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Serie A, Roma, i giocatori rifiutano di scendere in campo per l'allenamento, poi il caso rientra

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Aggiornato 22/01/2021 alle 08:59 GMT+1

SERIE A - A una settimana esatta dal bruciante ko contro la Roma, sale la tensione a Trigoria: il Corriere dello Sport ricostruisce il clamoroso ammutinamento dei giocatori che si rifiutano di scendere in campo per l’allenamento della mattina. Alla base della scelta uno scontro un giocatore importante della rosa e un membro dello staff giallorosso. Solo dopo tre ore il caso rientra.

Edin Dzeko a colloquio con lo staff giallorosso, Getty Images

Credit Foto Getty Images

E’ passata appena una settimana dalla debacle nel derby contro la Lazio ma alla Roma non sembra essere migliorata l’aria che si respira attorno alla squadra e, sfogliando i giornali odierni, emergono spifferi che parlano di tensioni notevoli fra dirigenti, staff tecnico e giocatori. Il Corriere dello Sport ed altri quotidiani della Capitale, hanno svelato un giovedì elettrico in quel di Trigoria con i giocatori che non volevano allenarsi e solo dopo tre ore di scontri verbali e mediazioni nello spogliatoio, sono scesi in campo per preparare la delicata partita di sabato pomeriggio contro lo Spezia (fischio d’inizio ore 15:00).

"Noi non usciamo"

Alla base della protesta non ci sarebbe solo l’allontanamento del team manager Gianluca Gombar, a cui anche l’ex centrocampista romanista Daniele De Rossi nelle scorse ore ha voluto tributare un affettuoso saluto sui social, ma una questione privata interna, riguardante un calciatore e un membro dello staff giallorosso. E così per alcune ore Paulo Fonseca e il suo staff sono rimasti in attesa della squadra che è invece rimasta all’interno dello spogliatoio, fino a che tre di confronti e colloqui hanno riportato il sereno e i giocatori, nel pomeriggio, hanno lavorato e preparato la delicata sfida interna contro lo Spezia.

Da cosa nasce questo malumore?

Ma qual è la ragione di questo ammutinamento? Come sempre in questi casi i problemi partono da lontano. Secondo la ricostruzione che fa il Corriere dello Sport i giocatori apprezzano la presenza dei Friedkin a Roma ma non ritengono che fossero Gombar e Zubiria, i silurati dopo la figuraccia del sesto cambio in Coppa Italia il male da sconfiggere. I giocatori sottolineano la mancanza di figure di riferimento per le esigenze quotidiane, soprattutto dopo che Guido Fienga è stato spostato ad incarichi che esulano dalla parte sportiva (ieri è stato eletto nella media company della Lega) e altri uomini che operano nel club, non godono della fiducia totale del gruppo. Una bella gatta da pelare insomma per Tiago Pinto, che è appena arrivato e non ha ancora il polso della situazione. In questo clima intanto Fonseca prova a preparare una sfida nella quale la Roma ha l’obbligo di ripartire e dare segnali di reazione e ritrovata compattezza.

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