Champions League, Barella oro Inter: Inzaghi si affida a lui per puntare agli ottavi contro il Viktoria Plzen

CHAMPIONS LEAGUE – L’Inter è ripartita. Non perde infatti da cinque partite. Simone Inzaghi dopo la gioia allo scadere di Firenze, ha nel mirino la qualificazione agli ottavi. Contro il Viktoria Plzen serve una vittoria per chiudere la questione prima di andare all’Allianz Arena. Tanto dipenderà dalla prestazione di Nicolò Barella che è stato dominante nelle ultime uscite ed è diventato goleador.

Inzaghi: "In Spagna si ricorderanno di noi, ora l'ultimo passo"

Video credit: Eurosport

Quattro vittorie e un pareggio nelle ultime cinque sfide. Possiamo dirlo senza paura di sbagliarci: l’Inter è rinata ed ha scacciato la crisi che l’aveva attanagliata nelle prime settimane. Simone Inzaghi è stato persino messo fortemente in discussione ad inizio stagione, ma era inevitabile dopo le sconfitte contro Lazio, Milan, Bayern, Udinese e Roma. I nerazzurri infatti sembravano disuniti, quasi allo sbaraglio, e incapaci di reggere l’urto di formazioni ben attrezzate. Poi la svolta, a partire dall’incontro con il Barcellona a San Siro. Il successo sui blaugrana, sulla carta favoriti, ha riportato ordine, entusiasmo, fiducia e serenità. Ed ha inaugurato una striscia di risultati positivi. L’allenatore ha trovato anche dei leader, che non erano emersi prima. Milan Skriniar con la fascia da capitano, Hakan Calhanoglu da regista o anche Lautaro Martinez che è tornato ad essere letale. Chi però ha cambiato totalmente faccia è Nicolò Barella. Sottotono in avvio, da un certo momento in poi è diventato un trascinatore a suon di gol, assist e altro ancora. Tre reti nelle ultime tre partite, tutti importanti e tutti in partite da dentro o fuori. Lo stesso ha fatto Lautaro. Per quanto ha sofferto l’Inter nel periodo in cui il numero 23 era quasi irriconoscibile, e per quanto invece ora la squadra viaggia a massima velocità, viene da pensare che il centrocampista azzurro sia proprio l’elemento più importante della rosa. Con questo Barella, anche la qualificazione agli ottavi di Champions League, dunque un successo contro il Viktoria Plzen, potrebbe essere una formalità.
picture

"Cosa direi al Viktoria Plzen?". Xavi ridicolizza il giornalista

Video credit: Eurosport

GOLEADOR E ASSISTMAN

Per mostrare la crescita di Nicolò Barella è sufficiente osservare i numeri più semplici, quelli relativi ai gol e agli assist. Il centrocampista sardo ha totalizzato 4 reti in Serie A, già una in più della passata stagione (che era stata la sua migliore sotto questo punto di vista), e 5 complessive, se si conta anche il gol al Camp Nou. Non è mai stato così prolifico nella sua carriera in nerazzurro ed è ovviamente il bomber della mediana di Inzaghi. Anche il dato degli assist è notevole: 5, tutti in campionato. In linea con quanto messo in mostra nel 2021/22, dove erano state ben 12 le occasioni in cui aveva supportato un compagno in modo decisivo. Se son statistiche che impressionano nel confronto con i suoi precedenti, lo stupore resta anche allargando la visuale sui migliori campionati europei. Tra i centrocampisti, infatti, soltanto Bukayo Saka (Arsenal) e Florian Kainz (Colonia) hanno messo a segno almeno 4 reti e servito 4 assist. L’Inter può contare quindi su un gioiello, e non lo scopriamo oggi. E’ un centrocampista unico per la capacità di lasciare il segno in entrambe le fasi. Le sue doti in interdizione sono assai note, mentre il suo peso nei metri finali è ancora da scoprire, probabilmente sta lavorando su questo per essere sempre più presente e determinante. L’infortunio di Brozovic poi, con conseguente spostamento di Calhanoglu al centro ed inserimento di Mkhitaryan a sinistra, a sorpresa gli ha offerto la possibilità di spingersi più spesso in avanti. E con gli inserimenti sta diventando un attaccante aggiunto, in attesa del ritorno di Romelu Lukaku, che tatticamente potrebbe comportare alcune modifiche. Sul trio inedito di centrocampo (Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan), nel quale abbonda la tecnica, c’è pure una curiosità interessante: con loro in campo insieme dal 1’, è sempre arrivato almeno un gol di uno dei tre.

L’INIZIO DELUDENTE POI LA RINASCITA

L’azzurro, campione d’Europa a Wembley, è cresciuto molto con Conte in panchina, e pure l’anno scorso è stato fondamentale. Tuttavia, ha approcciato male la stagione attuale fino ad essere addirittura al centro delle critiche. Ad agosto è rimasto in ombra, si è fatto notare giusto contro la Cremonese con un bellissimo gol. Nel derby si è vista forse la sua versione peggiore, non si è mai imposto a centrocampo e questo ha messo in seria difficoltà anche la difesa. Da lì la decisione di Simone Inzaghi di lasciarlo in panchina per 90’ contro il Bayern Monaco nella sconfitta inequivocabile di San Siro. Era evidente, infatti, che il fisico non lo stava supportando. E per il tipo di giocatore che è, un centrocampista box-to-box di contrasti, di inserimenti, di movimenti con e senza palla, la condizione fisica è tutto. Poco reattivo, poco incisivo, non era affatto il Barella che conoscevamo. Dopo quel match contro i tedeschi, al quale non ha potuto prendere parte, la musica è finalmente cambiata. Contro il Torino ha mandato in porta Brozovic per il gol decisivo, a Udine ha trasformato una punizione, contro la Roma l’assist per Dimarco, poi l’ottima prestazione a San Siro contro il Barça, e una settimana dopo, il match del Camp Nou in cui ha dimostrato di essere un calciatore raro anche per il palcoscenico europeo, e non solo per il gol stupendo. Infine, le reti con assist contro Salernitana e Fiorentina. Un po’ alla volta ha ritrovato intensità, corsa, anche un atteggiamento più consono. Prima era lamentoso, rimproverava i compagni, adesso invece trasmette carica. Si è rivista la sua dedizione ed è esploso dal punto di vista tecnico.“Barella è chiaramente cresciuto, ci sta dando una grande mano”, ha detto Simone Inzaghi dopo Fiorentina-Inter, ed ha aggiunto: “Anche l’anno scorso ha fatto tantissimi assist, ora fa anche gol. Anzi, oggi poteva farne due. Deve continuare a giocare così, stiamo crescendo. E Barella è uno di questi”. Il numero 23 è probabilmente nel momento più alto della sua carriera, per il peso specifico che sta assumendo nell’Inter, ed è destinato a restare a questi livelli nell’arco della stagione. O addirittura potrebbe migliorare ancora, essendo un classe ‘97. La prossima partita è però un altro turning point per i nerazzurri. Contro il Viktoria Plzen c’è il primo match point per la qualificazione agli ottavi, serve una vittoria per spegnere i sogni del Barcellona. Una sfida da non sbagliare per nessuna ragione, in cui si decide una fetta importante del futuro. E’ proprio lo scenario in cui Barella si può esaltare e ribadire quanto sia imprescindibile, con o senza gol.

LE PAGELLE DI BARELLA IN CHAMPIONS 2022/23 – EUROSPORT

PartitaVoto
vs Bayern-
vs Viktoria Plzen6,5
vs Barcellona7
vs Barcellona7,5
picture

Inzaghi: "Arbitro? A San Siro ha fatto bene. Sappiamo che servirà impresa"

Video credit: Eurosport

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità