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Serie A - Il Pagellone 30ª: Bologna e Atalanta, marcia Champions. Tracollo Juventus e Napoli

Enrico Turcato

Pubblicato 02/04/2024 alle 09:06 GMT+2

SERIE A - L'Inter mantiene il vantaggio su un Milan pimpante e vittorioso a Firenze. La Juventus perde ancora e si ritrova il Bologna a soli due punti. Molto bene l'Atalanta, che travolge il Napoli. Brillante esordio di Tudor, mentre DDR non convince a Lecce.

Pagellone Serie A

Credit Foto Eurosport

Ogni post giornata analizziamo tutto quello che è successo e proviamo a stilare il Pagellone del turno appena andato in archivio. Nella 30ª giornata di Serie A altra vittoria dell'Inter di Inzaghi, che batte l'Empoli senza particolari problemi. Molto bene il Milan di Leao, si confermano in formissima Bologna e Atalanta. Disastrose sconfitte per Juventus e Napoli, mentre la Salernitana é giá mentalmente retrocessa. Ci si aspettava qualcosa in piú dalla Roma di De Rossi, bloccata da un ottimo Lecce.

Voto 10…al Milan e a Rafa Leao

A Firenze non era semplice. E invece il Milan di Pioli conferma i progressi di questo ottimo 2024 e, grazie alle reti di Loftus-Cheek e di Rafael Leao, batte 2-1 la Fiorentina al Franchi e allunga sulla Juventus. Secondo posto quasi blindato e chiara possibilità di concentrarsi sull’Europa League. Nota di merito per il numero 10 portoghese, continuo a costante nelle ultime uscite, anche in zona gol. I rossoneri non sono riusciti ad avvicinare l’imprendibile Inter, ma stanno comunque disputando una seconda parte di stagione di alto profilo.
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Voto 9…al Bologna, che si porta a -2 della Juventus

Pratica Salernitana archiviata in scioltezza, pur con uno Zirkzee a mezzo servizio. Le perle di Orsolini e Saelemaekers, la firma finale di Lykogiannis. 3-0 tondo, +5 sulla Roma, -2 dalla Juventus. Tutta Bologna crede alla Champions League ed è pronta a questo rush finale. La squadra di Thiago Motta ora sarà impegnata a Frosinone, poi in casa con il Monza, prima di sfidare la Roma all’Olimpico in un match che si preannuncia cruciale. Grande fiducia rossoblu.

Voto 8…a un’Atalanta da Champions

Classica seconda parte di stagione con andatura gasperiniana. L’Atalanta vince 3-0 a Napoli, si gode Scamacca, ritrova Koopmeiners e si avvicina al quinto posto, occupato dalla Roma. Solo due punti da recuperare ora per i nerazzurri, che dovranno gestire le energie anche tra semifinale di Coppa Italia e impegni europei contro il Liverpool. La Dea in questo momento è una squadra in salute, tosta, matura e che non teme nessuno. C’è aria di Champions League anche a Bergamo.

Voto 7…alla prima di Tudor

La firma nel recupero di Marusic dà tutto un altro sapore all’esordio del nuovo tecnico croato. La Lazio piega la Juventus - con merito - e festeggia nel migliore dei modi questo nuovo corso. Tudor ha già apportato modifiche concrete, sia tattiche che tecniche. Giocatori “emarginati” sono stati rimessi in sesto, la difesa a tre pare fornire più garanzie, piano piano tornerà l’entusiasmo. Chiudere bene, qualificarsi per la prossima Europa League e magari centrare la finale di Coppa Italia: tre obiettivi tangibili e realizzabili. La Lazio non sta ancora pensando alla prossima stagione.
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Voto 6…all’Inter, che vince col minimo sforzo

Un 6,5 pieno in realtà. Senza troppe paure e senza ipotizzabili ansie. L’Inter batte 2-0 l’Empoli al Meazza, nel match che chiudeva la 30a giornata, e mantiene il vantaggio sui cugini rossoneri. Tutto facile per la squadra di Inzaghi: poche occasioni concesse, un gol iniziale di Dimarco, uno finale di Sanchez. 25 vittorie su 30 partite giocate: un rendimento clamoroso, di una squadra che viaggia spedita e sicura verso il Tricolore.

Voto 5…alla Roma vista a Lecce

27 tiri concessi, troppi pericoli corsi. Eppure ci sono anche due rimpianti: quel contatto in area su Zalewski e quella chance sprecata da Aouar a tu per tu con Falcone. La Roma di DDR però a Lecce ha fatto tanta fatica. Una prestazione nel complesso negativa e deludente, in cui sono mancate le idee di Pellegrini e Dybala (entrato solo nel finale) e in cui la fase difensiva ha funzionato poco e male. Un solo punto guadagnato sulla Juventus, due perdi da Atalanta e Bologna. Non un grande lunedì di Pasquetta.

Voto 4…alla difesa della Fiorentina

Altri due gol subiti in modo incomprensibile. Il secondo con la difesa altissima e i due centrali che si ostacolano da soli. La Fiorentina perde in casa contro il Milan e viene superata anche dal Torino. Il decimo posto dei Viola in campionato stride con i percorsi eccellenti in Conference League e in Coppa Italia. I toscani possono fare molto meglio di così, ma la sensazione è che in Serie A abbiano mollato per concentrarsi sulle altre due competizioni.

Voto 3…a Matteo Pessina, protagonista in negativo contro il Torino

Rigori procurato, ammonito. Fallo a centrocampo su Ricci e secondo giallo. Espulsione e inferiorità numerica. In pochi minuti capitan Pessina rovina il sabato di Pasqua del Monza, che perde lo scontro diretto con il Torino e rimane all’undicesimo posto. Giornataccia per il centrocampista brianzolo e conseguente senso di frustrazione per Palladino.

Voto 2…a una Salernitana già mentalmente retrocessa

Non serve dilungarsi molto in questo caso. Un altro ko impietoso (3-0 a Bolgona), senza alcuna reazione. L’arrivo del quarto tecnico (Colantuono che segue Liverani, Inzaghi e Sousa) non ha portato alcun beneficio. Stagione veramente negativa per una Salernitana già virtualmente e mentalmente retrocessa. Si attende la matematica, ma per i campani sembrano non esserci davvero più speranze.

Voto 1…al Napoli, umiliato in casa dall’Atalanta

Il primo ko in campionato dell’era Calzona risulta fragoroso. E non solo perché mette la parola fine ai sogni di rimonta Champions. Per le dimensioni e la prestazione generale. 0-3 pesante al Maradona contro l’Atalanta. Tifosi azzurri furibondi, sia con la squadra che con la dirigenza. I campionati d’Italia sono ottavi in classifica, a -30 dall’Inter capolista. Campionato disastroso.

Voto 0…alla Juventus, squadra senza anima in crollo verticale

Basterebbero i 7 punti conquistati nelle ultime 9 gare giocate a fotografare perfettamente la situazione. Una Juventus senza anima, senza carattere, senza idee. Naufragio totale nella seconda parte di stagione, dilapidato il vantaggio sulle inseguitrici, serio timore di non chiudere tra le prime quattro. L’1-0 firmato Marusic fa stramazzare al suolo la Juventus, già barcollante da un paio di mesi. Un crollo vertiginoso e che non pare avere fine. Allegri, criticatissimo, sente la panchina scricchiolare. Semifinale di andata di Coppa Italia contro la Lazio e gara casalinga con la Fiorentina: settimana chiave per il futuro bianconero e - ovviamente - anche per quello del tecnico toscano.
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