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Sarri-Fiorentina, più di un'ipotesi: la tavola è già apparecchiata

Stefano Fonsato

Pubblicato 17/10/2020 alle 12:31 GMT+2

Maurizio Sarri alla Fiorentina. Attualmente, una suggestione, un'idea del presidente viola Rocco Commisso. Presto, però, l'ipotesi potrebbe trovare applicazione nella realtà. Di fatto, a pensarci bene, la rosa viola è già tatticamente e tecnicamente impostata per rispettare al meglio il credo tattico del tecnico toscano, originario di Bagnoli.

Fiorentina-Juventus, Serie A 2019-2020: Maurizio Sarri (Getty Images)

Credit Foto Getty Images

Maurizio Sarri alla Fiorentina. Attualmente, una suggestione, un'idea del presidente viola Rocco Commisso. Presto, però, l'ipotesi potrebbe trovare applicazione nella realtà. Di fatto, a pensarci bene, la rosa viola è già impostata per rispettare al meglio il credo tattico del tecnico toscano, originario di Bagnoli, ancora sotto contratto con la Juventus nonostante l'esonero di agosto e, per questo, ancora trincerato dietro a un impenetrabile silenzio.
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Fiorentina-Juventus, Serie A 2019-2020: Maurizio Sarri (Getty Images)

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Iachini sotto pressione

Certamente, l'attuale allenatore Beppe Iachini è sottoposto a una pressione non da poco: la sua riconferma (per una stagione) è arrivata solo al termine della passata stagione e, se da una parte, la pausa per le nazionale e cascata a fagiuolo per lavorare maggiormente con la squadra dopo due sconfitte consecutive, dall'altra è stata deleteria in ottica stress. Lontani dal calcio giocato, infatti, ci si è sbizzarriti sulle future e possibili ipotesi attuabili da patron Commisso, tutte peraltro convergenti verso l'allontanamento dal "Franchi" del tecnico di Ascoli Piceno.

Chiesa e quella "singolare" formula di cessione alla Juventus

L'impegno non certo insormontabile contro lo Spezia, potrebbe restituire ossigeno allo stesso Iachini. Certo, in caso di ulteriore sconfitta, il mare da agitato si trasformerebbe in burrascoso. E l'ipotesi Maurizio Sarri acquisirebbe ulteriore hype. Per diversi motivi. Oltre alla rosa che sorride alle sue idee, c'è dell'altro. A pensare male, si dice, si fa beccato, ma molto spesso ci si azzecca: e qui occorre riavvolgere il nastro di una decina di giorni fino al trasferimento di Federico Chiesa alle Juventus, con una formula che ha lasciato tanti dubbi tra gli operatori di mercato, per l'iper-frazionamento del pagamento dei 50 milioni più bonus che il club bianconero riconoscerà ai viola, che non trarranno immediatamente un reale beneficio economico dall'operazione di mercato (appena 2 milioni del prestito biennale oneroso con obbligo di riscatto) . Una delle tante ipotesi a tal riguardo, infatti, sarebbe che tali condizioni "benevole" per la Juve, sarebbero legate alla possibilità di liberare contrattualmente lo stesso Sarri senza costi per il club toscano, qualora decidesse di assoldarlo già nel corso della stagione 2020-2021.
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Napoli 2017-2018: José Callejon e Maurizio Sarri (Getty Images)

Credit Foto Getty Images

Quel 4-3-3 "sarriano" facilmente attuabile

Tornando alla "ragion tecnico tattica", si diceva, la squadra si presenta già avvezza a passare dal 3-5-2 fin qui utilizzato a un 4-3-3 tutto gioco e velocità: al centro della metà campo, il mediano tuttofare Sofyan Amrabat viene affiancato da due costruttori come Giacomo Bonaventura e Gaetano Castrovilli. E davanti, insieme alla punta Christian Kouamé (o Patrick Cutrone, a scelta), gli attaccanti esterni Franck Ribéry e José Callejon, appena arrivato da Napoli e prodotto doc proprio di Maurizio Sarri.
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Dal dito medio a "forse smetto": il best of di Maurizio Sarri alla Juve in 5 minuti

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