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Champions League Milan, 3 motivi per sognare l’impresa contro il Liverpool

Matteo Zorzoli

Pubblicato 07/12/2021 alle 10:28 GMT+1

CHAMPIONS LEAGUE - E' il giorno delle "prime" a Milano: alla Scala il Macbeth di Verdi, nell'altra, quella del calcio, Milan-Liverpool. Ecco perchè i rossoneri possono sognare l'impresa (Porto-Atletico permettendo)

L'esultanza di Brahim Diaz ad Anfield

Credit Foto Getty Images

Una serata che vale una stagione. Il Milan di Stefano Pioli martedì sera a San Siro si giocherà la qualificazione agli ottavi di Champions League contro il Liverpool con un orecchio al risultato di Porto-Atletico Madrid. Per centrare il secondo posto nel girone i rossoneri dovranno battere la banda di Klopp e sperare o in un pareggio o in una vittoria non larga dei Colchoneros. Combinazioni complicate, anche e soprattutto perchè i Reds arrivano carichi a mille al Meazza: cinque successi di fila e secondo posto in Premier con un Salah in forma straripante, capace di segnare già 19 gol complessivi in stagione. Ecco tre motivi per cui il Milan può sognare l'impresa.

Tante assenze, ma l'asse portante c'è ed è in crescita

Il Milan si presenta all'appuntamento più importante della stagione falcidiato dagli infortuni. Ben 7: Kjaer, Rebic, Calabria, Castillejo, Giroud a cui si sono aggiunti Leao e Pellegri, mentre le condizioni di Theo Hernandez (febbricitante) preoccupano ambiente e tifosi. Pioli si ritrova a schierare una formazione con scelte obbligate, ma l'asse portante c'è e ha dimostrato di potersela cavare in più di un'occasione. Maignan si è ripreso il posto che gli spetta tra i pali (esibendosi anche in una super parata a Genova), da quando Tomori è rientrato dall'infortunio il Diavolo ha collezionato due clean sheet, Diaz ha dato chiari segnali di miglioramento dopo lo stop causa Covid, Kessie e Tonali sono sempre più la testa e i polmoni del gioco rossonero e Ibrahimovic, il cui ingresso si è rivelato decisivo a Madrid, ha tirato il fiato con Genoa e Salernitana in vista del big match contro i Reds.
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Il ricordo dell'andata e la spinta di San Siro

Era la gara del ritorno in Champions dopo 8 anni di esilio, l'esordio nella competizione per tanti elementi della rosa, per di più in un contesto da incubo come Anfield. Eppure nel match di "andata", il Milan era riuscito a spaventare gli inglesi con un uno-due micidiale di Rebic e Diaz nello spazio di due minuti a fine primo tempo, poi vanificato dalla contro-rimonta firmata Salah-Herderson nella ripresa. I rossoneri hanno sofferto il pressing e l'intensità dei Reds per gran parte della partita, ma per un quarto d'ora hanno trovato la chiave per far scricchiolare le certezze di Salah e compagni. Da lì deve prendere spunto il Diavolo anche perchè questa volta il tifo sarà a favore: San Siro e le sue 57mila voci sono pronte a giocare la loro parte.
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Esultanza Ante Rebic, Liverpool-Milan, Champions League, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Liverpool primo nel girone matematicamente

I Reds arrivano a Milano con la pancia pienissima forti del primato nel girone blindato già dalla quarta giornata. Situazione molto simile a quella dell'anno scorso quando a qualificazione già acquisita pareggiarono con il modesto Midtjylland nell'ultima partita. Klopp vorrà sicuramente lasciare un bel ricordo alla sua storica "prima" alla Scala del Calcio, ma per ragioni di classifica la pressione potrebbe essere meno feroce. Sentite le parole dell'allenatore tedesco:
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