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Euro 2020, l'Italia fa gruppo: "Tutti contro il razzismo, anche chi non si inginocchia"

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 22/06/2021 alle 17:17 GMT+2

EURO 2020 - "Aderire o meno ad una forma di protesta, per quanto simbolica, non vuol dire ignorare la lotta al razzismo": è questo quello che ha affermato il responsabile della comunicazione della Nazionale italiana Paolo Corbi.

La Nazionale Italiana dopo la partita contro il Galles, Euro 2020

Credit Foto Getty Images

A nome di tutta la squadra ribadiamo che siamo contro ogni forma di razzismo, ci siamo confrontati e ovviamente vogliamo ribadire questa posizione. Aderire o meno ad una forma di protesta, per quanto simbolica, non vuol dire ignorare la lotta al razzismo.
È quanto ha affermato il responsabile della comunicazione della Nazionale italiana Paolo Corbi dopo che cinque azzurri (Emerson Palmieri, Belotti, Tolói, Pessina e Bernardeschi) si sono inginocchiati domenica scorsa, prima della gara con il Galles, aderendo al movimento Black Lives Matter contro le discriminazioni razziali.
"Quanto al fatto che a inizio gara qualcuno si sia inginocchiato e altri no - ha aggiunto Corbi - c'è stata un po' di confusione, i calciatori erano tutti concentrati su una partita per noi decisiva perché metteva in palio il primo posto nel girone e per il prosieguo dell'Europeo. Quindi, da quanto abbiamo ricostruito, non eravamo del tutto preparati a quel momento. Per il futuro la squadra si confronterà al suo interno e prenderà una decisione univoca che sarà messa in pratica da tutti".
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