Mondiali - Quanti ori vincerà Filippo Ganna a Glasgow? Come funziona con quattro sport in un evento solo? Le 5 domande

Alle 10.30 di giovedì 3 agosto partirà ufficialmente il Super Mondiale di ciclismo. Chiamato così perché racchiude in un colpo solo strada, pista, BMX e Mountain bike. Una primissima nella storia, con la rivoluzione voluta dall'UCI che riproporrà questo sistema ogni quattro anni. Intanto si parte subito con la pista e col quartetto guidato da Filippo Ganna. Campioni olimpici, ma non Campioni del mondo, con gli azzurri che puntano subito al riscatto contro la Gran Bretagna dopo la sconfitta di un anno fa. Ma andiamo a vedere come si struttura questo Mondiale molto molto particolare, che avrà un effetto rilevante anche per le qualificazioni alle Olimpiadi di Parigi 2024. Come sta il movimento italiano in tutte le discipline citate? Dove possiamo andare a conquistare il maggior numero di medaglie? Proviamo a fare chiarezza e a rispondere a tutte queste domande.

Questa sarà la prima edizione del Super Mondiale. Ma cosa si intende per Super Mondiale? In un unico evento sono racchiuse le prove iridate di ciclismo su strada, ciclismo su pista, Mountain bike e BMX, oltre alle prove di paraciclismo. Un evento molto spettacolare dal punto di vista mediatico che si ripresenterà ogni 4 anni, esattamente l'anno prima delle Olimpiadi. Un modo come un altro per abituarsi al susseguirsi di tutte le discipline, oltre all'obiettivo dell'UCI di far conoscere tutte le sfumature del mondo del ciclismo 'obbligando' gli utenti e gli spettatori a seguire non solo il ciclismo su strada che resta, ovviamente, lo sport trainante di tutto il movimento.

A conti fatti, per qualche Nazionale potrebbe essere un bel problema gestire un Modniale di questo tipo. Ci sono i cosiddetti atleti della multidisciplina che vediamo a più eventi e a più Mondiali. Guardando a casa nostra, troviamo Filippo Ganna, Simone Consonni e Jonathan Milan. O ancora Elisa Balsamo, Vittoria Guazzini, Chiara Consonni e Letizia Paternoster. Tutti eccellenti interpreti del ciclismo su pista, ma attivi anche nel ciclismo su strada. Ma, inserendo i due Mondiali in un unico evento, bisognerà fare delle scelte e delle rinunce. Qualcuna è stata già fatta: Ganna, per esempio, lo vedremo impegnato nella prova a cronometro e nelle prove su pista, ma non gareggerà nella prova in linea della strada. Un gregario in meno che avremmo potuto sfruttare per i nostri capitani. Stesso dilemma che si pongono i Paesi Bassi con van der Poel (sì alla strada e non alla Mountain bike?) o la Gran Bretagna con Pidcock (no alla strada e sì alla Mountain bike?). Per molte Nazionali sarà uno svantaggio...

Vincere il Mondiale non ti porta ad essere automaticamente qualificato per le Olimpiadi di Parigi 2024 ma, proprio con le prove iridate, si comincia a comporre il ranking di qualificazione per l'evento a cui assisteremo il prossimo anno in Francia. Ecco perché, facendo un esempio, Peter Sagan ha deciso di correre anche la prova in MTB e non solo quella su strada (che chiuderà difatti la sua carriera tra i professionisti). Per la Mountain bike bisogna qualificarsi e Sagan comincerà a fare punti con la prova di Glasgow. Stesso discorso che vale altrove, così come in pista.

Abbiamo poche speranze di medaglia tra Mountain bike e BMX, ma anche su strada non abbiamo grandissime ambizioni. Cercheremo dei piazzamenti importanti e chissà che non possa spuntare qualche acuto, soprattutto nelle categorie giovanili. Il forfait di Elisa Longo Borghini ci ha fatto perdere un po' di speranze nel femminile, ma occhio comunque alle cronometro con Ganna e Guazzini. Ma il nostro fiore all'occhiello resta la pista: arriviamo a Glasgow con l'obiettivo di difendere i quattro titoli conquistati a Parigi nell'ottobre scorso. Avevamo collezionato 7 medaglie, secondi nel medagliere, e puntiamo addirittura a migliorare quel bottino.

Tre. Almeno questo sarà l'obiettivo del corridore verbanese che sarà il nostro faro durante la rassegna di Glasgow. Come detto, Ganna non farà la prova su strada perché sarà impegnato nei primi giorni in pista. Intanto il corridore della Ineos punta a confermarsi Campione del mondo nell'inseguimento individuale: un altro titolo lo porterebbe a raggiungere quota 6 medaglie d'oro e 8 complessive. Non solo sarebbe il più titolato di sempre nella disciplina, ma anche l'atleta con più medaglie. Poi c'è da andare a prendere l'oro anche nell'inseguimento a squadre, con l'Italia che vuole vendicarsi della sconfitta in finale contro la Gran Bretagna di un anno fa. E poi Ganna tornerà su strada per la cronometro. In Australia non andò tanto bene, col verbanese che mise fine - suo malgrado - alla striscia di due titoli iridati consecutivi. Quest'anno ci riprova, anche se la concorrenza non mancherà tra Wout van Aert e Remco Evenepoel.