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Calciomercato, Rino Gattuso: "Tornerò presto. Fiorentina? Meglio lasciar stare"

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Pubblicato 19/07/2021 alle 11:03 GMT+2

CALCIOMERCATO - L'ex allenatore del Napoli: "In serie A c'è il top, dovevo esserci anche io, ma tornerò presto. Sono pronto anche per una nazionale"

Gennaro Gattuso

Credit Foto Getty Images

Dopo il divorzio con il Napoli e la brevissima parentesi con la Fiorentina, Rino Gattuso torna a parlare in un'intervista al quotidiano romano Il Messaggero. Tanti i temi trattati dall'allenatore calabrese tra campo e vicende extra-calcistiche.

Sulla Fiorentina

"Meglio lasciar stare, se n’è parlato anche troppo. Inutile aggiungere altri particolari. Storia finita.

Sulle accuse di omofobia dei tifosi del Tottenham

"Aperta è invece l’altra. Non riesco a dimenticare. La delusione è stata grande. Mi hanno descritto in modo diverso da quello che sono. E non c’è stato niente da fare. Il mio dispiacere è di non aver avuto la possibilità di difendermi. Di spiegare che quello raccontato dalla gente in Inghilterra non ero io. Ho dovuto accettare una storia che mi ha fatto male più di qualsiasi sconfitta o esonero. Ed è accaduta in un momento in cui nessuno vuole prendere atto della pericolosità del web. Certe cattiverie vengono fa Facebook e Twitter dove è possibile dar forza a qualsiasi falsità. Io non ho alcun profilo e non li voglio avere”.

Sulle big della Serie A

"La Juve resta la più forte e il ritorno di Allegri sposta parecchio, ma sarà un bel campionato. l’Inter cambierà poco, Inzaghi è giovane e preparato. La conferma di Pioli è un vantaggio per il Milan, ma la perdita di Donnarumma è pesante, Mourinho sistemerà tatticamente la Roma, l’Atalanta di Gasperini fa risultati straordinari, è un club che va preso d’esempio, mentre la Lazio, è la squadra che sentirà di più il cambiamento dell’allenatore. Infine il Napoli: Spalletti lo conoscete. È una garanzia. Continuerà il mio lavoro con il 4-2-3-1. È già avanti, insomma..."

Sull'Italia di Mancini

"Sono orgoglioso della vittoria anche perché ottenuta non con il nostro stile, nella finale è stata l’Inghilterra a giocare all’italiana, Mancini ha preso una direzione diversa”.

Sul presente

"Le big hanno cambiato quasi tutte in panchina, entrano in scena tecnici che hanno vinto. In serie A c'è il top, dovevo esserci anche io. Aspetto di ricominciare, non so quando, ma tornerò presto. Sono pronto anche per una nazionale anche se mi piace più il lavoro quotidiano".
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