Euro 2016, El Shaarawy e Koke: le variabili di Italia-Spagna

Antonio Conte e Vicente del Bosque sono due dei ct con le idee più chiare tra quelli che si affronteranno negli ottavi di Euro 2016. Ma questo non significa che, a due giorni dalla sfida di lunedì a Saint-Denis, non stiano ipotizzando alcune varianti sul tema per poter sorprendere l’avversario. Nessuna rivoluzione, sia chiaro. Però una minima correzione in corsa che adatti il proprio undici alle caratteristiche dell’avversario, senza snaturarne le caratteristiche.

Del Bosque è l’unico ct dell’Europeo insieme a Lars Lagerback a non aver mai cambiato la formazione titolare nelle prime tre uscite. L’esito dell’ultimo match contro la Croazia, però, ha instillato qualche dubbio nella testa del selezionatore spagnolo. Che ha investito tanto sulla candidatura di Nolito, ma è stato ripagato soltanto in parte (contro la Turchia e poco altro). A del Bosque non è poi sfuggito l’atteggiamento dell’Irlanda, una squadra che ha bloccato le fonti di gioco azzurre (Leonardo Bonucci e il mediano basso, nell’occasione Thiago Motta) con tanto pressing nelle zone centrali del campo. Sin dall’inizio della manovra italiana. Pertanto, si sta facendo strada l’ipotesi di schierare dal 1’ Koke al posto di Nolito. Allo stato attuale, si tratta soprattutto di un’idea. Ma è difficile pensare che non possa essere questa la strada per correggere il tiro alla Spagna. Secondo alcuni, i test degli ultimi allenamenti farebbero pensare anche a un’epurazione di Cesc Fabregas e all’inserimento di Pedro. In altre parole, il modulo di base resterebbe un 4-3-3 con Pedro largo a sinistra in luogo di Nolito e Koke interno di centrocampo al posto di Fabregas. Con una notevole aggiunta di fisicità, soprattutto in mezzo al campo. E un giocatore cresciuto a pane e intensità sotto Diego Simeone: Koke. L’uomo ideale per andare sulle tracce di Bonucci. Non trovate?

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La notizia buona è che Antonio Candreva, uomo unico per caratteristiche in questa Nazionale, è tornato ad allenarsi a pieno ritmo e dovrebbe recuperare in tempo per la sfida alla Spagna. Ma Conte sta considerando anche l’ipotesi contraria. Che probabilmente lo porterebbe a spostare Alessandro Florenzi sulla corsia di destra dopo una partita giocata a sinistra (contro la Svezia) e una da interno mancino (contro l’Irlanda). Un esterno più difensivo su quella corsia lo obbligherebbe – per ragioni di modulo e di necessità tattiche – a schierarne uno di spinta a sinistra. Federico Bernardeschi, anche per la botta presa mercoledì, è dietro rispetto a Stephan El Shaarawy. Che può ricoprire la fascia sinistra puntando l’uomo ma anche garantendo i cambi di gioco di destro utili per andare a sorprendere l’avversario sul lato debole del campo o per cercare immediatamente la punta (due must del gioco di Conte). Una carta a cui il ct farà quasi sicuramente ricorso a partita iniziata, insieme al Lorenzo Insigne scintillante visto contro l’Irlanda. Ma anche una mossa a cui sta pensando dal 1’ nel caso in cui Candreva non dovesse farcela. Perché Conte e del Bosque hanno le idee chiare, senza che ciò escluda la possibilità di aggiustarle a seconda dell’opportunità.