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Giro di Lombardia 2020: vince Fuglsang; spaventosa caduta per Evenepoel, crampi per Nibali

Luca Stamerra

Aggiornato 16/08/2020 alle 01:42 GMT+2

Seconda Monumento in carriera per Jakob Fuglsang che, dopo una Liegi vinta nel 2019, fa sua la vittoria del Giro di Lombardia con una perfetta azione di squadra combinata con Vlasov. Sotto scacco George Bennet che ha mollato a -6,3 km dal traguardo. Niente da fare per Nibali che ha avuto problema di crampi, mentre ci ha spaventato Evenepoel che è finito oltre un muretto.

Jakob Fuglsang - Giro di Lombardia 2020 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Che sarebbe stata un'edizione anomala lo si sapeva ancor prima della partenza, considerando che la Classica dalle Foglie morte si corresse a Ferragosto. Ma anche all'atto pratico abbiamo visto di tutto. Purtroppo anche fatti spiacevoli, dai crampi di Vincenzo Nibali alla caduta spaventosa di Remco Evenepoel, in discesa, che è finito in un dirupo profondo 6-7 metri. Il belga ha rimediato una frattura al bacino e la contusione del polmone destro: la sua stagione è da considerarsi conclusa, ma per qualche minuto abbiamo davvero trattenuto il fiato temendo il peggio. Come se non bastasse l'epilogo finale con Schachmann che è stato investito da una vettura che indisturbatamente girava per le strade del Giro di Lombardia. Il tedesco ha rimediato, invece, la frattura alla clavicola e salterà il Tour de France. Corsa dai tanti contenuti tecnici, comunque, con la superiorità di Trek Segafredo e Astana su tutte. I Trek però non sono riusciti a farsi valere, con Ciccone e Mollema che hanno pagato nel finale, mentre il team kazako ha piazzato oltre a Fulgsang anche il valoroso Vlasov al 3° posto. Niente da fare invece per George Bennett che ha litigato con tutti, si è reso protagonista di qualche attacco, ma all'ultimo ha dovuto alzare bandiera bianca nei confronti di un Fuglsang che oggi era semplicemente il migliore. Nella top 10 anche Ulissi, chiude invece van der Poel che ha pagato un po' le pendenze e una condizione che sembra essere ancora lontana dal top.
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L'ordine d'arrivo

CorridoreTempoArrivo
1. Jakob FUGLSANGAstana5h32'54''
2. George BENNETTJumbo-Visma+31''
3. Aleksandr VLASOVAstana+51''
4. Bauke MOLLEMATrek-Segafredo+1'19''
5. Giulio CICCONETrek-Segafredo+1'40''
6. Vincenzo NIBALITrek-Segafredo+3'31''
7. Maximilian SCHACHMANNBora-Hansrgohe+4'31''
8. Diego ULISSIUAE Emirates Team+5'20''
9. Ben HERMANSIsrael+6'00''
10. Mathieu VAN DER POELAlpecin-Fenix+6'28''

11 in fuga, ma vengono tutti ripresi prima della Madonna del Ghisallo

Diversi tentativi di fuga nei primi 50 km di corsa, con le azioni da lontano di 11 uomini: Vakoc (Alpecin Fenix), Gabburo (Androni), Rosskopf (CCC), Piccoli (Israel), Stork (Sunweb), Riabushenko (UAE), Pasqualon (Circus-Wanty), Savini (Bardiani), Morin (Cofidis), Nekrasov (Gazprom) e Frapporti (Vini Zabù/KTM) cercano l'impresa. Al Colle Gallo, prima asperità di giornata, i battistrada hanno un vantaggio di 3'27'' sulla Deceuninck-Quick Step di Evenpoel. Gli 11 battistrada non fanno però tanta strada, tanto che il gruppo li riassorbe a 68,3 km dall'arrivo, ancor prima di affrontare la Madonna del Ghisallo.

Corsa durissima sul Ghisallo e sul Muro di Sormano, ma non parte nessuno

Devenyns a tutta sulla Madonna del Ghisallo per Evenepoel: si fa corsa dura, ma i big restano tutti nelle prime posizioni. Tra questi anche Fuglsang, Vlasov, Majka, Ulissi, van der Poel, George Bennett, Nibali, Mollema e Carapaz, mentre si stacca Fabio Aru. Sul Muro di Sormano, poi, Evenepoel lascia fare agli uomini dell'Astana con Tejada a fare l'andatura per Vlasov e Fuglsang. Restano solo in sette: oltre a Evenepoel ci sono Fuglsang e Vlasov dell'Astana, Nibali, Mollema e Ciccone della Trek-Segafredo e George Bennett della Jumbo Visma.

Brutta caduta in discesa per Evenepoel, Nibali si blocca per crampi

In discesa prova ad allungare Nibali, mentre Evenepoel finisce oltre il muretto. Attimi di terrore rivedendo le immagini della caduta del belga, ma dalla squadra informano che il corridore è cosciente nonostante la brutta caduta. Nibali, intanto, non va lontano a causa di crampi e si accoda alla testa della corsa insieme ai compagni di squadra Mollema e Ciccone. Da dietro cerca la disperata rimonta van der Poel che mantiene 26'' di ritardo, ma col passare dei km l'olandese perde di nuovo contatto.
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Nibali non va, attacca Fuglsang sul San Fermo della Battaglia

Sul Civiglio tocca a Nibali fare l'andatura per Mollema e Ciccone perché, col problema di crampi avuto, sa di non avere la condizione per vincere la corsa. Van der Poel staccato, oltre agli uomini della Trek ci sono Bennett, Vlasov e Fuglsang a giocarsi la corsa. Il primo a partire è Fuglsang, gli si accodano il compagno Vlasov e George Bennett mentre si staccano i Trek Segafredo. Fuglsang prova a staccare Bennett prima del San Fermo della Battaglia, ma il neozelandese non molla. Bennett ci prova un paio di km più tardi, ma Fuglsang risponde presente e controattacca a 6,3 km dall'arrivo. Il danese dell'Astana se ne va e arriva solo al traguardo, con buona pace di Bennett che arriva 2°, mentre Vlasov chiude il podio.
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