Serie A, Tamponi Lazio, perizia al PM: Immobile e Leiva erano negativi, Strakosha positivo

A poche ore dal fischio d'inizio del match di Champions League Lazio-Zenit, emergono nuovi dettagli sulla spinosa vicenda dei tamponi riprocessati su cui sta indagando la procura di Avellino. Nella giornata di lunedì pomeriggio, la virologa Maria Landi, consulente della Procura, aveva consegnato la sua relazione da cui – stando a quanto riferisce l’Ansa – emergerebbero alcune discordanze fra i risultati dei 95 tamponi processati (di calciatori, familiari e membri dello staff del club biancoceleste) dal centro Futura Diagnostica di Avellino e gli accertamenti affidati dalla procura della repubblica di Avellino alla struttura dell’ospedale Moscati.

Il riprocessamento dei campioni ha certificato la positività di Thomas Strakosha mentre la negatività di Ciro Immobile e Lucas Leiva. Ricordiamo che l'esame del 6 novembre del centro di Avellino il portiere laziale era risultato negativo esattamente come i suoi compagni.

Secondo l’Ansa questa non sarebbe l’unica incongruenza che emergerebbe dall’analisi di altri tamponi, rispetto alle quali il legale di Futura Diagnostica, insieme al consulente di parte, intendono chiedere conto. In particolare si pone l’accento sul numero dei cicli di amplificazione utilizzati dal consulente della Procura nel riprocessare i tamponi e anche sulle eventuali distorsioni che potrebbero essere state generate dal fatto che i tamponi contestati siano stati riprocessati a 96 ore dal primo esame e non entro le 48 ore successive come prevedono i protocolli dell’Istituto Superiore di Sanità.

Sarà importante leggere nella sua interezza la relazione del perito per capire l’entità delle discordanze e verificare il quadro di ciò che emerso dalle indagini. Nel frattempo parallelamente prosegue anche l’indagine della procura federale.