Calcio, Serie A, Juventus: pro e contro di Suarez, Dzeko e Giroud
Aggiornato 16/09/2020 alle 14:17 GMT+2
A quattro giorni dal debutto in Serie A, la Juventus è ancora a caccia del suo numero 9. I petali sulla margherita di Paratici sono questi tre: Luis Suarez, Edin Dzeko e Olivier Giroud. Analizziamo gli aspetti positivi e negativi di ciascuno di loro.
Domenica sera, allo Stadium contro la Sampdoria, decollerà la nuova stagione della Juventus. La prima con Mister Pirlo in panchina, con i soliti profumati obiettivi da raggiungere ma anche pesanti incognite che aleggiano dalle parti della Continassa. Una su tutte: chi sarà il nuovo numero 9 bianconero? A poche ore dal via, Paratici e soci non hanno ancora trovato il sostituto di Gonzalo Higuain e al netto di quale modulo utilizzerà il nuovo allenatore questa situazione fa decisamente specie. Nel valzer di bomber accostati alla società torinese, restano ad oggi tre nomi, più o meno caldi: Luis Suarez, Edin Dzeko e Olivier Giroud. Vediamo quali sono i rispettivi pro e contro di questi tre attaccanti per un eventuale futuro prossimo in bianconero.
Luis Suarez
Pro
A livello tecnico, Luis Suarez resta un attaccante straordinario. Una macchina da gol spietata, capace di 418 reti in 640 partite con i club. Un killer dell’area di rigore che negli ultimi dieci anni ha occupato l’olimpo del ruolo in compagnia dei soli Lewandowski e Benzema. Con gente come Ronaldo, Dybala (e Kulusevski) l’intesa tecnica non sarebbe affatto un problema e la sua capacità di aprire gli spazi per i compagni citati trasformerebbe l’attacco di Pirlo in una corrazzata. Da non sottovalutare anche gli stimoli per il debutto in nuovo campionato e il fatto di arrivare da una stagione avara di soddisfazioni.
Contro
La questione passaporto ha allontanato – e di parecchio – il Pistolero dalla Juventus. I tempi burocratici si sono allungati, congelando di fatto questa opzione. Anche perché al di là del campionato che parte nel weekend, la società bianconera dovrà presentare la lista Champions entro il 6 ottobre e il rischio più che concreto è che Suarez non riesca a diventare comunitario in tempo. Se ne potrebbe riparlare a gennaio, a questo punto. Oltre a ciò, l’accordo triennale raggiunto con i bianconeri (10 milioni tra parte fissa e bonus) non sarebbe certo una manna per le sofferenti casse della Juventus.
Edin Dzeko
Pro
In questo momento è il bosniaco il nome più papabile in casa bianconera. Un attaccante che conosce molto bene il nostro calcio, dopo 5 stagioni e 106 gol complessivi (78 in Serie A) con la maglia della Roma. Un “nove” possente, capace sia di fare da perno al centro dell’attacco che di rifinire e dialogare al meglio grazie alla sua tecnica con gli altri giocatori offensivi di Pirlo. Un giocatore, tra le altre cose, capace di essere altruista ed è un aspetto da tenere in considerazione in una squadra con Cristiano Ronaldo. Occhio anche alle sue di motivazioni: a questo punto della carriera un treno come quello bianconero potrebbe non ripassare più.
Contro
Di certo non può essere lui l’attaccante del futuro bianconero. Dzeko non ha particolari magagne fisiche, ma a 34 anni può guidare l’attacco della Juventus per un paio di stagioni al massimo. E poi? Dzeko affamato, ma non certo un vincente di primo livello. Il bosniaco non vince un trofeo dal 2014 (Premier e League Cup col Manchester City) mentre negli anni in giallorosso è rimasto a digiuno. Carta d’identità e dna a parte ci sono complicazioni anche per lui: se Milik non vola a Roma, difficilmente i giallorossi lo faranno partire.
Olivier Giroud
Pro
È il nome nuovo. Di certo, dalla sua c’è il lato economico visto che per una cifra intorno ai 5 milioni si libererebbe dal Chelsea. Una prezzo basso e che permetterebbe alla dirigenza bianconera di lavorare su altri profili magari a gennaio, magari con lo stesso Suarez. Anche a livello di stipendio la Juventus risparmierebbe qualcosa rispetto agli altri due. È più abituato a vincere di Dzeko: negli ultimi anni ha messo in bacheca un Europa League, un paio di Coppe d’Inghilterra e soprattutto il Mondiale 2018.
Contro
Parliamoci chiaro, Giroud è il piano C per la Juventus per lo spot da numero 9. Una soluzione dettata più da tempi stringenti che da reale e convinto interesse per il quasi 34enne di Chambery. Inferiore tecnicamente e prolificamente sia a Suarez che a Dzeko, “anziano” quanto il bosniaco e con un anno in più del Pistolero.
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