Salernitana-Sampdoria 0-2: partita sospesa al 65' per lancio di petardi e seggiolini. Sarà 0-3 a tavolino: i blucerchiati si salvano, campani in C

Peggio non poteva finire questa ultima partita del calcio italiano 2024/2025. Il ritorno tra Salernitana e Sampdoria, dopo il 2-0 blucerchiato dell’andata, si conclude con un lancio di petardi e seggiolini dei tifosi campani, in apertissima contestazione contro la decisione della Lega Serie B di riammettere la Sampdoria, che era retrocessa sul campo e, soprattutto, di far disputare il playout un mese dopo la conclusione della stagione regolare. Il tutto, a dire della Salernitana, per far riposare la Samp e farle recuperare gli infortunati. Come se non bastasse c’è stato il ricorso del Brescia, le lunghe attese e addirittura l’intossicazione alimentare di 21, tra giocatori e componenti dello staff tecnico della Salernitana, dopo la gara di Marassi. Troppi ingredienti piccanti per un ritorno ‘tranquillo’ all’Arechi. Con la Sampdoria avanti 2-0 anche al ritorno, grazie ai gol di Coda e Sibilli, senza dimenticare la rete annullata a Ferrari, ecco la contestazione dei tifosi che volevano questo epilogo. La sospensione definitiva e ‘tutti a casa’. Compresa la Salernitana che, a questo punto, perderà la partita per 3-0 a tavolino, rimediando la seconda retrocessione consecutiva. Un anno fa era a San Siro a giocare contro il Milan (era il 25 maggio 2024) l’ultima in Serie A...

SALERNITANA (3-4-2-1): Christensen; Ruggeri, GM Ferrari, Lochoshvili; Ghiglione (46’ Tongya), Amatucci, Hrustic, Corazza; Soriano (64’ Verde), Raimondo (64’ Simy Nwanko); Cerri. All. Pasquale Marino

SAMPDORIA (3-5-2): Ghidotti; Riccio, A.Ferrari, Veroli; Depaoli, G.Yepes, Meulentseen, Ronaldo Vieira, Venuti; Coda, Sibilli. All. Alberico Evani

Marcatori: 38’ M.Coda (Sam), 48’ Sibilli (Sam)

Arbitro: Daniele Doveri della sezione di Roma 1

Ammoniti: 45+4 Jaroszynski  (non dal campo)

Espulsi: nessuno

Note: partita giocata fino al 65’, prima della sospensione dell’arbitro Doveri

16’ CI PROVA MEULENTESEEN - Samp pericolosa da fuori. Dopo una conclusione di Sibilli, ci prova Meulentseen con una botta dalla distanza: Christensen è lucido e manda in calcio d’angolo.

21’ SALERNITANA VICINO AL GOL - Cerri fa sfilare per Soriano che si accentra e fa partire un sinistro velenoso, con Ghidotti che salva tutto e manda in angolo.

34’ GOL ANNULLATO A FERRARI - Vantaggio dei padroni di casa con Ferrari: prima va di testa, murato da Veroli, poi sulla ribattuta batte Ghidotti col mancino. C’è comunque un check del VAR: nell’andare di testa, Ferrari aveva toccato anche con la mano.

38’ GOL DI CODA - Subito dopo l’annullamento del gol di Ferrari, ecco che va in vantaggio la Sampdoria con Coda. Cross in mezzo per Meulentseen che viene anticipato da Lochoshvili, ma il pallone finisce tra i piedi di Coda che da quella posizione non può sbagliare: batte Christensen e firma il gol n° 9 del suo campionato.

48’ GOL SIBILLI - La Sampdoria arichivia la pratica salvezza con un gol in avvio di ripresa. Ancora pericolosissimo Coda a centro area, fa un mezzo miracolo Christensen che non può nulla sul tap-in vincente di Sibilli che fissa il risultato sul 2-0.

65’ PARTITA SOSPESA - I tifosi della Salernitana fanno partire la protesta, per il risultato e per come si è arrivati a questo playout (per la riammissione della Sampdoria e la doppia sfida giocata un mese dopo la fine del campionato). C’è un lancio di oggetti in campo (petardi e seggiolini). Dopo qualche minuto, l’arbitro Doveri sopende provvisoriamente il match, mandando i giocaotri negli spogliatoi. Si riprende dopo 20 minuti, ma al primo pallone giocato nuovo lancio d’oggetti. A quel punto, arriva il triplice fischio.

Massimo CODA - Ogni qual volta tocca la palla in area è un pericolo per la Salernitana. Segna al 38’ bloccando ogni velleità della squadra di casa che si era vista appena annullare la rete del vantaggio (e della speranza). Ci mette uno zampino anche nella ripresa, sul gol di Sibilli.

Antonio RAIMONDO - Impalpabile nell’area avversaria. Anzi, mura una conclusione del compagno di squadra Cerri. Mai pericoloso dalle parti di Ghidotti.