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Serie A, la Lega risponde alla Virtus: "No allo stop del campionato"

Daniele Fantini

Aggiornato 27/10/2020 alle 15:42 GMT+1

Il presidente di Lega, Umberto Gandini, ha escluso la possibilità di una sospensione del campionato di Serie A dopo l'ipotesi ventilata dalla Virtus Bologna in seguito al nuovo Dpcm che impone lo svolgimento di partite a porte chiuse. "Abbiamo obblighi verso sponsor, TV e contratti di allenatori e giocatori da rispettare. Se chiudiamo, scompariremo".

Milos Teodosic and with the Bologna head coach Aleksandar Djordjevic during the LBA Serie A match Virtus Roma v Segafredo Virtus Bologna at the Palazzetto dello Sport in Rome, Italy on January 12, 2020 (

Credit Foto Getty Images

La mozione che la Virtus Segafredo Bologna si diceva pronta a presentare in occasione dell'assemblea di Lega di giovedì è già stata respinta. Il presidente di Lega, Umberto Gandini, ha dichiarato la ferma volontà di far proseguire il campionato nonostante il nuovo Dpcm imponga partite a porte chiuse almeno fino al prossimo 24 novembre, togliendo alle società quel piccolo margine di entrata rappresentato finora dal pubblico contingentato sugli spalti.
"Non vedo il motivo, né lo scopo, di uno stop al campionato - ha dichiarato Gandini parlando a Tuttosport -. Abbiamo impegni verso gli sponsor, le televisioni, le agenzie di scommesse e abbiamo la possibilità di mostrare la bellezza del nostro sport a un pubblico che resterà di più a casa, doveri nei confronti degli appassionati. Abbiamo contratti da rispettare con giocatori, allenatori e gente che lavora nei club. Siamo stati attaccati in primavera quando abbiamo deciso di fermare il campionato, e ora che siamo nelle condizioni di andare avanti vogliamo fermarci? Ho una sola domanda: perché? Se ci fermiamo oggi, scompariremo. Se andiamo avanti rischiamo di fallire, vero, ma abbiamo una possibilità".
La Legabasket è esclusa, almeno al momento, dai ristori governativi: dallo Stato non arriveranno aiuti in caso di sospensione del campionato. Eurolega aveva avanzato, a inizio stagione, l'ipotesi della costruzione di una bolla sullo stile NBA per poter proseguire l'attività se la situazione sanitaria continentale avesse imposto nuovi lockdown e limitazioni ai viaggi, ma un modello simile non sembrerebbe realizzabile anche per il basket italiano. La NBA ha limitato le perdite con la bolla di Disneyworld, ma ha dovuto assorbire un costo di 180 milioni di dollari per l'utilizzo delle strutture aberghiere e sportive del parco di divertimento più famoso al mondo.
"Alla luce di quanto sta accadendo nel Paese e nel mondo credo che si indubbio dover esaminare varie opzioni - ha precisato Gandini -. Ma resta la questione dei costi, insostenibili per il basket italiano, ammesso che si trovi un posto in grado di organizzare e gestire la bolla".
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Baraldi: "Accettiamo la scelta maggioranza, ma il derby va rinviato"

Le parole di Gandini sembrano essere state accolte dall'ad della Virtus Bologna, Luca Baraldi, stando a quanto dichiarato al Corriere di Bologna:
"Oggi i costi sono certi, ma i ricavi no. Alla Virtus abbiamo un azionista che si è impegnato a proseguire, ma dove non è garantita la continuità aziendale i club sono a rischio. Senza incassi non si sopravvive e mi auguro che i colleghi delle altre società sotto una presidenza di Lega lungimirante e attenta discutano cosa sia meglio fare. Non ci faremo promotori di iniziative. Se la maggioranza decidesse di fermarsi non ci opporremmo, così come se si decidesse di andare avanti".
Resta però aperta la questione sul rinvio del derby con la Fortitudo Bologna, in calendario per domenica 22 novembre, dunque ancora in pieno regime di porte chiuse. La Effe ha già comunicato che chiederà il rinvio della partita nella speranza di poter tornare a giocare con pubblico quantomeno contingentato nelle settimane successive alla scadenza del Dpcm attualmente in vigore. Nella scorsa stagione, il derby di Bologna era stato la seconda partita per affluenza di pubblico (9.166 spettatori, alle spalle di Milano-Sassari con 10.001) e prima per incassi (381.468 euro).
"Accetterei una proposta della Fortitudo per spostare il derby a una data successiva perché non c'è la possibilità di giocarlo con il pubblico - ha dichiarato Baraldi -. La Fortitudo è già stata penalizzata lo scorso anno per lo stop del campionato non potendo disputare il ritorno in casa propria. Un derby senza pubblico, sempre nel rispetto delle regole Covid, anche a noi sembra uno scempio per il basket italiano e in particolare per Bologna".
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