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Ciclismo, Parigi-Roubaix - Da "eterno secondo" alla perla della Roubaix contro VDP: Colbrelli, una stagione da Velo d'Or

Luca Stamerra

Aggiornato 09/11/2021 alle 04:00 GMT+1

PARIGI-ROUBAIX - In carriera, prima di questo 2021, Colbrelli aveva già vinto, ma nulla di eclatante. Corridore buono per le Classiche del Nord ma non era un vincente. E poi la trasformazione, anche grazie al lavoro della Bahrain Victorious. Colbrelli ha messo in fila diversi successi, dai campionati italiani all'Europeo a Trento. Per chiudere questa Roubaix: merita il Velo d'Or?

Sonny Colbrelli, Parigi-Roubaix

Credit Foto Eurosport

Una magia, davvero una magia. Sonny Colbrelli non avrà vinto il Mondiale, preoccupato più di van Aert che di Alaphilippe una settimana fa al Fiandre, ma ha completato una stagione a dir poco spettacolare. Il campione italiano, e europeo in carica, aveva il piede caldo e voleva ancora vincere qualcosa di importante in questa annata. Taaac ed è arrivato un successo che rimarrà nella storia. Questa vittoria alla Parigi-Roubaix vale tantissimo per i colori italiani, visto che come Paese non riuscivamo a trionfare nell'Inferno del Nord dal 1999. Da Andrea Tafi. Colbrelli è sempre stato corridore da queste corse, da Classiche, da freddo, da fatica, ma si è sempre piazzato. Un eterno secondo veniva definito, ma in questo 2021 ha dato il meglio di sé, sfoggiando tutto il suo repertorio.
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Impresa Colbrelli, van der Poel è ko: rivivi la volata nel velodromo

L'impresa alla Roubaix: van der Poel è battuto

Colbrelli stava per farsi beffare un'altra volta. Per tutta la giornata ha tenuto la ruota di van Aert, pensando che fosse il belga il favorito numero 1. Ma, come settimana scorsa, il corridore della Jumbo Visma non aveva la gamba dei giorni migliori. Colbrelli l'ha capito e si è un po' nascosto, pensando solo a risparmiare un po' di energie tra gli infami settori di pavé di questa Parigi-Roubaix. C'è il fango, il vento, il freddo e cadute ad ogni cm di strada. Ha marcato un po' i rivali di giornata e poi è partito secco a 70 km dal traguardo, perché davanti c'era un certo Moscon che cominciava a far paura. Colbrelli è stato poi rimontato da van der Poel e questo aggancio poteva essere intimidatorio. Parliamo di VDP che ha vinto sul Mûr-de-Bretagne, indossato la maglia gialla per la prima settimana del Tour, e che in carriera ha già vinto Freccia del Brabante, Amstel Gold Race, Giro delle Fiandre e Strade Bianche. Scusa se è poco (cit.). Sonny però non ha mollato e ha risposto a tutti gli allunghi di van der Poel e quando ha potuto, ha lanciato anche lui qualche segnale. Arrivo a 3 nel velodromo, c'era anche Vermeersch pronto ad anticipare la volata, ma Colbrelli non ne aveva per nessuno e ha battuto tutti per un successo storico. S-t-o-r-i-c-o.
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Le lacrime di gioia di Colbrelli dopo il trionfo alla Roubaix

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Da "eterno secondo" e "vince solo con la pioggia" a Favorito nelle Classiche

Colbrelli è un corridore che si è sempre contraddistinto, ma che non ha mai vinto corse pesanti in carriera. Prima di questo 2021... Una Coppa Agostoni, una Coppa Sabatini, una Tre Valli Varesine, il palmarès si riempiva, ma nei Grandi Giri non riusciva ad avere successo. Colbrelli non si poteva e non si può definire 'velocista', gli sprinter sono altri. Lui è un passista velocista che sì può avere uno spunto veloce agli sprint, ma con la consapevolezza di venire spesso battuto dagli specialisti. Lui è un corridore da Classiche e la prova arrivò nel 2017 con il successo alla Freccia del Brabante. Altre due Coppe Bernocchi, una Gran Piemonte, un GP Beghelli e poco altro. Forse lui stesso non ci credeva. Nel 2021, però, la trasformazione. Evoluzione che però, è bene sottolineare, non è stata solo di Colbrelli ma di tutta la sua squadra. Quanto ha vinto quest'anno la Bahrain Victorious? Tra Mohoric, Damiano Caruso, Mäder, Padun, Teuns, Bilbao, Bauhaus... Una squadra che, dopo qualche anno, ha raggiunto la sua maturazione. E Colbrelli ha colto al volo la possibilità, cominciando a vincere e trovando una sua personale consapevolezza dei propri mezzi.
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Tutto è iniziato il 29 aprile con la vittoria nella 2a tappa del Tour de Romandie. Poi il Giro del Delfinato: beffato nelle prime due tappe dal fuggitivo di turno, alla terza ha messo tutti in fila battendo Aranburu. Poi l'exploit di Imola dove ha conquistato la maglia tricolore battendo Masnada. Uno più scalatore di lui. Maglia tricolore sfoggiata al Tour de France, dove Colbrelli ha fatto il diavolo a quattro. 5° a Pontivy, 3° a Tignes, 2° a Saint-Gaudens. Non è riuscito a vincere, ma ha concluso al 3° posto nella classifica a punti e 29° nella classifica scalatori. Sì sì scalatori, perché quella di Tignes fu una delle frazioni più dure di tutto il Tour. Là dove Pogacar mise le cose in chiaro e si prese la maglia gialla. Però a Tignes, Colbrelli fece 3°. Niente vittoria, ok, ma poi è arrivato il Benelux Tour. Grande successo a Houffalize e poi 2° posto la tappa successiva a Geraardsbergen, dietro a Mohoric. In pratica Colbrelli ha lottato con il suo stesso compagno per la vittoria di quella corsa a tappe. Segnale, comunque, che Sonny poteva fare bene a Europeo e Mondiale. E così è stato: vittoria agli Europei facendo inchinare Evenepoel e, comunque, 10° posto nelle Fiandre al Mondiale. Nel mezzo anche il 2° posto alla Coppa Sabatini e il 1° posto al Memorial Pantani. Ah, poi la vittoria della Parigi-Roubaix.
I successi di Colbrelli nel 2021
DataVittoria
29 aprile2a tappa Tour de Romandie
1 giugno3a tappa Giro del Delfinato
20 giugnoCampionati italiani
4 sttembre6a tappa Benelux Tour
5 settembreClassifica Benelux Tour
12 settembreCampionati europei
18 settembreMemorial Marco Pantani
3 ottobreParigi-Roubaix
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Adesso il Velo d'Or?

E adesso? Colbrelli corre da febbraio e questa Parigi-Roubaix sarà, molto probabilmente, la sua ultima fermata per questo 2021. Abbiamo appena visto l'elenco di tutte le sue vittorie... Ma è obbligo porci la questione. Colbrelli indosserà fino al prossimo agosto la maglia di campione europeo, è il campione nazionale italiano in carica, ha vinto 8 gare in stagione inclusa la Parigi-Roubaix. Merita il Velo d'Or? (il Pallone d'oro del ciclismo).
Chi merita di vincere il Velo d'Or 2021?
Certo, la concorrenza è tanta. Basti pensare che c'è un certo Pogacar che in questa annata ha vinto una Classica Monumento (la Liegi), un Grande Giro (il Tour, il secondo consecutivo) e una medaglia olimpica (bronzo a Tokyo). Ci sono pur sempre van Aert, van der Poel, il campione del mondo Alaphilippe e la medaglia d'oro Roglic. Ma perché no? Il finale di stagione di Colbrelli è stato esagerato e, togliendo Alaphilippe al Mondiale, Sonny è stato il miglior corridore degli ultimi due mesi. Senza discussioni. Diamogli questo Velo d'Or.
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Colbrelli: "Una Roubaix leggendaria, è incredibile"

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