Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Juventus, chi è Iling-Junior: età, ruolo, nazionalità, è lui il futuro e presente dei bianconeri

Simone Pace

Aggiornato 26/10/2022 alle 15:06 GMT+2

CHAMPIONS LEAGUE - Proviamo a conoscere più da vicino l'attaccante inglese classe 2003 che, nella notte tempestosta di Lisbona, ha rappresentato l'unico spiraglio di luce in casa Juventus. E visto il suo exploit nell'ultimo quarto d'ora, sorge spontanea una riflessione che chiama in causa Allegri.

Samuel Iling-Junior in azione durante Benfica-Juventus - Champions League 2022-23

Credit Foto Getty Images

Samuel Iling-Junior è stato l'unico spiraglio di luce nella notte nera della Juventus a Lisbona che ha sancito in maniera aritmetica l'eliminazione dalla Champions della Vecchia Signora. Il 19enne attaccante esterno inglese classe 2003 (ha compiuto 19 anni lo scorso 4 ottobre) ha messo piede sul terreno del Da Luz al 70' sul 4-1 per il Benfica e ha letteralmente dato la sveglia ai bianconeri: prima ha prima messo sul piede di Milik il pallone del 4-2, poi ha fatto partire l'azione del 4-3 di McKennie. Il tutto nell'arco di due minuti, con due accelerazioni in fotocopia sulla sinistra. Niente male come debutto in Champions.
Un exploit che, tuttavia, porta con sé una sorta di contraddizione che chiama in causa in prima persona Allegri. Il tecnico della Juventus, infatti, ha visto in Samuel-Iling una sorta di mossa della disperazione, un tentativo estremo di ribaltare una partita ormai compromessa. L'attaccante, che già nello spezzone finale della partita contro l'Empoli in campionato aveva fatto vedere buone qualità sia tecniche che fisiche, ha giocato con il piglio e la personalità di chi non ha paura di niente e di nessuno. Riavvolgendo il nastro della sua ancora breve carriera calcistica, quindi, è doveroso innanzitutto fare un applauso a chi ha creduto in lui: la Juventus aveva avuto l'intuzione giusta, due anni fa, quando aveva deciso di acquistarlo dall'Under 18 del Chelsea facendogli firmare un contratto di 3 anni dopo che su di lui avevano messo gli occhi anche PSG, Bayern Monaco e Borussia Dortmund.

Qualche domanda ad Allegri

Fatti i doverosi complimenti alla Juventus, passiamo al nodo della questione. Se da un lato è impensabile che, da un giorno all'altro, Iling-Junior possa diventare il salvatore della patria bianconera, è altrettanto vero che suona strano pensare che un giocatore così sia rimasto ai margini della rosa fino a pochi giorni fa. Promosso in seconda squadra in estate, il talento inglese si è messo in luce nel campionato di Serie C con 3 gol e un assist in 6 partite, prima di essere catapultato nel calcio che conta con un doppio esordio di fuoco in Serie A e in Champions. E qui la domanda viene spontanea, analizzando i fatti. Perché Allegri, a cui evidentemente non sono sfuggite le qualità del ragazzo, non lo ha inserito in pianta stabile in prima squadra fin dal ritiro estivo? Perché ha deciso di puntare su di lui solo nelle ultime 2 partite e non ha pensato a un progetto tecnico di più ampio respiro? Siamo di fronte a un ragazzo giovane, certo, ma che ha comunque 19 anni. E a quell'età - se ci guardiamo intorno in Europa - i giocatori forti hanno debuttato già da un pezzo.

Iling-Junior è linfa vitale per questa Juve

Se pensiamo alla Juventus attuale, Iling-Junior rappresenta il classico profilo da cui partire (o ripartire). L'ultima campagna acquisti bianconera è stata improntata sul concetto del giocatore pronto, con l'obiettivo dichiarato di tornare a vincere subito. Emblematici, sotto questa ottica, gli acquisti di Di Maria e Pogba che, tuttavia, si stanno rivelando dei buchi nell'acqua. L'argentino, pesantemente condizionato da guai fisici, non ha finora offerto un rendimento tale da giustificare il suo ingaggio. Il centrocampista francese, di fatto, non è stato ancora utilizzato. E in una Juve così, che sta cambiando pelle dopo avere esaurito un lungo ciclo di successi, giocatori come Iling-Junior, Miretti e Soulé sono linfa vitale. È su profili come questi che bisogna puntare per non ritrovarsi, a fine stagione, con un pugno di mosche in mano. Il campo dirà se Allegri la pensa allo stesso modo.
picture

Allegri: "Juventus fuori ai gironi? Non è un fallimento"

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità