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Barcellona-Napoli, De Laurentiis attacca la Uefa: "Un'assurdità giocare in Spagna"

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 30/07/2020 alle 14:31 GMT+2

Il patron dei partenopei spara a zero sull'organismo europeo e sulla conferma del Camp Nou come sede dell'ottavo di finale di ritorno contro i blaugrana alla luce del fatto che i casi di Coronavirus in Spagna sono triplicati in due settimane e l'allerta è tornata alta: "Giochiamo altrove"

Aurelio De Laurentiis - Napoli - Serie A 2019-2020

Credit Foto Getty Images

Se hanno deciso che la Champions si farà in Portogallo e l'Europa League in Germania, possiamo anche noi per gli ottavi mancanti andare in quei Paesi, non riesco a capire come mai dobbiamo rimanere in una città che mi sembra presenti delle grosse criticità.
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis esprime così le sue perplessità in vista della sfida del prossimo 8 agosto in Catalogna, dove è tornata alta l'allerta Coronavirus. E prima dell'assemblea di Lega rincara la dose puntando il dito contro la Uefa.
E' sempre una grande partita contro il Barcellona, la quarta in questa stagione. Ma la Uefa... Io telefono, parlo, chiedo ma è molto imbarazzante. Dalla Spagna arrivano grandi perplessità e paura e loro fanno gli gnorri. Cosa ci vorrebbe a dire basta, non si va a Barcellona ma in Portogallo, in Germania, a Ginevra. E' come se stessimo a scuola, alla Uefa non c'e' nessuno che sa fare impresa, coi soldi nostri poi. E' un'altra assurdità.
Ad onor di cronaca, il massimo organismo calcistico continentale, secondo quanto raccolto dalla radio catalana RAC 1, ha chiesto al Dipartimento della Salute della Catalogna dati sulla pandemia nell'area, nel rispetto dell protocollo seguito anche nelle altre città in cui si giocano le partite della Champions League. L'Uefa monitorerà con attenzione il picco di casi in Spagna, triplicati in due settimane e non è esclusa l'ipotesi di disputare la gara tra i blaugrana e la squadra di Gattuso lontano dal Camp Nou, con Lisbona prima soluzione alternativa.
De Laurentiis affronta anche i temi nazionali, in particolare sulla data della partenza del prossimo campionato, inizialmente indicata nel 12 settembre, ma poi ritrattata dallo stesso presidente della Figc, Gabriele Gravina.
Gravina a me ha sempre detto che è una follia partire il 12 settembre perchè ci sono le partenze a fine agosto per le nazionali, e le società piu' importanti, senza quali il campionato di Serie A non verrebbe preso in considerazione, impegnate non si sa fino a quando in Europa League e Champions League. E poi dobbiamo dare almeno dieci giorni di riposo ai calciatori. E poi quando lo facciamo il ritiro pre-stagione? Il problema è che gli impiegati devono fare gli impiegati e gli imprenditori devono fare gli imprenditori. La politica deve seguire gli imprenditori, perchè la politica se non pensa all'economia farà sempre acqua. Abbiamo questi geni del comitato, non so dove li abbiano trovati. Basterebbe che le 20 società facessero causa per un miliardo a questi signori e accadrebbe lo scandalo. Questi sono grandi cervelli o cervellotici? O il Paese riprende o fallisce. Già nel 2017 eravamo sulla strada del fallimento ed eravamo sotto schiaffo da tantissimi anni, ora siamo sotto terra. Se ci vogliono mettere una lapide sopra non lo so, dobbiamo emigrare ma per andare dove? Ce lo dicessero.
Chiusura su Victor Osimhen, l'ormai ex attaccante del Lille che giocherà al 99,9% al Napoli nella prossima stagione. Ormai si attende solo l'ufficialità.
Osimhen? Ancora qualche giorno Ci vuole tempo. Se mostrassi quanto sono alti i contratti, in casa De Laurentiis, si capirebbe quanto tempo ci vuole.
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Come cambia il Napoli con l'acquisto di Osimhen

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