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Primoz Roglic sogna la maglia rosa, Wout van Aert e Mathieu van der Poel pronti per Sanremo: le 5 verità della Tirreno

Luca Stamerra

Aggiornato 13/03/2023 alle 22:38 GMT+1

TIRRENO-ADRIATICO - Andiamo a ripercorrere cosa è accaduto nell'ultima edizione che ha regalato non poche sorprese. Una su tutte la forma palesata da Primoz Roglic che, al debutto stagionale, ha vinto 3 tappe e la classifica generale. Lo sloveno sarà al Giro e sembra essere partito col piede giusto in questo 2023. Poi c'è chi pensa alla Sanremo. Van Aert e van der Poel non hanno vinto ma...

Roglic torna a vincere una classifica: eccolo festante sul podio di San Benedetto

Da una corsa all'altra. Abbiamo ragionato sulla Parigi-Nizza e sul dominio di Tadej Pogacar, ma anche alla Tirreno-Adriatico abbiamo visto un dominio: quello di Primoz Roglic. L'altro sloveno ha subito risposto vincendo, consecutivamente, tre tappe, le più dure di questa edizione. E dire che era il debutto stagionale per il capitano della Jumbo Visma e che non correva da 6 mesi, dall'infortunio patito alla Vuelta durante la tappa di Tomares. Roglic è parso invece già pimpante e desideroso di provarci ancora per i Grandi Giri: il suo grande obiettivo è il Giro d'Italia dove ci sarà il rematch con Remco Evenepoel. E parlando di prossimi appuntamenti, ora ci sarà la Sanremo. Che impressioni ci hanno fatto van Aert, van der Poel e Pidcock? Ecco le nostre sensazioni.
Chi vince la Sanremo 2023?

1) Primoz Roglic pronto per sfidare Evenepoel

È stata una vera e propria sorpresa. Non che Roglic non potesse, in senso assoluto, vincere una Tirreno-Adriatico: l'ha già vinta nel 2019 e con questo successo sono 17 le vittorie di classifiche generali per lo sloveno. Ma il capitano della Jumbo Visma aveva lasciato tanti dubbi in questo inverno con valori diversi dagli anni precedenti, tanto che il team aveva deciso di convocarlo solo per la Volta a Catalunya, non considerandolo come potenziale vincitore nelle gare che contano. Lui ha però dato tutto nello stage in altura a Tenerife e ha ritrovato quella verve che gli era un po' mancata ultimamente. Puntare al podio alla Tirreno? Era difficile immaginarlo, ma lui ha addirittura vinto la Corsa dei due mari. Vien quasi da dire stravinto, visto che ha conquistato le frazioni di Tortoreto, Sassotetto e quella dei muri di Osimo. Una di fila all'altra.
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Poi c'è chi parla di fortuna, visto che la tappa di Sassotetto è stata accorciata, chi parla di squadra imbattibile visto la presenza dei grandi nomi all'interno della Jumbo, ma Roglic ha vinto tre tappe e la classifica generale. E non correva da sei mesi... Roglic c'è eccome e prenota la maglia rosa al Giro. Lì troverà Evenepoel che sarà pronto a sfidare proprio in Catalunya.
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2) Enric Mas spigoloso in questo genere di percorsi

Ci aspettavamo un Enric Mas protagonista a questa Tirreno-Adriatico. Anzi, doveva essere il favorito per la vittoria finale considerando che qualche km nelle gambe l'aveva già messo dopo i duelli con Pogacar alla Ruta del Sol (duelli persi, ma dove comunque non aveva sfigurato). Lo spagnolo ha chiuso però al 6° posto nella generale della Corsa dei due mari: non distantissimo da Roglic, a 41'' dallo sloveno, ma comunque mai della partita per vincere le tappe che contavano. È vero che Mas è più scalatore di Roglic ed ama maggiormente le lunghe salite, quelle dove si fa davvero fatica, ma questo resta un punto debole del capitano della Movistar. Tappe così esplosive non lo vedono mai al 100%. Ma, a volte, sono le tappe che decidono i Grandi Giri.
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E dire che Mas ci aveva anche provato: che attacco, ma Pogacar risponde

3) Van der Poel perfetto ultimo uomo

Mathieu van der Poel non è stato protagonista come lo immaginavamo. Certo, aveva avvisato tutti - nella conferenza stampa di vigilia di questa Tirreno - che avrebbe scelto con cura i suoi obiettivi in questa settimana senza esagerare. Ergo, non avrebbe attaccato in ogni tappa come fatto vedere al Giro d'Italia di un anno fa. Ma, in realtà, non ha provato ad attaccare in nessuna tappa né in quella di Tortoreto né in quella dei muri di Osimo. Ha scelto di fare semplicemente l'uomo squadra, vestendo i panni di ultimo uomo di Jasper Philipsen.
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Cosa che aveva già fatto l'anno passato e che funziona molto bene, basti considerare che il belga ha vinto due volate su tre proprio grazie all'apporto di VDP. Quando accelera, van der Poel ha pochi rivali. In forma per la Sanremo? Non sarà al 100%, ma quello visto negli ultimi 2000 metri delle tappe di Foligno e San Benedetto del Tronto farebbe paura a chiunque.
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4) Van Aert pronto per la Sanremo

Ha cominciato la stagione dopo van der Poel, in realtà, ma van Aert ha già fatto vedere qualcosa di più. Lui si ha fatto le prove generali per la Sanremo, come abbiamo potuto vedere sia a Tortoreto che ad Osimo con delle trenate in salita che potrebbero essere replicate sia sulla Cipressa che sul Poggio. Nella tappa di Osimo ha fatto paura e Alaphilippe l'ha anche mandato a quel paese per il ritmo che ha imposto prima del gran finale. Van Aert gran favorito? Ebbene sì, Pogacar permettendo...
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5) Qualche preoccupazione per Pidcock

Non è un commento di merito perché, in realtà, abbiamo visto molto poco di Pidcock in questa Tirreno-Adriatico. Era una delle attrazioni di questa edizione ma, a causa di una doppia caduta, non è riuscito a piazzare un colpo. Nella tappa di Tortoreto, appunto, è caduto con van Aert (a causa di van Aert) e non è stato della partita per il finale ed è caduto, inoltre, anche nella tappa finale di San Benedetto, essendo così costretto al ritiro. Mano destra contusa e qualche abrasione oltre a qualche sbucciatura per la caduta dei giorni prima. Non il massimo per cominciare l'avvicinamento alla Sanremo.
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Colpo di scena! Van Aert entra dove non può e butta a terra Pidcock

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