da tre) permette all'Italbasket di coach Lino Lardo di ipotecare la qualificazione alla fase a eliminazione diretta. In quale posizione? Tutto è ancora possibile. Lo sapremo domenica, dopo il big-match contro la corazzata del Belgio, che ha già travolto Israele e Repubblica Ceca candidandosi come serissima contender per il titolo.

Le Azzurre fanno tesoro della durissima lezione appresa nel pomeriggio di giovedì. Quando vedono evaporare in maniera beffarda il +14 costruito alla metà del terzo periodo. Contro Israele non ci sono secondi appelli. Non sono ammessi cali di concentrazione. E il primo quarto da 30 punti segnati dà chiara dimostrazione della ricezione del messaggio.

L'avversario gode del favore del pubblico di casa di Tel Aviv. Della presenza di un guru del basket nazionale sulla panchina come Sharon Drucker. Ma è squadra corta e slegata. Che vive di sole invenzioni personali delle sue tre punte di diamante di scuola americana (Yarden Garzon 15, Jennie Simms 13, Alyssa Baron 11). L'Italia gioca con aggressività in difesa, aggrappandosi alla muraglia eretta da Jasmine Keys e Olbis Andrè. E il tasso di intensità non cala quando coach Lardo attinge dalla sua panchina. Martina Bestagno e Lorela Cubaj cancellano le prestazioni opache di 24 ore prima.

Matilde Villa, scintilla luminosa contro la Repubblica Ceca, non si alza dalla panchina. La squadra viene messa in mano a Mariella Santucci, preferita a Costanza Verona. La playmaker della Reyer approccia con personalità ed efficacia (9+4 assist). Innesca rapidamente la mano di Laura Spreafico (16 con 5/10 dall'arco). Sostiene i giochi alto-basso di grande intelligenza tra Keys e Andrè (10+5 rimbalzi). Ma il break passa interamente tra i polpastrelli di Cecilia Zandalasini.

È una Zanda in formato stellare. Aggressiva sul pallone, tanto da spendere due falli rapidissimi ma poi gestiti con grande flemma. E immarcabile nella metacampo opposta. Triple dal palleggio. Pull-up meravigliosi dalla media, suo marchio di fabbrica per eccellenza. Pericolo costante per una difesa che non ha armi per contenerla. È uno show totale. Da campionessa di classe purissima.

Il fruscio costante con cui fa risuonare la retina allarga il gap in maniera naturale. Il +16 dell'intervallo lungo costituisce già un ottimo cuscinetto di sicurezza. Ma nella ripresa si aprirà un vero e proprio canyon, anche di 29 punti, fra le due squadre. Mentre Cecilia scollina, senza quasi errori dal campo, oltre i 30 segnati. Nel finale c'è un sentore di rammarico per il margine parzialmente eroso dalle avversarie. Ogni punto, in questo momento, potrebbe essere decisivo per il piazzamento finale. Ma, a scanso di cataclismi imprevedibili, la fase a gironi è superata. Ora inizia il vero Europeo delle nostre ragazze.