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Tour de France 2022, pagelle tappa 16 - Vingegaard sempre imperturbabile, Caruso spreca una chance: promossi e bocciati

Luca Stamerra

Pubblicato 19/07/2022 alle 21:15 GMT+2

TOUR DE FRANCE - La Sfinge è il soprannome di Nairo Quintana, ma in questi giorni può essere associato anche a Vingegaard. Pogacar ci sta provando partendo da destra, da sinistra, in salita, in discesa, a 180 km dal traguardo, ma il danese risponde sempre presente. E lo fa con una facilità disarmante. Molto bene anche Geraint Thomas che, tappa dopo tappa, si sta costruendo il suo 3° posto.

Caruso ci prova, Vingegaard risponde a Pogacar, vince Houle: gli highlights

Si riparte con la terza e ultima settimana del Tour. Tutte sono tappe decisive per l'assegnazione della maglia gialla e abbiamo già archiviato la prima tappa pirenaica, quella di Foix, vinta da Hugo Houle. Non era quella più dura, con i due temibilissimi GPM comunque lontani dal traguardo, ma Pogacar ci ha voluto provare ancora e ancora, considerando che lo sloveno deve ancora recuperare 2'22'' da Vingegaard. Il danese, però, anche senza Roglic e Kruijswjik, continua a viaggiare tranquillo. Pogacar lo attacca? Lui lo riprende, anche con facilità. Il Tour è ancora lungo, ma il capitano della Jumbo Visma mostra numeri interessanti. Così come sono stati molto interessanti Hugo Houle (strappalacrime il racconto sul fratello) e Geraint Thomas. Peccato per Damiano Caruso: l'Italia continua a non vincere...
Chi vince il Tour de France 2022?

Promossi

Hugo Houle

Era entrato nella fuga per aiutare Michael Woods, poi si è ritrovato da solo dopo un mini scatto prima del Mur de Péguère. Si è riscoperto prima grande scalatore, poi grande discesista, con un vantaggio tale da far star 'buono' Woods a controllare alle sue spalle. Sarà stato un segno del destino per Hugo Houle che non aveva mai vinto da professionista se non due cronometro. Una vittoria in realtà importante: l'ultimo canadese a trionfare al Tour fu Steve Bauer 34 anni fa, Steve Bauer che tra l'altro è il direttore sportivo di Houle. Il corridore della Israel PremierTech può così dedicare il successo al fratello scomparso 10 anni fa, anche lui ciclista, vittima di un pirata della strada.
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Jonas Vingegaard

È un pezzo di ghiaccio, nel senso positivo del termine. Negli ultimi 3 anni Pogacar aveva fatto paura a tutti, Jonas Vingegaard invece rimane impassibile. Risponde a tutti gli scatti dello sloveno e non ha paura neanche quando si trova in inferiorità numerica. Di terreno per ribaltare il Tour ce n'è ancora (due tappe pirenaiche + la cronometro), ma questo Vingegaard sembra non avere punti deboli.
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Pogacar sfida Vingegaard: tutti gli attacchi dello sloveno

Geraint Thomas

Non può rispondere alle fiammate di Vingegaard e Pogacar, ok. Ma la gestione che sta facendo di se stesso è da applaudire. Geraint Thomas è, infatti, il primo dei terresti. Meglio di Gaudu, di Bardet, di Quintana, di Enric Mas ecc ecc. Fa ancora in tempo a cadere il castello di sabbia, ma sta facendo un Tour pazzesco, ricordando i 36 anni e ricordando le ultime stagioni molto deludenti. E, non dimentichiamoci, della crono finale che può favorirlo.

Bocciati

Damiano Caruso

Finalmente è riuscito ad andare con convinzione davanti. Era anche quotatissimo dai bookmaker alla vigilia di questa tappa: era in pratica il favorito con Bettiol e Daniel Martínez. Lui e il colombiano sono riusciti ad inserirsi e Damiano Caruso sembrava anche il più brillante sul Port de Lers. Così brillante che forse ha esagerato troppo col suo scatto, tanto da essere il primo a salutare la compagnia sul Mur de Péguère. Alla fine è arrivato 10° a 5'04'' dal vincitore. Un corridore come lui non può fallire certe occasioni.
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Enric Mas

Anche questa volta si era lanciato con dichiarazioni importanti durante il giorno di riposo. “Arriva il caldo e scavalcherò tante posizioni in classifica”. Enric Mas ci ha anche provato, va detto, ma è tornato indietro. Con la tappa di Foix, è uscito dalla top 10 della generale. Forse è meglio pedalare...

I compagni di squadra di Gaudu

David Gaudu alla fine ce l'ha fatta. Si era staccato sia sul Port de Lers che sul Mur de Péguère. Niente di trascendentale eh, con il corridore della Groupama-FDJ che è sempre rientrato nel tratto di discesa. Anzi, a ben vedere, è stata una tappa positiva questa per lui che si è issato al 5° posto della generale, in piena lotta con Quintana e poi chissà. Ma ha dovuto fare tutto da solo. In una giornata in cui Vingegaard aveva messo van Aert in fuga, Pogacar aveva piazzato McNulty e Geraint Thomas era riuscito a far inserire Daniel Martínez, Gaudu non ha ricevuto nessun aiuto? E dire che davanti ce n'erano tre della Groupama-FDJ: Madouas, Storer e Le Gac. Meno male che Gaudu ha fatto da solo, che se aspettava i suoi compagni...
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Tour 360: Houle da solo, Pogacar ci prova ma Vingegaard non molla

Dove vedere il Tour de France in diretta tv e live streaming

Il Tour de France 2022 sarà trasmesso in DIRETTA integrale su Eurosport 1 (Canali 210 di Sky e su DAZN) con la telecronaca di Luca Gregorio e Riccardo Magrini e commento bonus di Moreno Moser e Wladimir Belli. Se non volete perdervi neanche un metro delle 21 tappe di questa edizione, potrete seguire il Tour de France, dal km 0 e senza pubblicità, in streaming su Eurosport Player, Discovery+ (Scopri l'offerta) e GCN+ con tanti contenuti esclusivi in più. Sarà anche possibile recuperare tutte le corse On Demand su tutte le nostre piattaforme.
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