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Basket, Eurobasket 2022: Danilo Gallinari salta gli Europei: come cambia l'Italia?

Daniele Fantini

Aggiornato 28/08/2022 alle 17:57 GMT+2

BASKET, EUROPEI 2022 - L'infortunio sofferto da Danilo Gallinari nella partita contro la Georgia toglie all'Italia il giocatore più rappresentativo a livello internazionale, perfetto per incarnare il ruolo di sesto uomo extra-lusso già coperto la scorsa estate a Tokyo all'interno di un sistema ultra-moderno, leggero e versatile. Panchina e opzioni offensive ora si assottigliano in maniera critica.

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Cinque giorni. Il tempo a disposizione dell'Italbasket e coach Gianmarco Pozzecco per assorbire la mannaiata dell'infortunio sofferto da Danilo Gallinari e ridisegnare la squadra che venerdì 2 settembre aprirà gli Europei, in casa, contro l'Estonia. Cinque giorni beffardi, che rendono ancor più frenetica quella corsa contro il tempo cominciata a inizio giugno. Quando, alla vigilia delle finali-playoff, il Poz è stato scelto per rimpiazzare Meo Sacchetti in panchina.
L'Italia di fine agosto stava finalmente trovando una sua identità dopo due mesi di sperimentazioni. Una squadra ultra-moderna, leggera, dinamica, versatile, incarnazione di quel basket positionless che sta diventando ormai linguaggio universale di questo sport. E Danilo Gallinari è l'espressione perfetta di questo sistema.

Punti, qualità, esperienza, leadership, versatilità: cosa perde l'Italia senza Gallinari

L'Italia perde il suo giocatore più rappresentativo, con maggior esperienza internazionale, e di maggior qualità. Il suo ruolo, quello di sesto uomo extra-lusso, si inseriva nel progetto già disegnato lo scorso anno da coach Meo Sacchetti in occasione delle Olimpiadi di Tokyo. Nell'Italbasket di Pozzecco, il Gallo avrebbe vestito i panni del jolly assoluto. Un giocatore da sguinzagliare a partita in corso, in grado di soddisfare ogni bisogno e interpretare qualsiasi tipo di situazione. Capacità di segnare grappoli di punti a fiammate per puntellare momenti di asfissia offensiva. Qualità ed esperienza per aiutare la squadra a gestire i vantaggi o situazioni mentalmente complesse. Fisicità e versatilità per sacrificarsi silenziosamente anche da big-man, sostenendo in vernice e a rimbalzo una squadra povera di chili, centimetri e muscoli. Quel menisco lesionato non permetterà nulla di tutto questo.

Melli e Datome più coinvolti, Mannion leader del secondo quintetto

Senza Gallinari, l'Italia perde leadership, esperienza e qualità offensiva, ritrovandosi con una rotazione molto meno profonda del previsto e un buco ulteriore nel reparto lunghi, già non particolarmente folto. Simone Fontecchio, prima punta già dallo scorso anno alle Olimpiadi di Tokyo, diventerà il go-to-guy principale, ma coach Pozzecco avrà bisogno di un maggior contributo a livello produttivo e caratteriale di Nik Melli e Gigi Datome, gli unici due veri grandi veterani rimasti. Sarà una scelta in controtendenza con l'idea di gestire lo stesso Datome in maniera più controllata per risparmiarlo sul piano fisico, ma necessaria considerando anche il ruolo decisivo con cui ha lanciato la volata a suon di triple nella vittoria sulla Georgia, ergendosi a super-protagonista consumato nel momento più critico della partita. Il secondo quintetto avrà invece bisogno della produttività di quel Nico Mannion visto in forma scintillante lo scorso agosto a Tokyo. La buona notizia? Dopo una stagione frenata dai problemi fisici, il figlio di Pace sembra aver finalmente ritrovato la brillantezza smarrita in maglia Virtus.
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Gigi Datome in palleggio contro Evan Fournier nell'amichevole tra Italia e Francia, agosto 2022

Credit Foto Eurosport

Il dodicesimo da ritrovare: dentro un big-man con Tessitori o un altro esterno?

Il forfait del Gallo costringerà anche coach Pozzecco a ristrutturare il roster scelto per la competizione. A questo punto è probabile il reintegro di Amedeo Tessitori, ultimo taglio deciso dopo la partita contro l'Ucraina. L'Italia non ha un sistema che preveda o favorisca l'utilizzo di un vero centro di ruolo e di peso come il neo-acquisto della Reyer Venezia, ma non può assorbire un'ulteriore perdita di chili e centimetri, spesso determinanti nelle sfide internazionali di alto livello.
Una seconda possibilità - più remota - potrebbe invece puntare su un'estremizzazione ancora più accentuata del sistema leggero con il re-inserimento di un esterno. Amedeo Della Valle, uno dei tagli più discusso da tifosi e appassionati dopo l'annata chiusa come MVP nel nostro campionato, potrebbe essere il candidato più probabile per qualità offensive, necessarie per rimpiazzare la produzione di fatturato persa con il ko del Gallo.
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