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Basket, NBA - Gobert dai Jazz ai Timberwolves in un mega scambio, i Celtics prendono Brogdon, LaVine resta ai Bulls

Davide Fumagalli

Pubblicato 01/07/2022 alle 23:36 GMT+2

BASKET, NBA - Non si placano i fuochi d'artificio del mercato: spicca il passaggio di Rudy Gobert dai Jazz in Timberwolves per 5 giocatori e 5 scelte al Draft. I Boston Celtics prendono Brogdon in uno scambio con Indiana, idem i Kings che ingaggiano il tiratore Huerter in una trade con Atlanta. Rinnovi infine per LaVine coi Bulls, Nurkic coi Trail Blazers e Looney coi Warriors campioni.

Rudy Gobert (Utah Jazz)

Credit Foto Getty Images

Il secondo giorno di mercato NBA prosegue in maniera schizofrenica. Spicca il mega-scambio che porta Rudy Gobert ai Minnesota Timberwolves: il centro francese, un separato in casa di fatto agli Utah Jazz dopo 9 stagioni da assoluto protagonista come miglior difensore della Lega, viene spedito ai Twolves dove proverà a comporre una coppia di lunghi molto eterogenea con Karl-Anthony Tows, fresco di estensione contrattuale da 224 milioni in 4 anni. Ai Jazz in cambio vanno le guardie Malik Beasley e Patrick Beverley, il talento argentino Leandro Bolmaro, il lungo Jarred Vanderbilt, il centro appena scelto al Draft Walker Kessler, e ben cinque prime scelte future al Draft (la 2023, la 2025 e la 2027 non protette, la 2029 protetta 1-5, e un diritto di "swap" nel 2026).
A livello salariale non sembra una gran mossa per Minnesota che cede parecchi assets e si prende un lungo di 30 anni che entra nel secondo anno di un quinquennale da 205 milioni, ma proverà ad essere competitiva da subito dopo aver giocato i playoff nell'ultima stagione. Viceversa gli Utah Jazz del plenipotenziario Danny Ainge e del neo coach Will Hardy, 34 anni, il più giovane della NBA, proveranno a ricostruire attorno a Donovan Mitchell, sempre che lui pure non cambi squadra visto il desiderio di spostarsi a Miami o a New York sponda Knicks. Intanto Utah fa incetta di prime scelte al Draft, sei contando quella 2023 ricevuta da Brooklyn per Royce O'Neale.

Brogdon ai Celtics, Huerter ai Kings

Dopo aver "prenotato" Danilo Gallinari, i Boston Celtics piazzano un'altra mossa di enorme valore per provare a tornare alle Finals nel 2022-23. Il presidente Brad Stevens infatti prende un playmaker titolare di carisma e difesa come Malcolm Brogdon, martoriato però dagli infortuni nelle ultime stagioni, in cambio di rincalzi come il lungo tedesco Theis, l'ala Aaron Nesmith, una prima scelta al Draft 2023, e altri elementi secondari come Nik Stauskas, Malik Fitts e Juwan Morgan. I Pacers proseguiranno nella loro ricostruzione, i Celtics aggiungono un altro tassello importante per restare una contender.
Trade anche fra Atlanta Hawks e Sacramento Kings: la franchigia della Georgia, dopo aver preso Murray dagli Spurs, cede la guardia Kevin Huerter in cambio di una prima scelta al Draft 2024 (protetta 1-14) e due elementi di rotazione come Justin Holiday e Mo Harkless, due veterani che possono portare difesa sugli esterni e tiro da tre punti a Trae Young e compagni. Per Sacramento un tiratore puro come il "rosso" che aveva incantato nei playoff 2021 prima di entrare in un'annata complicata dagli infortuni.

LaVine resta ai Bulls, Looney coi Warriors

Tra le firme del pomeriggio spicca ovviamente quella di Zach Lavine: la guardia di Seattle resta ai Chicago Bulls dove si è guadagnato lo status di All Star. Per lui firma su un accordo da 5 anni per 215 milioni di dollari complessivi. Resta ai Bulls anche l'ala Derrick Jones. Restando nella stessa Division, i Cleveland Cavaliers riprendono Ricky Rubio, che molto bene aveva fatto l'anno scorso prima di farsi male, e aggiungono esperienza col pivot Robin Lopez e con il regista brasiliano Raul Neto.
I New York Knicks, dopo aver preso Brunson, confermano il centro Mitchell Robinson: 4 anni per 60 milioni di dollari. Dall'altra parte del ponte i Brooklyn Nets perdono un tassello prezioso come Bruce Brown: l'esterno, una sorpresa l'anno scorso per l'incredibile duttilità, firma ai Denver Nuggets per 13 milioni in 2 anni (lo stesso accordo di Gallinari con Boston). I Portland Trail Blazers confermano il centro bosniaco Jusuf Nurkic, grande amico di Lillard: 70 milioni in 4 anni per il pivot che nelle ultime due annate ha avuto frequenti problemi fisici.
Infine i Golden State Warriors campioni in carica: persi Juan Toscano-Anderson, ai Lakers, e Gary Payton II, ai Blazers, lasciano anche Nemanja Bjelica, tornato al Fenerbahce, e Otto Porter Jr., che si accasa ai Toronto Raptors, mentre viene blindato Kevon Looney, il pivot che è stato fondamentale per la conquista del titolo. Firma a prezzo di saldo per Looney che si accorda per un triennale a 25.5 milioni complessivi di cui solo 7 nella prima stagione e appena 3 garantiti nell'ultima. In attesa del ritorno di James Wiseman, è lui il titolare nel ruolo per i campioni 2022.
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