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Luka Romero, primo 2004 a segnare in Serie A. Lazio seconda in classifica grazie al suo gol al Monza

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Pubblicato 11/11/2022 alle 11:33 GMT+1

SERIE A - Il successo sofferto contro il Monza, che regala il secondo posto in classifica ai biancocelesti, porta la firma del 17enne argentino, primo giocatore classe 2004 a segnare in Serie A. Una bella rivincita per il baby attaccante, che compirà 18 anni tra pochi giorni, dopo la nottataccia di Rotterdam in Europa League.

Luka Romero con l'aquila Olimpia al termine di Lazio-Monza - Serie A 2022-23

Credit Foto Getty Images

Luka Romero, una settimana così, non poteva davvero immaginarsela. Il 17enne attaccante argentino della Lazio è infatti salito sulle montagne russe nell'arco di soli sette giorni: dopo avere vissuto da protagonista in negativo la nottataccia di Rotterdam in Europa League contro il Feyenoord, ha sperimentato la gioia più grande da quando gioca in Italia segnando il gol che ha steso il Monza nel posticipo di giovedì sera e che ha regalato il secondo posto in classifica ai biancocelesti.

Romero, il baby bomber dei record

Prelevato dal Maiorca nell'estate 2021, Romero ha finora giocato molto poco con la maglia della Lazio: 9 presenze lo scorso anno tra campionato e Coppa Italia, 5 finora in questa stagione tra Serie A ed Europa League. Nonostante questo il baby attaccante, che diventerà maggiorenne il prossimo 18 novembre, ha trovato il modo di stabilire già due primati non da poco. Nella passata stagione è diventato il più giovane esordiente in A con i biancocelesti, in occasione del match casalingo vinto 6-1 contro lo Spezia a fine agosto 2021. Ma non solo. Segnando contro il Monza, Romero è divenuto il primo giocatore classe 2004 a trovare la via del gol nel nostro campionato.

Pedro: "Io alla sua età non ero così"

I compagni lo coccolano, gli danno consigli e soprattutto gli vogliono bene. In primis Pedro che - dopo il gol al Monza - ha parlato di lui in questi termini: "Sono contento per lui, è come se avessi segnato io. Luka è un ragazzo un po' timido, ma quando entra in campo è un'altra cosa. È ambizioso e ha voglia di fare. Ha mentalità, io non ero così alla sua età. Ha un futuro importante qua". In attesa di capire cosa gli riserverà il futuro, Romero non deve fare altro che godersi il momento. Un momento ancora più speciale se si ripensa a cos'era successo poco più di una settimana fa a Rotterdam in Europa League.

L'incubo del De Kuip è solo un ricordo

Entrato a dieci minuti dalla fine contro il Feyenoord sullo 0-1, l'argentino aveva di fatto spento le residue speranze della Lazio rimediando due cartellini gialli in meno di un minuto. Quel pallone scagliato con rabbia verso la tribuna durante il recupero, e che era valso il cartellino rosso, aveva in pratica fatto scorrere i titoli di coda sul match del De Kuip e sancito la retrocessione dei biancocelesti in Conference League. L'occasione per prendersi la rivincita è arrivata giovedì all'Olimpico, in una partita scorbutica e dalla posta in palio pesante: un modo migliore per prendersi una rivincita e riconquistare i suoi tifosi, Romero non poteva davvero trovarlo.
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