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Il Pagellone della Serie A 21/22, i voti alle 20 squadre: Milan con lode, male la Juventus, disastro Cagliari e Genoa

Enrico Turcato

Pubblicato 23/05/2022 alle 21:27 GMT+2

SERIE A - I rossoneri vincono il titolo e si guadagnano il massimo dei voti. Gran campionato di Fiorentina e Verona, mentre la Salernitana compie un miracolo. Male la Juventus di Allegri, disastrose Cagliari e Genoa, sufficienza per le due romane.

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La Serie A 2021-22 è andata in archivio con la vittoria del Milan, di due incollature sull'Inter: un successo arrivato alla fine di un testa a testa molto emozionante, che ha premiato i rossoneri nonostante i nerazzurri non abbiano demeritato. Sulla valutazione di fine stagione naturalmente pesa e non poco qualche scivolone di troppo da parte della truppa di Simone Inzaghi e compagni. Che voti diamo a tutte le squadre del campionato? Eccoli qui sotto.

Atalanta 5

Fuori dall’Europa per la prima volta nella gestione Gasperini. Un ottavo posto difficile da prevedere prima dell’avvio del campionato, considerando come la Dea aveva terminato la stagione precedente e valutando rinforzi estivi del calibro di Musso, Demiral, Zappacosta e Koopmeiners. Invece l’Atalanta si è piano piano spenta proprio nel girone di ritorno, rallentando i suoi ritmi e invertendo la rotta rispetto ai tornei recenti. Vedremo se in estate ci saranno rivoluzioni, ma sicuramente la Serie A 21/22 della Dea nel complesso risulta insufficiente.
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Gian Piero Gasperini al termine di Atalanta-Empoli - Serie A 2021-22

Credit Foto Getty Images

Bologna 6,5

Un buon dodicesimo posto. Impreziosito da alcuni risultati pesanti arrivati soprattutto nel girone di ritorno (pareggi con Milan e Juventus, vittoria sull’Inter). E dovendo anche gestire e superare i tanti problemi di salute occorsi a Sinisa Mihajlovic. Il Bologna ha reagito bene, si è stretto attorno al suo tecnico, ha messo in mostra diversi giovani (Theate, Hickey, Svanberg) e ha dimostrato di avere ottime qualità. Arnautovic ha rispettato le attese e ha trascinato con i suoi gol, sopperendo anche alla scarsa vena realizzativa di capitan Soriano. Mihajlovic può ritenersi soddisfatto, la squadra emiliana può migliorare ancora.
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L'abbraccio di Amey e dei giocatori del Bologna a Musa Barrow, Genoa-Bologna, LaPresse

Credit Foto LaPresse

Cagliari 3

Via Semplici, via Mazzarri e probabilmente ora via anche Agostini. Il Cagliari retrocede in Serie B in modo totalmente imprevisto e saluta la massima serie con una rosa sulla carta da metà classifica. Lo 0-0 finale a Venezia è la perfetta foto della nefasta stagione rossoblu. I sardi si sono trovati di fronte a un campionato altalenante, contraddistinto da pochi alti e troppi bassi e non sono riusciti ad evitare il peggio anche a causa della straordinaria rimonta della Salernitana. In tanti saluteranno il club rossoblu nelle prossime settimane, la risalita potrebbe anche non essere così facile come sembra al momento.
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Venezia-Cagliari, Serie A 2021-2022: la delusione del Cagliari, retrocesso in Serie B, a fine partita (Getty Images)

Credit Foto Getty Images

Empoli 7

Il voto avrebbe potuto anche essere più alto dopo il girone d’andata, chiuso addirittura in top-10. E invece l’Empoli si è un po’ smarrito nella seconda parte di stagione, perdendo qualche certezza, ma rimanendo sempre a distanza di sicurezza dalla zona retrocessione. Andreazzoli, con il suo mix esperti/giovani, ha raccolto i frutti del suo lavoro, l’Empoli ha segnato tanto, si è divertito e ha sempre provato a costruire. In evidenza soprattutto Pinamonti, Bajrami, Viti e Asslani, che nel girone di ritorno ha preso il posto di Ricci (andato al Torino). Una stagione frizzante per i toscani.

Fiorentina 8

22 punti in più rispetto allo scorso campionato. Un 2-0 finale sulla Juventus che serve a blindare il settimo posto e a qualificare la squadra Viola alla Conference League 22/23. Il lavoro di Vincenzo Italiano è stato eccellente e il suo primo anno a Firenze merita un voto di rilievo. Squadra ben amalgamata, che gioca un calcio brillante e che non ha risentito nemmeno dell’addio del sup capocannoniere Vlahovic a gennaio. La Fiorentina ha posto le basi per il futuro e ha tutto il diritto di sognare un ritorno a livelli anche più alti.
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Cristiano Biraghi mostra la maglia dedicata a Davide Astori al termine di Fiorentina-Juventus - Serie A 2021-22

Credit Foto Imago

Genoa 3

Campionato disastroso. Retrocesso con due turni d’anticipo, dopo quattro avvicendamenti in panchina e alcune sconfitte difficilmente giustificabili. Nella stagione di addio del vecchio presidente Preziosi e del cambio di proprietà, il Genoa finisce in Serie B, senza nemmeno avere molte attenuanti. I pittoreschi colpi di gennaio e l’arrivo del comunque interessante Blessin non sono serviti ad evitare l’incubo. Dopo 15 anni il Grifone tornerà in cadetteria: un pubblico così caldo e passionale avrebbe meritato ben altro.

Inter 7,5

La valutazione della stagione nerazzurra viene ovviamente condizionata dai due trofei vinti (Supercoppa e Coppa Italia), dal buon lavoro di Inzaghi e dalla lotta Scudetto persa solo all’ultimo respiro. Gli addii di Conte, Lukaku, Hakimi ed Eriksen sembravano essere stati metabolizzati nel modo giusto, ma l’Inter nel girone di ritorno a un certo punto si è letteralmente piantata, ha permesso al Milan di rientrare in lizza e poi si è suicidata nel recupero di Bologna. Resta il rammarico per la grande occasione sprecata, per aver mancato di un soffio la seconda stella e per la sensazione generale di forza espressa da tutto il gruppo nerazzurro. Le basi su cui lavorare per tornare a vincere sono buone, starà a Inzaghi riaccendere la fiamma negli occhi dei suoi giocatori e convertire questa delusione nel modo giusto.

Juventus 4,5

Molto male. La Juventus non ha vinto in questo campionato un singolo scontro diretto contro le pretendenti al titolo, non è mai davvero stata in corsa per vincere e, dopo un inizio scellerato, è riuscita a strappare un quarto posto abbastanza anonimo e molto distante dalle prime tre posizioni. Ci si aspettava di più dal ritorno di Allegri, che da gennaio ha avuto a disposizione anche il super colpo Dusan Vlahovic. Qualche alibi esiste, a partire da quell’addio ad agosto forse inaspettato di Ronaldo e proseguendo con i tanti infortuni, alcuni traumatici e lunghi come quelli di Chiesa e McKennie. In ogni caso la Juventus chiude senza titoli e con poche certezze per il futuro: servirà tempo e pazienza per tornare al vertice.
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Giocatori della Juventus all'ultima giornata di Serie A 2021/2022

Credit Foto Getty Images

Lazio 6

Sufficienza abbondante, perché il girone di ritorno è stato in crescendo e perché comunque il quinto posto finale non delude più di tanto le aspettative iniziali. La Lazio di Sarri, però, è sempre rimasta molto distante dalla lotta per la zona Champions, ha alternato ottime prestazioni a rovinose cadute, ha subito troppo e non ha del tutto trovato la sua identità. Ora vedremo cosa accadrà sul mercato, perché lo stesso Sarri si è spesso lamentato delle poche alternative per competere su più fronti. E dovesse partire Milinkovic-Savic, sarà necessario un sostituito all’altezza.

Milan 10

Dieci pieno e la lode al principale artefice Stefano Pioli. Il Milan torna a vincere lo Scudetto dopo 11 lunghi anni e raggiunge a quota 19 titoli italiani proprio l’Inter, battuta in volata. Un vero capolavoro quello rossonero, una vittoria meritata, costruita nel tempo, grazie anche a giovani di assoluto valore come Tonali e Leao. E poi tanta Francia: Maignan ha blindato la porta, Hernandez ha dominato a sinistra, Giroud ha segnato gol pesanti e decisivi. L’Inter sulla carta era probabilmente superiore, ma il Milan ha superato ogni ostacolo con cuore, passione, unita d’intenti e quel pizzico di follia che serve per imprese del genere. Un successo meritato e indimenticabile.
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Napoli 7

Terzo posto finale, ma con la sensazione che si potesse fare decisamente meglio. Qualche rimpianto la squadra di Spalletti ce l’ha, per aver cestinato punti contro Fiorentina ed Empoli, per aver perso il treno Scudetto sul più bello, per non essere riuscito a giocarsi le sue carte fino alla fine. Resta comunque la qualificazione in Champions mai in discussione e la consapevolezza di avere un ottimo nucleo di giocatori sui quali progettare il futuro. Insigne ha salutato, vedremo chi in estate lo seguirà.
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Vìctor Osimhen

Credit Foto Getty Images

Roma 6

Escludendo dalla valutazione il cammino in Conference League, non si può certo dire che la Roma di Mourinho abbia disputato un ottimo campionato. Sesta alla fine, dietro alla Lazio, con un solo punto in più rispetto alla passata stagione e alcune incognite rimaste irrisolte. La piazza giallorossa è comunque tutta schierata con il leader Josè, che sta già preparando la prossima annata. Nota di merito per Tammy Abraham, adattatosi subito al calcio italiano e splendido finalizzatore del gioco capitolino.

Sampdoria 5,5

Probabilmente la formazione blucerchiata si è salvata più per demeriti altrui che per meriti propri. Una squadra in perenne sofferenza, dall’inizio con D’Aversa al ritorno di Giampaolo, con un Quagliarella deludente e troppe sconfitte da dimenticare. La salvezza è arrivata in anticipo, ma servirebbe una mezza rivoluzione per rilanciare la Doria e tornare a vederla competitiva. In estate ci sarà parecchio movimento in casa Samp.
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Francesco Caputo

Credit Foto Getty Images

Salernitana 7,5

Sconvolgente, eccezionale, onirico. Trovare aggettivi adeguati alla meravigliosa rimonta della Salernitana non è così scontato. E al modo assurdo in cui, nonostante uno 0-4 nell’ultimo turno, è rimasta in Serie A. “Mister salvezza” Davide Nicola si conferma magistrale e dopo la clamorosa impresa di Crotone, mette la sua firma in un’altra rimonta che verrà ricordata nel tempo. La Salernitana sembrava spacciata, ma poi a gennaio è arrivato il nuovo presidente, che ha dato carta bianca a Sabatini, gettando le basi per questa incredibile storia sportiva. I campani rimangono in Serie A e si godono questo luccicante numero di magia.

Sassuolo 7

50 punti, undicesimo posto, alcune vittorie importanti come quelle in casa di Inter, Juventus e Milan. La prima stagione di Dionisi non ha deluso le aspettative e, al contrario, ha alimentato la serie di buoni campionati da parte dei neroverdi. Il Sassuolo è una realtà solida e ha messo in mostra diversi talenti già adocchiati dalle varie big: Scamacca, Raspadori, Frattesi e Traorè su tutti. C’è margine per crescere e migliorare ancora.
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L'esultanza dei giocatori del Sassuolo dopo il gol di Gianluca Scamacca - Sassuolo-Udinese - Serie A 2021-22

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Spezia 7,5

Wow. Se la stagione con Italiano in panchina sembrava miracolosa, questa con Thiago Motta supera ogni possibile previsione. Spezia salvo con grande anticipo, pur senza poter agire sul mercato (bloccato per due anni a causa di una sanzione). Chi in agosto dava gli Aquilotti spacciati, ha dovuto nel tempo ricredersi. Motta si gode il suo ottimo campionato, la società ligure parteciperà al suo terzo torneo di Serie A consecutivo.

Udinese 6,5

Meglio con Cioffi che con Gotti, che comunque non stava facendo così male prima dell’esonero. L’Udinese chiude un pelo al di sotto della metà della classifica, ben sopra la zona retrocessione, ma ha trovato ritmo soprattutto nel girone di ritorno, con Deulofeu, Beto, Molina e Udogie trascinatori. Una squadra difficile da affrontare per tutti e sempre consapevole del proprio potenziale. Più che sufficiente.
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Deulofeu esulta in Salernitana-Udinese

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Torino 7

Un bel sette al primo anno di Ivan Juric in granata. Torino decimo alla fine, tosto, organizzato, grintoso. Una squadra totalmente rigenerata dall’ex tecnico del Verona, che ha saputo mettere in risalto diversi giocatori e che ha giocato al meglio le proprie carte. Non si sa quali saranno gli obiettivi futuri, ma con un tecnico del genere è lecito puntare ai piazzamenti europei. Vedremo se Cairo in estate lo accontenterà.

Venezia 4

Ultimo posto, dietro a tutti, nonostante una prima parte di stagione all’altezza della categoria. Poi il multietnico Venezia di Zanetti si è sciolto, è stato travolto da una serie assurda di risultati negativi, e nemmeno l’arrivo di Soncin è servito ad evitare l’immediato ritorno in cadetteria. I veneti avevano un progetto ambizioso, ma ora si trovano di fronte a un bivio: investire ancora e riprovare la risalita instantanea o ritornare nei foschi meandri della Serie B senza infamia e senza lode.

Verona 8

L’inizio traumatico e imbarazzante con Di Francesco alla guida è stato spazzato via dall’arrivo di Igor Tudor, che ha condotto il Verona a un eccellente nono posto e che ha permesso al tridente Caprari-Simeone-Barak di segnare con una continuità disarmante (tutti e tre in doppia cifra di gol). Hellas convincente e brillante, con record di punti sfiorato (53 vs 54) e un’andatura da zona europea. Il presidente Setti non può che essere soddisfatto: l’addio all’Hellas di Juric non ha lasciato danni irreparabili.
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