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Serie A - Milan, Maignan incerto, Jovic segna a raffica: insoliti dubbi e nuove certezze dopo la trasferta di Frosinone

Michele Neri

Pubblicato 04/02/2024 alle 08:59 GMT+1

SERIE A - Mike Maignan disfa, Luka Jovic sistema. A Frosinone il Milan vince in rimonta grazie alla puntura letale dell'attaccante serbo, ormai una riserva di lusso dell'inamovibile Olivier Giroud. A complicare la trasferta dei rossoneri è stato invece il portiere francese, colpevole sul tiro di Mazzitelli. L'errore si aggiunge ad una lista già cospicua di sbavature.

Pioli: "Questo Milan ha grande potenziale: devo farlo rendere al meglio"

Maignan traballa, Jovic è una riserva di lusso. Queste le sentenze dello Stirpe al triplice fischio del sig. Pairetto. Il portiere francese è goffo sul tiro di Mazzitelli ma al suo errore rimedia l'attaccante serbo, dopo un minuto dal suo ingresso. Il gol da vero rapace d'area salva il Milan e salva Pioli, che con i tre punti in tasca può tenere distanti (per ora) i rumours contiani e godersi Inter-Juventus, sperando di rientrare silenziosamente in corsa per lo Scudetto. Tuttavia, il tecnico rossonero non può ignorare un calo di rendimento di Maignan, mai così impreciso come in questa stagione. E in attacco cambieranno le gerarchie?

MAIGNAN PIÙ FRAGILE

Nell'immediato post partita di Frosinone-Milan pensavo che la rimonta firmata Gabbia e Jovic avrebbe risparmiato un processo all'estremo difensore rossonero, Mike Maignan, pilastro senza se e senza ma dell'11 di Pioli. Invece eccoci qua. Mi sono dovuto ricredere perché il 2-1 di Mazzitelli, che ha come chiaro colpevole il portiere francese sorpreso tra le gambe, non è un episodio isolato. Infatti, il numero 16 in questa stagione si sta distinguendo non solo per salvataggi incredibili (il suo marchio di fabbrica) ma anche per diverse sbavature. Molte di più rispetto alle scorse annate. Troppe per uno del suo calibro. Dalla papera sul gol di Candreva ad imprecisioni meno pesanti a Parigi, Napoli e con il Bologna, passando per l'espulsione di Marassi, la rete di Adeyemi e quella di Thauvin.
A queste si mischiano tutte le situazioni, anch'esse numerose, nelle quali è apparso mostruoso ed ha tenuto a galla il Milan. Basti pensare alla parata su Bruno Guimaraes o a quella su Mandragora di faccia. Dunque, non deve passare il messaggio che Maignan è diventato inaffidabile. Però quel portiere eccezionale dell'annata dello Scudetto e della scorsa, che ha concesso veramente pochissimo, sta vivendo più passaggi a vuoto del solito. Questo sì, lo possiamo dire. E per Pioli, che ha costruito la sua squadra - così sfacciata - anche contando sulla garanzia di miracoli ricevuta nel tempo da Magic Mike, è urgente che Maignan torni ai suoi standard. Quelli di portiere più forte al mondo, o quasi. A togliergli certezze, probabilmente, sono state anche le continue variazioni del blocco difensivo, dovute agli infortuni dei titolari. Febbraio dovrebbe essere il mese del rientro di Tomori e Thiaw. Che sia anche il mese del ritorno di Maignan al suo splendore indiscutibile?

JOVIC, SOLO VICE-GIROUD?

Vi ricordate quanto fu sofferta la prima rete di Luka Jovic in rossonero? La trovò proprio contro il Frosinone all'andata. Due mesi dopo, con la firma decisiva sul match di ritorno, il suo bilancio stagionale è da grande attaccante: 7 reti nelle ultime 9 presenze per la bellezza di un gol ogni 55 minuti. Da quel gol del 2 dicembre scorso non si è più fermato. E allo Stirpe l'attaccante scartato dalla Fiorentina, e pure dal Milan stesso ad inizio estate, ha steso i ciociari con una zampata, confermando il momento di forma strepitoso. Il serbo era in campo da un minuto quando Valeri distrattamente gli ha fatto piovere il pallone tra i piedi. Non si è fatto pregare due volte ed ha battuto Turati, consegnando tre punti a Pioli. Jovic santo protettore del tecnico rossonero: grazie a lui aveva già scampato le figuracce di Salerno e Udine.
Pioli sorride ma deve gestire un dilemma nuovo ed inaspettato: l'abbondanza in attacco. Jovic, infatti, arrivato a Milanello il 31 agosto per "fare numero" - come il decimo del calcetto che si aggiunge all'ultimo - a sorpresa è uno dei migliori acquisti dell'estate. Il serbo ha dimostrato di essere un valore aggiunto, un vero e sano competitor di Giroud, prolifico quasi quanto il francese. Una riserva di lusso che il Milan inseguiva da tempo (con Origi andò male, Taremi si è rifiutato) e che ora, in modo del tutto inaspettato, si ritrova in casa. Ma con un Giroud così, la scelta del centravanti non è semplice. Forse l'escamotage restano le coppe, l'unica rimasta per il Milan: a febbraio le sfide di Europa League con il Rennes potrebbero essere terreno di caccia di Jovic. La maglia da titolare se l'è conquistata sul campo. Se poi il 37enne dovesse chiedere un po' di respiro, di certo quest'anno i rossoneri hanno la valida alternativa.
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