Milan, l'ad Furlani: "Lopetegui? Si fanno decine di nomi. Troppe voci, ora basta. Leao vuole rimanere e quindi rimane"

DaSimone Pace

Pubblicato 27/04/2024 alle 21:28 GMT+2

SERIE A - L'ad del Milan parla ai microfoni di DAZN al termine della sfida pareggiata 0-0 contro la Juventus all'Allianz Stadium e sbotta: "Ci sono tante voci in giro su cambio di allenatore e mercato. Danno un po' di fastidio e adesso diciamo basta perché vorremmo giocare a calcio e vincere le partite per restare al secondo posto". Su Leao: "Ha un contratto lungo e vuole rimanere, quindi rimane".

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"Noi abbiamo un allenatore che si chiama Stefano Pioli, la stagione non è andata come volevamo perché siamo il Milan e vogliamo vincere. Ci sono tante voci in giro e queste voci danno un po' di fastidio. Adesso diciamo basta perché vorremmo giocare a calcio e vincere le partite che rimangono per restare al secondo posto". Ai microfoni di DAZN al termine della sfida pareggiata 0-0 contro la Juventus all'Allian Stadium, l'amministratore del Milan Giorgio Furlani commenta con un certo nervosismo le voci sul possibile cambio di panchina a fine stagione: "Lopetegui? Sono state fatte decine di nomi, chi più ne ha più ne metta. Noi stiamo programmando il futuro col mercato per rinforzare la squadra. Quest'anno non abbiamo vinto, ma quello è l'obiettivo sul quale lavoriamo".

Su Leao

"Leao è un giocatore del Milan, ha un contratto lungo e vuole rimanere al Milan, quindi rimane".

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Sul peso di Ibrahimovic

"L'ho detto. Zlatan è stato un campione in campo e sta facendo vedere di esserlo anche fuori: è una persona intelligente e curiosa, che porta tantissima esperienza. Le sue idee e le sue opinioni sono fondamentali nelle decisioni che riguardano il futuro del club".

Il messaggio ai tifosi

"I tifosi ci hanno sempre sostenuto, sono i migliori al mondo e noi siamo grati e fortunati. Sono un patrimonio del club e sono importantissimi per noi. Se sono insoddisfatti è perché sono ambiziosi come lo è il club. Dobbiamo fare meglio per raggiungere i traguardi che vogliono loro e che vogliamo anche noi".