Giro d'Italia 2022 - Start dall'Ungheria: è la 14a volta dall'estero, tutte le volte che è successo nella storia
Pubblicato 06/05/2022 alle 10:45 GMT+2
GIRO D'ITALIA - Il Giro parte con Budapest-Visegrád, ma non è la prima volta che la Corsa Rosa parte dall'estero. Anzi, è successo ben 14 volte, l'ultima nel 2018 con la crono di Gerusalemme in Israele. La primissiva volta fu a San Marino... Ecco tutte le partenze fuori dai confini nazionali.
Finalmente si parte. Con la Budapest-Visegrád prende il via la 105esima edizione del Giro d'Italia. Vivremo tre tappe in terra ungherese, con un arrivo in salita, una cronometro e una tappa per le ruote veloci. Al termine del primo week end poi l'arrivo effettivo in Italia. Non è la prima volta, però, che il Giro parte dall'estero, emulando quanto già accade da anni sia al Tour de France che alla Vuelta. Anzi, è la 14esima partenza fuori dai confini nazionali nella storia del Giro. L'ultima fu quella del 2018, il Giro della rimonta di Froome, con partenza da Gerusalemme.
Dove seguire in tv e streaming il Giro d'Italia
Il Giro d'Italia 2022 sarà trasmesso in DIRETTA su Eurosport 1 e 2 (Canali 210 e 211 di Sky e su DAZN) con la telecronaca di Luca Gregorio e Riccardo Magrini e commento bonus di Moreno Moser e Wladimir Belli. Se non volete perdervi neanche un metro delle 21 tappe di questa edizione, potrete seguire il Giro d'Italia in DIRETTA INTEGRALE, dal km 0, in streaming su Eurosport Player, Discovery+ (Scopri l'offerta) e GCN+ con tanti contenuti esclusivi in più. Sarà anche possibile recuperare tutte le corse On Demand su tutte le nostre piattaforme.
Chi vince il Giro d'Italia 2022?
Le prime volte a San Marino e Città del Vaticano
La primissima volta fuori dall'Italia fu a... San Marino. Neanche poi tanto lontano. Era il Giro '65 vinto da Vittorio Adorni. Prima tappa la San Marino-Perugia, pochi km all'estero. Vittoria di Michele Dancelli su Durante e Zilioli. L'anno dopo si replicò, questa volta con la Montecarlo-Diano Marina. Prima tappa e maglia per Vito Taccone che ebbe la meglio di Mealli e Zandegù.
Tutte le partenze all'estero
Anno/Partenza | Vincitore 1a tappa |
San Marino 1965 | Michele Dancelli |
Montecarlo 1966 | Vito Taccone |
Vrviers 1973 | Eddy Merckx |
Città del Vaticano 1974 | Wilfried Reybrouck |
Atene 1996 | Silvio Martinello |
Nizza 1998 | Alex Zülle |
Groningen 2002 | Juan Carlos Domínguez |
Seraing 2006 | Paolo Savoldelli |
Amsterdam 2010 | Bradley Wiggins |
Herning 2012 | Taylor Phinney |
Belfast 2014 | Orica GreenEdge |
Apeldoorn 2016 | Tom Dumoulin |
Gerusalemme 2018 | Tom Dumoulin |
Gli anni '70 sono gli anni dei belgi e l'inizio del Giro 1973 è tutto nel Nord d'Europa. Si comincia con il prologo Verviers-Verviers. Prima tappa a Keulen, poi Lussemburgo, Francia a Straatsburg e infine in Italia con l'arrivo ad Aosta. Un bel "Giro". La particolarità di quella edizione è che fu vinta da Eddy Merckx. Il belga indossò la maglia rosa dalla prima all'ultima tappa. L'anno dopo si partì invece dalla Città del Vaticano, con vittoria di Wilfried Reybrouck.
Atene, Nizza, Belgio e Olanda
Per ritrovare una partenza all'estero si deve aspettare il 1996 quando il Giro partì dalla Grecia con la Atene-Atene vinta da Silvio Martinello. Furono ben tre le frazioni in terra ellenica, prima di approdare in Italia con la Ostuni-Ostuni. Nel '98, l'anno di Pantani, ci fu invece il prologo di Nizza con la vittoria di Alex Zülle. Ben più vicino all'Italia, tanto che il giorno dopo si arrivava a Cuneo.
Nel 2002 sarà la volta di Groningen, nei Paesi Bassi, una Nazione che ha poi ospitato altre partenze del Giro. In quel prologo ci fu la vittoria di Juan Carlos Domínguez e, per tornare in Italia, si dovette aspettare la quinta frazione con la Fossano-Limone Piemonte. Nel 2006 fu la volta del Belgio, con il prologo di Seraing vinto da Savoldelli.
Da Amsterdam a Gerusalemme: la partenza 'fuori' diventa abitudine
Negli anni 2010 diventa ormai una consuetudine partire da fuori. Il Giro si fa pubblicità all'estero, i marchi si fanno pubblicità all'estero, e si incassa qualche soldino in più viste le proposte delle città per ospitare almeno tre tappe di un Giro d'Italia. Nel 2010 tocca ad Amsterdam, con una partenza molto suggestiva e la crono vinta da Bradley Wiggins che indossò anche la maglia rosa. Nel 2012 si fece tappa in Danimarca addirittura, con due Herning-Herning. La prima a cronometro vinta da Taylor Phinney, la seconda fu volata di gruppo con successo di Cavendish.
Nel 2014 si fecero le cose in grande, con la partenza da Belfast, in Irlanda del Nord. Vinse l'Orica GreenEdge la cronosquadre, poi Kittel fece doppietta tra la seconda tappa - ancora a Belfast - e Dublino. Nel 2016 ancora Olanda (per la terza volta), con la crono di Apeldoorn vinta da Dumoulin per pochi millesimi su un allora sconosciuto Roglic.
Nel 2018 l'ultima partenza dall'estero, con la tappa di Gerusalemme in Israele. La crono la vinse Dumoulin su Dennis e Campenaerts, poi Viviani fece doppietta nelle frazioni di Tel Aviv e Eilat.
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