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Suarez, la promessa del legale della Juve: "Vi porteremo altri stranieri"

Stefano Dolci

Aggiornato 23/09/2020 alle 11:05 GMT+2

Da una ricostruzione del Corriere della Sera emergono nuovi dettagli riguardo alla vicenda di Luis Suarez e dell'esame di italiano. Il quotidiano svela come ci siano almeno 3 telefonate tra la legale della Juve e il dg dell'ateneo di Perugia in cui emerge la promessa di "dirottare" verso l'ateneo altri calciatori extracomunitari che in futuro potrebbero aver bisogno di passare l'esame d'italiano.

Luis Suarez of FC Barcelona wearing a protection face mask looks on during the Liga match between RCD Mallorca and FC Barcelona at Estadio de Son Moix on June 13, 2020 in Mallorca, Spain

Credit Foto Getty Images

Emergono nuovi dettagli sull’indagine della Guardia di Finanza riguardo all’esame di italiano sostenuto da Luis Suarez lo scorso 17 settembre all’Università di Perugia, necessario per accelerare le pratiche per l’ottenimento del passaporto italiano. Il Corriere della Sera, in un articolo firmato da Fiorenza Sarzanini, svela come ci siano almeno tre telefonate tra Maria Turco; avvocatessa dello studio Luigi Chiappero, storico ufficio legale della Juventus; e Simone Olivieri, direttore generale dell’Università, che svelano la trattativa per far superare il test di italiano al bomber del Barcellona. Telefonate in cui emerge la promessa di "dirottare" verso l'ateneo umbro tutti i calciatori extracomunitari che in futuro potrebbero aver bisogno di sostenere l'esame d'italiano. Proprio su questo accordo si concentrano le indagini degli uomini della Guardia di Finanza, poiché da qui nasce il reato di corruzione ipotizzato dai magistrati.

Primi contatti a inizio settembre

I primi contatti fra l’Università e la legale della Juventus risalgono ai primi di settembre. E’ un amico di Olivieri a metterlo in contatto con l’avvocatessa Turco e da qui iniziano una serie di telefonate per accordarsi sulle modalità di svolgimento dell’esame. I tempi sono risicati, c’è necessità di affrettare i tempi e di avere la certezza che Suarez, nonostante non conosca la lingua italiana, ottenga l’attestato B1 indispensabile secondo i decreti sicurezza per completare l’iter amministrativo e ottenere i documenti necessari per ottenere il passaporto italiano e ottenere lo status di comunitario. Solo da “comunitario”, infatti, la Juventus potrebbe tesserare Suarez nella sessione estiva del calciomercato visto che nelle settimane scorse i bianconeri avevano già provveduto ad occupare i due slot previsti per gli extracomunitari tesserando il brasiliano Arthur Melo e lo statunitense Weston McKennie. In breve tempo vengono individuati i professori e prende il via una trattativa che avrebbe garantito utilità anche all’ateneo.

Tempi brevi in cambio di una promessa

Secondo la ricostruzione del Corriere della Sera, l’avvocatessa Turco in cambio della certezza che l’ateneo di Perugia farà tutto il necessario per risolvere ogni problema riguardo a Suarez spiega a Olivieri l’intenzione di “dirottare” sull’università di Perugia tutti gli altri giocatori extracomunitari che avranno in futuro bisogno di sostenere l’esame di italiano per poter essere tesserati con il club bianconero. Una promessa che è sufficiente per i magistrati per ipotizzare il reato di corruzione e mettere in atto ulteriori verifiche. Si tratta di un’utilità per l’ateneo umbro e i giudici chiederanno conto a Olivieri di ogni passaggio, compresa la procedura d’urgenza che si è deciso di riservare per il calciatore.
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Test anticipato di cinque giorni

Fissato per il 22 settembre, per favorire le richieste dell’avvocatessa Turco che chiedeva di accelerare i tempi, si procede all’anticipo del test al 17 settembre. Un esame “su misura” che però, almeno in apparenza, non doveva sembrare completamente ad personam. Per questo oltre a Suarez ad altri quattro stranieri – in lista per il 22 settembre – viene chiesto di sostenere la prova cinque giorni prima, anche se solo l’uruguaiano avrebbe ricevuto in anticipo le domande e sarebbe stato preparato dai docenti Stefania Spina e Lorenzo Rocca facendogli imparare a memoria le risposte.
Allegato agli atti dell’indagine, stando al Corriere della Sera, gli inquirenti hanno a disposizione anche un video con il colloquio del calciatore. Da mesi la Guardia di Finanza di Perugia teneva sotto osservazione l’università e avrebbero documentato che cosa avveniva nell’aula per dimostrare che le domande degli esaminatori fossero concordate e Suarez preparato sulle risposte in modo che nessuno potesse insinuare la sua scarsa conoscenza dell’italiano.

Ora la segnalazione alla procura Figc

Secondo il quotidiano milanese già nelle prossime ore i magistrati di Perugia segnaleranno la vicenda alla Procura federale che dovrà valutare se aprire un fascicolo per la contestazione di eventuali illeciti sportivi e verificare l’eventuale responsabilità delle persone coinvolte. In particolare sarà necessario far luce sull’operato dell’avvocatessa Turco e accertare se la Juventus fosse a conoscenza degli accordi stipulati - sia pur solo verbalmente - con l’ateneo. E’ molto probabile che anche Suarez venga chiamato, per spiegare cosa gli fu detto riguardo all’iter per diventare “italiano” e per la preparazione e svolgimento dell’esame.
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