Basket, L'ucraino Boris Ryzhyk viene accolto in Serie A: arbitrerà le gare del nostro campionato, playoff compresi
Aggiornato 14/04/2022 alle 16:50 GMT+2
BASKET, SERIE A - La FIP ha scelto di inserire l'ucraino Boris Ryzhyk nel corpo arbitrale che concluderà la regular-season e dirigerà i playoff della massima serie. Ryzhyk è un arbitro internazionale di altissimo profilo: il 24 febbraio scorso, giorno dell'invasione russa in Ucraina, esibì il cartello "STOP WAR" prima della partita tra Olympiacos Pireo e AX Armani Exchange Milano.
Boris Ryzhyk ha trovato nel nostro campionato una nuova casa. L'arbitro ucraino concluderà la stagione lavorando in Italia, dirigendo le partite della nostra LBA Serie A, playoff compresi. È un segnale di solidarietà e vicinanza espresso dalla nostra Federazione nei confronti del popolo ucraino, ma anche, ricalcando le parole espresse dallo stesso Ryzhyk al "Corriere della Sera", un modo per continuare la propria vita nonostante il dramma.
"Ero perso. Poi ho capito che dobbiamo fare al meglio quello che sappiamo fare. E io so arbitrare".
Ryzhyk, 45 anni, è un arbitro di alto profilo internazionale, uno dei top in Eurolega. Il 24 febbraio, giorno dell'aggressione russa all'Ucraina, era al Pireo, ad arbitrare la partita fra Olympiacos e AX Armani Exchange Milano. Durante l'inno pre-partita, esibì un cartello scritto a mano. "STOP WAR". L'Eurolega, e non solo, lo trasformò subito in un rituale da proporre prima di ogni gara.
"L'idea mi è venuta dal cuore - racconta -. Era ed è una guerra di aggressione. Non condivido, ma posso in qualche modo comprendere una guerra dove soldati uccidono altri soldati. Non una dove si uccidono donne, bambini e anziani".
Ryzhyk è uno degli arbitri più conosciuti e rispettati a livello europeo. Ha diretto decine, se non centinaia, di partite di Coppa delle nostre squadre italiane. E ha un'ammirazione sconfinata per Ettore Messina, coach dell'Olimpia Milano.
"Sono un arbitro professionista dal 1992, internazionale dal 1997. Ho avuto tanti contatti con il basket italiano, conosco la sua storia: Meneghin, Fucka, Basile, Datome. Non voglio dimenticare nessuno. E poi, un nome che dice tutto: Ettore Messina. Seguo ogni giorno le notizie internazionali. Ho visto che gli italiani sono solidali con gli ucraini, e li ringrazio. Anche voi non capite come sia possibile vedere in azione carri armati, elicotteri e armi di distruzione".
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