Basket, Serie A: Milano batte 98-72 la Fortitudo a suon di triple, Cantù stende Treviso 83-76
DaEurosport
Aggiornato 28/02/2021 alle 23:20 GMT+1
BASKET, SERIE A - Tre partite chiudono la domenica del 20° turno di campionato. L'Olimpia Milano riprende la marcia anche in campionato superando la Fortitudo Bologna 98-72 con 21 triple segnate di squadra. A Desio vittoria in rimonta dell'Acqua S.Bernardo Cantù che supera 83-76 la De'Longhi Treviso (22 punti Gaines).
AX Armani Exchange Milano-Fortitudo Lavoropiù Bologna 98-72
Di Daniele Fantini. Le Final Eight di Coppa Italia hanno dettato un target di eccellenza. E Milano sembra intenzionata a mantenerlo vivo anche in questa parte della stagione di transizione verso i playoff. Il largo successo sulla Fortitudo Bologna apre una nuova striscia vincente dopo la sconfitta incassata contro Trieste (ultima gara di campionato prima della lunga pausa dovuta anche al turno di riposo) e mostra le stesse qualità già apprezzate nella kermesse che, un paio di settimane fa, ha impreziosito la bacheca biancorossa con il secondo trofeo stagionale: concentrazione, intensità, durezza difensiva massima e un attacco capace di viaggiare e produrre con ritmi altissimi e una fluidità eccezionale. Basta una manciata di minuti, meno di tre per l'esattezza, perché Milano chiarisca lo standard della partita: il 10-0 iniziale, violento e fulmineo, si allarga presto sul 20-4 e sul 30-11 al termine del primo quarto, ispirato dal pomeriggio eccelso di Kevin Punter (25 punti, season-high in campionato, due in meno dei 27 sparati in Eurolega contro l'Olympiacos) e dalle visioni di Sergio Rodriguez (11 punti e 7 assist in 16' prima di essere disattivato nella ripresa), creatore di gioco straordinario quando riesce a battere a ripetizione (e oggi lo fa con fin troppa facilità) la difesa avversaria sul perimetro.
Nemmeno la zona 3-2, cavalcata per lunghi tratti da coach Dalmonte nel disperato tentativo di frenare un attacco semi-infallibile (il 21/31 finale dall'arco è record stagionale, lanciato da un quasi irreale 12/15 nel primo tempo), fornisce frutti particolari: Michael Roll (16 di enorme sostanza dalla panchina con 4/4 da tre) e Vlado Micov (14 punti, season-high), apparso in grande recupero dopo i tanti problemi sofferti nelle ultime settimane, si aggiungono allo show di Rodriguez e Punter, e l'Olimpia vola sul +26 all'intervallo lungo (59-33), mettendo in archivio il risultato con un tempo intero di anticipo. Sul lato opposto, anche senza il generale Kyle Hines, tenuto a riposo assieme a LeDay, Punter, Evans e all'infortunato Brooks, la difesa lavora come in una grande serata di Eurolega, forzando 11 palle perse nel solo primo tempo (15 alla fine) con un Kaleb Tarczewski concentrato e reattivo sui giochi a due e, soprattutto, un lavoro straordinario di Punter e Shavon Shields, ancora una volta vero MVP oscuro della partita, nel mettere la museruola a Pietro Aradori (7 punti in un pomeriggio spento), e alla coppia composta da Wesley Saunders e Adrian Banks, tenuta a 0 punti con 0/7 al tiro nei primi 20 minuti.
L'unica fiammata ospite divampa nelle battute iniziali della ripresa, quando, con un break di 2-10 lanciato dal solo sprazzo interessante di Saunders (61-43), la Fortitudo stuzzica un time-out motivazionale di Ettore Messina. Milano torna in campo trasformata, con la stessa mentalità cinica del primo tempo e, spinta da quattro triple consecutive di Moraschini, Punter e Roll spegne le flebili velleità avversarie riaprendo la forbice sul +28 (82-54) all'ultima pausa. Nel finale, dove l'Olimpia cede qualcosa dopo aver toccato il massimo vantaggio sul +33 (92-59), c'è spazio per vedere tutte le seconde linee in campo, con i primi punti di Jakub Wojciechowski in campionato (5), qualche balzo di Paul Biligha (4 con 4 rimbalzi e 3 assist), un paio di triple di Davide Moretti (6) e un Moraschini utilizzato a lungo da playmaker per regalare minuti preziosi di riposo a Rodriguez. L'Olimpia è attesa infatti a una settimana cruciale per il lancio della volata-playoff in Eurolega: mercoledì sera ospiterà il Fenerbahçe Istanbul, fermatosi nel derby contro l'Efes dopo aver cavalcato una striscia imponente di dieci vittorie consecutive, mentre venerdì è in programma la difficilissima trasferta lituana contro lo Zalgiris Kaunas.
- Milano: Rodriguez 11, Punter 25, Shields 4, Datome 3, Tarczewski 3; Moretti 6, Moraschini 3, Wojciechowski 5, Cinciarini 3, Biligha 4, Roll 16, Micov 14. All.: Messina.
- Bologna: Fantinelli 4, Banks 13, Saunders 10, Withers 5, Hunt 17; Baldasso 9, Totè 5, Cusin 2, Aradori 7. N.e.: Pavani, Manna. All.: Dalmonte.
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Acqua S.Bernardo Cantù-De'Longhi Treviso 83-76
Di Davide Fumagalli. Seconda vittoria di fila in casa per l'Acqua S.Bernardo Cantù che con un gran secondo tempo supera 83-76 la De'Longhi Treviso nella 20a giornata di Serie A e sale a 12 punti in classifica, lasciando Varese all'ultimo posto solitario con 10. La squadra di Piero Bucchi, reduce dal ko di Venezia prima della pausa, mostra buona solidità in difesa e la spunta nella ripresa grazie a Gaines, 22 punti, e a Smith, 14, senza dimenticare i 9 punti di Pecchia e Johnson, e gli 8 di Procida. La formazione di Max Menetti, ancora senza l'ultimo innesto Lockett, gioca un eccellente primo tempo ma poi nella ripresa le percentuali al tiro crollano, la difesa avversaria cresce, e ci si deve arrendere al ko, il quinto nelle ultime sette uscite. La De'Longhi resta ferma a 16 punti in classifica e riesce a pareggiare la differenza canestri coi brianzoli (+7 all'andata, -7 stavolta): non bastano i 20 punti con 9 rimbalzi di Sokolowski, i 14 di Logan e Russell, e i 5 con 10 rimbalzi di Akele.
Il match del PalaBancoDesio vede un avvio migliore di Treviso che, grazie a tre bombe di Logan e a due di Sokolowski, prende immediatamente un vantaggio in doppia cifra sul 21-10! Cantù resta a galla grazie a Smith e Leunen, poi è Pecchia a segnare in transizione col fallo per il -8; alla prima pausa è 26-17 per la De'Longhi. Nel secondo periodo la musica non cambia, Treviso si aggrappa alle giocate di Sokolowski, a tratti immarcabile, per ritrovare il +10 (22-32), e l'Acqua S.Bernardo trova risorse in Jazz Johnson per il -4. Lì arriva anche il contributo di Procida, in difesa e in attacco, ed è lui a insaccare la bomba del nuovo -4. Poco dopo i padroni di casa si spingono fino a -1 con un gioco da tre punti di Gaines (40-41) ma il finale di periodo è ancora della De'Longhi che trova il canestro con Imbrò e Sokolowski, e va all'intervallo avanti 48-43, con un sontuoso 7 su 11 dall'arco e 32 della coppia Logan-Sokolowski. Per Cantù il -5 è un affare viste le difficoltà al tiro (47% dal campo con 6 su 14 da tre).
Dopo la sosta negli spogliatoi, la partita si ribalta: l'Acqua S.Bernardo parte forte, 9-0 con le triple di Smith, Leunen e Gaines, e vantaggio 52-50. La De'Longhi resta in corsa con le giocate di Russell, Cantù però rimette il naso avanti con una bomba di Smith, poi due canestri di Pecchia e i tiri liberi di Kennedy e Gaines valgono il vantaggio 66-60 alla fine del quarto. Treviso barcolla, non trova più il canestro (4 su 21 al tiro, 0-9 da tre nel periodo) ed è irriconoscibile rispetto ai primi due quarti. Negli ultimi 10' la squadra di Menetti resta a galla con Chillo e Russell, poi Akele trova il bersaglio dall'arco per il -4 dopo 13 errori consecutivi, ma l'attacco rimane imballato, la difesa mostra preoccupanti pause, e Cantù ne approfitta fino a +8 sul 79-71 con i canestri di Smith e Bayehe. I timeout di Menetti non sortiscono effetti, Gaines segna a rimbalzo, poi Bayehe mette i liberi del +10 sull'83-73. Gara in ghiaccio, l'ultimo sussulto è la tabellata da tre di Mekowulu per l'83-76 finale che permette a Treviso di impattare la differenza canestri.
Nel prossimo turno, domenica 7 marzo, le due squadre avranno delle sfide sulla carta abbordabili: Cantù va a Trieste (ore 20.45) mentre Treviso riceve Reggio Emilia (ore 19).
- Cantù: Smith 14, Pecchia 9, Gaines 22, Leunen 6, Thomas 3, Johnson 9, Procida 8, Kennedy 6, Bayehe 6, La Torre ne, Baparapè ne, Caglio ne. All. Bucchi.
- Treviso: Imbrò 4, Russell 14, Vildera 4, Akele 5, Sokolowski 20, Piccin, Chillo 6, Mekowulu 9, Logan 14, Bartoli ne. All. Menetti.
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Germani Brescia-UNAHOTELS Reggio Emilia 89-79
Di Marco Arcari. 3° successo consecutivo per la Germani Brescia, che tra le mura amiche del PalaLeonessa A2A supera la Unahotels Reggio Emilia (all’8° k.o. nelle ultime 9 di LBA). Posticipo caratterizzato da continui parziali e blackout, ma anche da sprazzi di buonissima pallacanestro e di individualità cestistiche pregevoli. I lunghi biancorossi, specie Frank Elegar e Filippo Baldi Rossi, caratterizzano l’inizio del match, lavorando molto bene a rimbalzo e punendo ogni minima disattenzione difensiva dei padroni di casa. È però Brandon Taylor a piazzare lo 0-5 personale che vale un approccio di fuga per Reggio Emilia (8-15 a metà 1° quarto) e il timeout di coach Buscaglia. Brescia fatica ad arrivare al ferro avversario e continua a soffrire l’impatto dei lunghi avversari: Henry Sims, entrato dalla panchina, ne scrive 5 in rapida successione, compresa un’insolita tripla che brucia la sirena della frazione per il 15-22.
Darral Willis ridà smalto e brillantezza all’attacco biancoblu, ma Sims, in versione tuttofare, continua a risultare immarcabile e lancia gli ospiti sul nuovo massimo vantaggio (24-33) al 13’. Luca Vitali sale in cattedra con traccianti intelligenti, ma è Willis, con 13 punti in 5’, a ricucire completamente lo strappo, sparando anche 2 bombe dagli angoli (36-36). Il break bresciano si amplia fino al 16-3, anche per la Unahotels non segna per oltre 3 minuti e mezzo, ma è il gioco da 4 punti di Kenny Chery (su altra invenzione no-look di Vitali) a spezzare gli equilibri (44-38) al 18’. La Germani corona un 2° quarto da 32 punti con un 5/5 al tiro pesante, chiudendo così avanti (47-43) la prima metà di gara. L’attacco di Reggio Emilia, trascinato da un infuocato Taylor, segna 14 punti in meno di 3’ dall’inizio della ripresa, ma il duo Chery-Kalinoski replica colpo su colpo tenendo il match in perfetta parità (57-57).
Christian Burns s’inventa due giochi da 3 consecutivi e Brescia torna a scatenarsi in transizione, coronando un parziale di 13-0 che la rilancia nuovamente avanti, per il primo vantaggio in doppia cifra di serata (67-57 al 25’). I blackout colpiscono però ad alternanza le due squadre, con Petteri Koponen che riprende a bombardare da oltre l’arco dei 6.75 – coronando, con 3 bombe, un 5/5 consecutivo per i biancorossi – e la squadra di coach Buscaglia che non riesce a trovare punti per oltre 3’ (71-69 a fine 3° quarto). L’attacco della squadra di coach Martino si blocca nuovamente, e la Germani prova ad approfittarne, trascinata dai suoi giocatori più discussi in questa stagione, Chery e Crawford: 7-0 e +9 (80-71) a metà ultima frazione. Sims prova a lanciare l’ennesima rimonta di serata, ma i 6’ precedenti senza trovare punti sono costati troppo e Brescia può celebrare il successo (pur non ribaltando il -16 dell’andata). MVP Chery (22, con 9/14 al tiro e 5 rimbalzi), ma bene anche Vitali (9 e 8 assist) e i lunghi.
- Brescia: Vecchiola n.e., Vitali 9, Parrillo n.e., Chery 22, Bortolani 3, Wilson 2, Willis 15, Crawford 10, Burns 16, Kalinoski 8, Moss 2, Sacchetti 2. All. Buscaglia.
- Reggio Emilia: Koponen 12, Candi 7, Baldi Rossi 9, Porfilio n.e., Taylor 19, Giannini n.e., Elegar 8, Sims 17, Johnson 3, Bonacini n.e., Diouf 1, Kyzlink 2. All. Martino.
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