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Bayern Monaco campione di Germania nel segno di Lewandowski e Flick

Simone Pace

Pubblicato 17/06/2020 alle 10:03 GMT+2

La squadra bavarese festeggia il 30esimo Meisterschale della sua storia, l'ottavo di fila. Un successo giunto al termine di una stagione iniziata non nel migliore dei modi: la svolta a inizio novembre con l'esonero di Kovac. Riviviamo le tappe più importanti della cavalcata di Neuer e compagni, gli uomini chiave e i talenti esplosi in questa stagione che, per diversi motivi, rimarrà nella storia.

Il Bayern Monaco esulta: i bavaresi hanno vinto l'ottava Bundesliga di fila

Credit Foto Eurosport

Il Meisterschale numero 30 nella storia del Bayern Monaco sarà ricordato come uno dei più particolari e tormentati. Particolare perché, a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia di Covid-19, Neuer e compagni si sono visti privati della gioia di festeggiare il loro ennesimo Scudetto tedesco davanti ai propri tifosi che, giornata dopo giornata, riempiono quel gioiellino dell'Allianz Arena. Tormentato perché, forse mai come quest'anno, i bavaresi hanno dovuto fare i conti con lacerazioni e problemi interni che li hanno resi meno extraterrestri del solito. Il titolo 2019-20 ha in ogni caso un sapore speciale: è l'ottavo di fila, un filotto che non ha precedenti nella storia del massimo campionato tedesco e che vede il Bayern migliorare ulteriormente una striscia record che già gli apparteneva. Riviviamo le tappe più importanti dell'ennesimo trionfo di Lewandowski e compagni.

Il flop di Niko Kovac

L'avvio di stagione del Bayern Monaco diventa ben presto più complicato del previsto. La squadra alterna le solite goleade ad altri imprevedibili scivoloni o passi falsi (vedi l'1-2 in casa contro l'Hoffenheim alla settima giornata) e in generale mostra un gioco poco convincente. Le voci sui malumori della dirigenza in merito all'operato di Niko Kovac iniziano a farsi sempre più rumorose e insistenti. Il 2 novembre la goccia che fa traboccare il vaso: il Bayern incassa un epocale 1-5 in casa dell'Eintracht, scivola a -4 dalla capolista di allora (il Borussia Mönchengladbach) e viene scavalcato anche dal Dortmund. Per Kovac il destino è segnato: esonero e squadra affidata al vice Hans-Dieter Flick, alla sua prima esperienza su una panchina (e che panchina!). È la svolta.
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Niko Kovac - Eintracht Frankfurt vs. FC Bayern

Credit Foto Getty Images

Il grande lavoro di Hansi Flick

Flick parte come meglio non potrebbe: 4-0 nel Klassiker contro il Borussia Dortmund all'Allianz Arena e identico risultato il turno successivo sul campo del Fortuna Düsseldorf. Il sole torna a splendere su Monaco, ma per poco. Tra fine novembre e inizio dicembre arrivano due ko di fila contro Leverkusen e Gladbach. Saranno queste le ultime due sconfitte del Bayern che, da quel momento in poi, inanella una serie pazzesca di 17 vittorie su 18 partite.
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Hansi Flick

Credit Foto Imago

Il match che indirizza in modo chiaro la Bundesliga e vale l'ipoteca sul titolo numero 30 è quello del 26 maggio scorso quando, in un Westfalenstadion desolatamente a porte chiuse, Kimmich stende il Borussia Dortmund con un cucchiaio dal limite dell'area. Il resto è una passeggiata che conduce dritta verso il sigillo di Brema. In attesa di festeggiare come si deve.

Gli uomini chiave

Il Bayern 2019-20 ha il volto, i piedi e la mentalità di Robert Lewandowski, solita impressionante macchina da gol in Bundesliga e non solo. Forse mai come quest'anno il polacco, terzo miglior marcatore di sempre nella storia della Bundesliga, ha determinato la stagione del Bayern: ha vissuto la sua stagione migliore dal punto di vista realizzativo (considerando tutte le competizioni) e non ha smesso di segnare mai, nemmeno dopo la ripresa. Lewandowski, dunque, ma non solo. Il Bayern deve fare un monumento anche allo stesso Flick, capace di valorizzare al meglio alcuni uomini chiave: dall'intelligentissimo Kimmich al redivivo Müller (che con Kovac era sparito dai radar), dal rinfrancato Boateng a un Thiago Alcantara riportato al centro del villaggio nella seconda parte dell'annata. Senza dimenticare l'affidabilità di David Alaba e la spinta propulsiva incessante di Serge Gnabry, capace di garantire un bottino considerevole in termini di gol, assist e giocate.
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Il Bayern Monaco è un rullo: 4-2 al Bayer Leverkusen e Lewandowski fa 400

Le stelle nascenti: Davies e Zirkzee

Oltre ai soliti noti, ai veterani, il Bayern Monaco 2019-20 ha potuto sfoggiare due talenti che promettono un gran bene. E questo è un segnale più che incoraggiante per un club che ha l'ambizione di rimanere ad altissimi livelli in campo nazionale e internazionale. Il nome più luminoso è quello di Alphonso Davies, 19enne originario del Ghana ma di nazionalità canadese. Il classe 2000 ha iniziato la stagione da attaccante esterno salvo poi essere arretrato, prima da Kovac e in seguito da Flick, sulla linea dei terzini: dotato di un fisico imponente, quando parte palla al piede è difficile da contenere e anche in fase difensiva sta mostrando progressi continui.
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Alphonso Davies, la stella nascente del Bayern Monaco

Credit Foto Getty Images

Assolutamente da tenere d'occhio anche Joshua Zirkzee, 19enne attaccante olandese che vanta un ruolino di tutto rispetto alla sua prima stagione in Bundesliga: 4 gol e un assist in 8 presenze. Numeri da predestinato: il tempo e il campo daranno la sentenza definitiva. Nel frattempo per il Bayern è giusto pensare al presente e godersi il momento.
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Il Bayern è a un passo dal titolo: Zirkzee decisivo col Gladbach

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