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Serie A: la Juventus si gode Weston McKennie, ma se a brillare è il gregario...

Paolo Pegoraro

Pubblicato 06/12/2020 alle 11:46 GMT+1

SERIE A - Weston McKennie si è preso la scena dopo il gol che ha capovolto l'inerzia del Derby della Mole contro il Torino di Marco Giampaolo. In questo momento è l'arma in più della squadra di mister Andrea Pirlo, che però deve interrogarsi sulla natura del suo gioco e del suo centrocampo: già, perché a brillare non dovrebbe essere il gregario...

McKennie dopo il gol al Toro

Credit Foto Getty Images

L’ottima prestazione dal primo minuto in Champions League contro la Dinamo Kiev, ora le prime pagine dopo il deep impact dalla panchina che ha ribaltato il derby col Torino: Weston McKennie in questo momento è l’uomo in più della Juventus di Andrea Pirlo, senza discussioni. E non solo per quella perentoria incornata di testa di sabato sera…
Al di là del gol ha portato un’energia che sia Bentancur che soprattutto Rabiot non sono riusciti a dare. Aggressione alta, voglia, cattiveria agonistica. L’americano non è certo un fenomeno ma pare proprio essere ciò di cui ha bisogno questa squadra in questo momento. Chissà se lo capirà anche Pirlo. [Pagella di McKennie, Eurosport]

Cosa dà Mckennie alla Juve

Grinta, in primis, non esattamente un dettaglio. La voglia di sacrificarsi e incidere, di lasciare il segno. Magari il ragazzo del Texas non avrà una tecnica sopraffina – quella che per intenderci soleva sciorinare mister Andrea Pirlo nella sua prima vita da calciatore – ma di certo è un centrocampista dinamico, abile nell’inserimento e in questo momento funzionale negli schemi della Juventus perché in grado di apportare ritmo sul settore di centro-destra. Lo ha dimostrato tutte le volte in cui è sceso in campo.
Il gol? Mi piace inserirmi, l'ho fatto e ha funzionato. Io e Cuadrado non ci somigliamo soltanto, ma abbiamo un'ottima intesa. (McKennie)

Nodo centrocampo

Già, i “problemi” di una Juventus in (piena) corsa su tutti i fronti ma ancora cantiere aperte sul fronte del gioco/identità di squadra nascono proprio dal settore nevralgico del campo. Mancano qualità in cabina di regia e ritmo negli altri interpreti del 4-4-2 di Pirlo: paradossalmente, il vero punto fermo del reparto è proprio l’ex Schalke 04 Weston McKennie. Il meno quotato, il meno pagato… E questo non è un segnale confortante per Pirlo: un gregario, per quanto “di lusso”, non può prendersi la scena in una squadra che punta ai traguardi più ambiziosi possibili.
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Pirlo: "Brutto 1° tempo, ma alla fine è uscito il DNA della Juventus"

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