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Occhio di falco Alisson e una fatica d'Ercole: stoppare il Barcellona di Messi & Co.

Paolo Pegoraro

Pubblicato 03/04/2018 alle 15:07 GMT+2

Alisson, il portiere del momento in Serie A, è atteso alla prova del nove contro l’attacco atomico del Barcellona. Nessuno para come e quanto lui in Serie A e le mire dei top club europei si sono concentrati sul classe 1992 brasiliano: riuscirà a superarsi contro il miglior attacco della Liga?

Alisson Becker of AS Roma

Credit Foto Getty Images

Fino a quando governava in vita tra gli Egizi, il faraone veniva identificato con il dio Horus, che si manifestava agli uomini come un falco. Di questo era probabilmente a conoscenza il padre del portiere della Roma Alisson Becker quando scelse di affibbiare al figlio il secondo nome di Ramsés in onore al celebre faraone. Mai scelta fu più profetica: al momento in cui scriviamo il portiere brasiliano ha la miglior percentuale di parate in Serie A - pari all'80%, 97 in tutto gli interventi dell’estremo difensore giallorosso - e non si può certo affermare che riflessi e vista eccezionalmente sviluppata (doti comunemente associate all’uccello rapace) gli facciano difetto. Ora per il classe 1992 di Novo Hamburgo si staglia all’orizzonte l’esame più arduo: il Barcellona di Messi, Suarez, Coutinho e Dembelé prima forza della Liga nonché miglior attacco dall’alto dei 76 gol realizzati. Una sorta di fatica d'Ercole per il portiere del momento in Serie A.
Il miglior portiere (era moderna) della Roma?

Dall’ombra di Szczesny alla ribalta

0 presenze in campionato: questo il magro bottino del portiere sbarcato a Trigoria nell’estate del 2016 - dopo tre anni passati all’Internacional di Porto Alegre a contendersi il posto da titolare con il fratello Muriel e con l’ex milanista Dida - nel corso della passata stagione, dove comunque aveva ben figurato nelle Coppe Europee lasciando intravedere il suo potenziale. Panchinaro nella Roma di Luciano Spalletti ma titolare nella Nazionale brasiliana: un paradosso, o forse no. Già, perché all’ombra di un solidissimo Szczesny Alisson ha potuto completare il suo personale Erasmus romano ambientandosi nella Capitale e al contempo affinando le sue cristalline doti. Lo attendavamo al varco in questa sua prima stagione da titolare della Roma ma il ragazzone gaucho ha trasceso le più rosee aspettative attestandosi come miglior portiere del campionato nonché degno rappresentante del gotha europeo degli estremi difensori.

Sampdoria e Atletico, bagliori di perfezione calcistica

Due prestazioni mediocri da parte dei giallorossi, altrettante recite perfette di Alisson. Roma-Atletico (girone di Champions League) e Roma-Sampdoria (22esima di Serie A) sono emblematiche dell’impetuosa crescita del portiere brasiliano, del suo conseguito status di saracinesca. E del suo stile completo e moderno: solido e centrato tra i pali – capace di sciorinare riflessi felini anche alle distanze più ravvicinate – e affidabile nelle uscite alte o basse, Alisson eccelle nell'arte di ipnotizzare gli attaccanti nell’uno contro. Se le nove parate collezionate contro la Samp sono da cineteca, gli interventi sfoderati contro l’Atletico per conservare lo 0-0 non sfigurano a confronto: in entrambi i casi Alisson da solo ha sostenuto una Roma alle corde, esposta senza soluzione di continuità al fuoco nemico. Ormai il brasiliano fa notizia solo quando non compie miracoli e questo è sintomatico della stagione di cui si sta rendendo protagonista all’ombra del Colosseo. All’orizzonte però si intravede già la sagoma di Leo Messi.

L’esame Barcellona

È cambiata la composizione del tridente (via Neymar, dentro prima Dembelé e poi Coutinhoi), ma non la resa: l’attacco del Barcellona rimane atomico e la notizia peggiore è che Leo Messi versi in una condizione psicofica stratosferica. Leo Messi che peraltro sa già come far male alla Roma: il 24 novembre 2015 autografò doppietta e assist nel mortificante 6-1 inferto dalla squadra dell'ex di turno Luis Enrique al Camp Nou a quella di Rudi Garcia. I giallorossi partono con gli sfavori del pronostico e proprio per questo le speranze di qualificazione non potranno che transitare da un Alisson extra lusso. La traiettoria calcista del 25enne brasiliano non è certo passata inosservata, dunque per Monchi non sarà facile resistere alle sirene dei top club europei: l'intento è quello di trattenerlo, ma considerando i meccanismi del calciomercato attuale sarebbe un'impresa non indifferente. Nel frattempo i tifosi giallorossi se lo godono e si affidano a lui in vista del proibitivo quarto di finale di Champions League che attende i loro beniamini.
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