Serie A - Le 5 verità di Lazio-Milan 0-1: Okafor risolutore, Pioli azzecca i cambi, immane ingenuità di Luca Pellegrini
Pubblicato 02/03/2024 alle 10:03 GMT+1
SERIE A - La Lazio si lascia andare al nervosismo: Luca Pellegrini commette una grossa ingenuità sulla pressione di Pulisic. Ad ogni buon conto, il Milan si aggiudica una gara scorbutica anche grazie alle scelte nella ripresa di mister Stefano Pioli. Immobile getta alle ortiche un gol già fatto sul punteggio di 0-0.
Lazio-Milan, anticipo del venerdì della 27a giornata di Serie A, è terminato sul punteggio di 0-1, frutto della rete di Noah Okafor all'88'. Con questo risultato i rossoneri di Stefano Pioli si portano a 56 punti, almeno momentaneamente a -1 dal secondo posto occupato dalla Juventus. Secondo ko di fila, il terzo nelle ultime 4 giornate per la band di Maurizio Sarri, che resta a 40 punti, fuori dalla zona europea. Qui di seguito, le 5 verità che ci ha lasciato la partita dell'Olimpico.
1) Okafor, jolly offensivo che merita una chance dal 1'
Diciannove partite in campionato, di cui solo 4 da titolare, due delle quali interrotte all'intervallo. Poi, solo presenze da subentrato per un totale di 5 reti realizzate. Due di queste alla Lazio: Okafor segna gol pesanti e ha il pedigree dell'attaccante decisivo: per tutte queste ragioni e per una Europa League pronta a presentare il conto da pagare al giovedì sera, l'ex RB Salisburgo meriterebbe molte altre chance dal 1'.
2) Pioli la vince dalla panchina
La scelta di Okafor da gettare nella mischia al 71', i centimetri guadagnati dall'81' in poi con Thiaw e Tomori (al rientro dopo il lungo infortunio) per mettere ulteriore pressione a una Lazio confusa e in inferiorità numerica. Peraltro un doppio cambio di centrali difensivi (al posto di Gabbia e Kjær) piuttosto originale. Ad ogni buon conto, il responso è stato chiaro: gara vinta dalla panchina.
3) Questo Milan può ambire al secondo posto
Diciamoci la verità: Lazio-Milan non è stata affatto una gara da ricordare dal punto di vista dello spettacolo. Gara scorbutica, ricca di contrasti spesso fallosi e anche di errori tecnici individuali da ambedue le parti. Ma, come in una partita a scacchi, i rossoneri hanno mostrato sangue freddo e solidità, trovando e sfruttando la chance giusta a pochi istanti dal 90'.
4) Luca Pellegrini: ingenuità immane, che condiziona il match
Il numero 3 della Lazio stava lasciando uscire il pallone dopo essersi accorto del fatto che Castellanos fosse a terra sanguinante dopo un colpo al volto rifilatogli da Bennacer. Pulisic lo pressa e gli porta via la sfera per poi essere trattenuto dallo stesso Pellegrini. Proteste a non finire da parte della Lazio per il secondo giallo, apparso però inevitabile. Sarebbe bastato calciare subito la palla in fallo laterale per evitare rischi inutili...
5) Immobile sciupone e Lazio nervosa, ma l'arbitro Di Bello avrebbe potuto gestire meglio certe situazioni
In 10 contro 11 la Lazio ha avuto la sua occasione per stappare il match, con Immobile da due passi su triangolazione con Isaksen. Ma un errore grossolano ha fatto sì che la partita prendesse un'altra piega, anche in balia del nervosismo. Detto dell'ingenuità di Luca Pellegrini, Marusic si fa cacciare a furia di proteste, mentre Guendouzi per un fallo di reazione su Pulisic, in questo caso, però, non così grave per meritarsi il cartellino rosso. In generale, va detto, l'arbitro Marco Di Bello di Brindisi avrebbe potuto gestire meglio il match nel corso di una ripresa incattivitasi minuto dopo minuto.
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