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Nations League, Bosnia-Italia: Evani e Florenzi: "Basta applausi, pensiamo alla Bosnia"

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Aggiornato 21/01/2021 alle 16:19 GMT+1

NATIONS LEAGUE - Alla vigilia della partita contro la Bosnia, che potrebbe dare all’Italia in caso di vittoria la qualificazione alla FinalFour di Nations League, mister Evani e capitan Florenzi hanno parlato in conferenza stampa. "Non sarà una partita semplice: la Bosnia è un'ottima squadra anche senza Dzeko".

Evani sulla panchina dell'Italia

Credit Foto Getty Images

Dopo la vittoria contro la Polonia di sabato che è valsa il sorpasso alla Nazionale di Lewandowski in classifica, l'Italia sfida la Bosnia per chiudere al primo posto il Gruppo 1 di Nations League e accedere alla fase finale del torneo. Ad aprire le danze nella vigilia della sfida, ha parlato in conferenza stampa Alberigo Evani. Il vice-allenatore sarà ancora sulla panchina azzurra per colpa del Covid-19 che ha colpito Roberto Mancini.
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L'esultanza dell'Italia dopo il rigore di Jorginho con la Polonia, Nations League

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"Sappiamo che la Bosnia è un'ottima squadra, nelle tre partite che abbiamo fatto l'abbiamo battuta due volte, pareggiata una, ma ci ha sempre dato grossi problemi. Mancherà Dzeko ma ci sono altri giocatori importanti, non è un calciatore che fa una squadra. Noi dovremo essere superiori per vincere la gara. Mancini? Anche Roberto avrebbe avuto piacere a essere qua, è molto dispiaciuto, noi cercheremo di fare pesare il meno possibile la sua assenza. Abbiamo fatto tanti sacrifici, ci siamo costruiti la possibilità di arrivare primi nel girone. Sarebbe brutto non arrivare al primo posto, ma dovremo guadagnarcela".
Pochissimi dubbi di formazione.
"Stiamo valutando il recupero dei giocatori, forse qualcosina cambierà ma non credo molto rispetto alla formazione di Reggio Emilia. Belotti e Florenzi potrebbero essere della gara".
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Andrea Belotti

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Final Four di Nations League primo passo per una rinascita?
"Noi stiamo lavorando da due anni, la crescita è stata importante, ci aspettiamo di farlo ancora molto. Per arrivare al livello delle migliori serve passi in avanti, ma la fiducia in questi ragazzi ci fa ben sperare. Non è dal risultato che sarà il mattone, ma è chiaro che vorremmo ottenerlo e faremo di tutto, se così non fosse questa squadra è proiettata in alto. Per ora pensiamo alla Bosnia, poi vedremo di affrontare le Nazionali più forti".
I club si sono lamentati molto di questa pausa nazionali, con alcune ASL che hanno diramato degli ordini restrittivi: le vittorie sarebbero una rivincita?
"No, no. Noi cerchiamo di fare del nostro meglio con i giocatori che vengono qui con entusiasmo. Noi non siamo fatti per fare polemica, è vero che purtroppo quando vengono da noi i calciatori ci sono delle squadre che gli viene a mancare quasi tutto l'organico, perché non ci sono solo gli italiani. Si trovano a rischiare qualche infortunio, qualche giocatore più affaticato. Credo che poi alla fine sia un vantaggio per tutti, perché tutto il movimento ne trae beneficio. I loro giocatori hanno più valore quando giocano in Nazionale".
Come ha fatto Mancini a creare una vera squadra?
"Credo che sia un allenatore, a parte carismatico, preparato. E coraggioso, perché si affida ai giovani, quando lo fai devi avere pazienza, dargli tanto. Lui ha convocato ragazzi che non giocavano ancora nei propri club e che poi sono diventati successivamente ottimi calciatori. Questa cosa piace anche al gruppo, considera tutti alla stessa maniera. Trasmette sicurezza, e i calciatori vengono in ritiro contenti".
A ruota di Chicco Evani, ecco il capitano nella sfida contro la Polonia: Alessandro Florenzi.
"Non sarà una partita semplice. Loro ci hanno messo in difficoltà nell'ultima partita, chiudendosi e ripartendo. Sarà una battaglia, dobbiamo mettercelo bene in testa, siamo carichi, vogliosi di fare risultato. Abbiamo riguardato la partita d’andata: loro non hanno Edin che fa gran parte del lavoro di squadra, di solito si appoggiano su di lui che è un campione. Dovremo rifare la partita con la Polonia, far subito gol. C'è solo un risultato".
La possibilità di andare alle FinalFour vi motiva?
"Questa è una delle motivazioni che ci spingerà a fare del nostro meglio. Dobbiamo farlo per tutte le gare che riguardano l'Italia, tutte sono importanti e devono essere affrontate come delle finali. È quello che il tecnico vuole, la cosa che il mister ed Evani ci trasmettono ogni giorno".
Questa nazionale è la squadra più divertente dove hai giocato?
"Come gruppo è molto simile a quella del 2016, come gioco è forse più spettacolare. Solido come quell'anno".
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