Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Calciomercato Chi è Charles De Ketelaere, il Golden Boy che ha stregato il Milan

Paolo Pegoraro

Aggiornato 13/06/2022 alle 15:16 GMT+2

CALCIOMERCATO - Il nostro profilo di Charles De Ketelaere, il Golden Boy che ha stregato il Milan, disposto a sborsare 40 milioni per assicurarsi il cartellino sul super prospetto belga.

Cardinale: "Redbird custode della storia e dei successi del Milan"

Faccia pulita, per dirla alla Vasco, sinistro educato, sguardo determinato tipico di chi ha le idee chiare sul posto da occupare nel mondo: Charles De Ketelaere è l’ultimo nome appuntato sul taccuino di Maldini e Massara e secondo le frequenze di radiomercato il Milan sarebbe disposto a sborsare la bellezza di 35/40 milioni per assicurarsi il cartellino del 21enne trequartista belga attualmente in forza al Bruges, club con il quale ha già infilato presenze (e reti) nella scintillante vetrina della Champions League. E non solo, secondo la ricostruzione della Gazzetta dello Sport mister Pioli sarebbe pronto, di comune accordo con l'intera area tecnica, per consegnare le chiavi della trequarti al Golden Boy belga.

Nel segno dell’Italia

Così giovane, così noto, anche alle nostre latitudini. Già, perché questo sfrontato “spilungone” si era già fatto notare con un gol sotto le gambe di Gigio Donnarumma nella sfida di Nations League tra Italia e Belgio: scatto sul filo del fuorigioco a raccogliere l’imbucata del maestro Kevin De Bruyne, “mano a mano” con l’ex portiere del Milan risolto alla maniera di cui sopra. Subentrato al milanista Saelemaekers al minuto 58, CDK (come lui stesso ama farsi chiamare sui social) oltre al gol aveva autografato un paio di passaggi chiave ai compagni mica male. Riavvolgendo il nastro al 2019, ci accorgiamo che il talentino scuola Bruges aveva già fatto parlare di sé con un sontuoso torneo di Viareggio a trascinare la sua compagine a un soffio dalla finalissima. Presto la Serie A potrebbe schiudere le sue porte al ragazzo cresciuto a un tiro di schioppo dall’impianto di casa del Bruges, il Jan Breydelstadion.

Casting per il 10

È ufficialmente iniziato, in casa Milan. Già, perché Brahim Diaz dopo un avvio sfolgorante di stagione 2021/2022 si è perso e in ottica nuova stagione il Diavolo deve giocoforza imbastire un piano B. De Ketelaere non è un classico numero 10, ma quel ruolo lo potrebbe ricoprire eccome, svariando magari su tutti il fronte della trequarti per trovare mattonelle buone per provare l’imbucata per i compagni oppure mettersi in proprio puntando la porta. Strutturato e forte di un fisico da 192cmx80 kg, CDK può inoltre essere impiegato all’occorrenza da punta centrale: la porta la vede ed è dotato di uno spiccato senso dell’inserimento. La trequarti è il suo approdo naturale, ma nelle corde questo prospettone ha diverse soluzioni....
I numeri di De Ketelaere
STAGIONEPRESENZE/GOL
2019/202025/2
2020/202146/6
2021/202245/18
Presenze/Reti nelle Coppe Europee
  • Champions League: 16/2
  • Europa League: 3/0

Un passato da tennista

Tra gli idoli del ragazzo belga campeggia un certo Roger Federer: non è un caso, Charles ha cominciato col tennis e prometteva parecchio bene. A tradirlo sono stati… I nervi! Sì perché per respingere gli accessi d’ira – e a vederlo di primo acchito non si direbbe proprio, con quel profilo casa e scuola – si era persino resa necessaria la pratica della meditazione. Ma quella componente emotiva Charles non riusciva proprio a gestirla; da lì, automatico, il passaggio al calcio: «Il tennis è molto più conflittuale quando si perde. Nel calcio è più facile trovare scuse quando le cose vanno male, mentre nel tennis sei solo tu. E io non riuscivo a gestire i miei errori», aveva raccontato in un'intervista a Het Niewsblad. «A volte mi arrabbiavo, non sopportavo gli imbroglioni, quei ragazzi che urlavano quando la palla era fuori e invece non lo era. Mia madre ha cercato di aiutarmi perché a volte si vergognava. Ho anche avuto un coach con cui meditavo per calmarmi».

De Ketelaere il "secchione"

Lungi da chi ritenga che il calcio sia una materia semplice, il 21enne fiammingo conserva un approccio analitico al football. Lo studia quotidianamente con la pratica ormai consolidata di rivedersi in tv o al pc. Da solo o in compagnia della madre… Ma meglio da solo, evidentemente! “Il fatto che ora io sia conosciuto e che ci siano certe aspettative nei miei confronti non mi scoraggia. Sono molto critico, quindi la pressione maggiore spesso viene da me stesso. Guardo regolarmente le mie partite. Mia madre a volte vuole guardarle insieme, ma non mi piace. Per lei faccio sempre tutto bene, mentre io preferisco avere un occhio più critico”.
L’ex promessa belga (suo il Promise of the Year Prize belga del 2020, come già prima di lui Lukaku e Origi) è ormai realtà ed è pronto a spiccare il volo verso un grande club dei top 5 campionati europei. Serve un investimento extra large per strapparlo alla concorrenza, ma potrebbe seriamente valerne la pena.
De Ketelaere è pronto per il Milan?
picture

Schick, doppietta con un gol alla Bergkamp: Hoffenheim-Leverkusen 2-4

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità