Tour de France - Podcast e i consigli di Erik ten Hag: come la Jumbo Visma e Vingegaard hanno distrutto Tadej Pogacar

TOUR DE FRANCE - Non solo la concentrazione e le gambe di Vingegaard, non solo il sacrificio di Roglic, non solo la completezza della Jumbo Visma. Dietro al successo di Vingegaard nella generale, con il danese che ha mandato ko Pogacar, c'è anche altro. Lo ha detto uno dei direttori sportivi della formazione neerlandese: anche ten Hag, seppur indirettamente, ha dato il suo contributo.

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È passata ormai una settimana dalla conclusione del Tour de France e si è già celebrato il successo di Jonas Vingegaard, accolto in patria come un conquistatore. Anzi, sta per concludersi il Tour de France Femmes con la vittoria della van Vleuten. Ma, oggi, a qualche giorno di distanza dal podio degli Champs-Élysées, vengono fuori dei dettagli molto interessanti su come la Jumbo Visma sia riuscita a piegare Tadej Pogacar. Due sono state le tappe decisive. Quella con Galibier e Granon, con gli attacchi combinati di Vingegaard e Roglic che, appunto, hanno steso Pogacar e quella dell'Hautacam con successo finale di Vingegaard in maglia gialla. Con la Jumbo Visma che ha messo in atto la tattica della Bi-Zona, molto rivisitata (non quella di Oronzo Canà eh). Chi c'era dietro queste tattiche? I direttori sportivi e i tecnici della Jumbo Visma, ovviamente, ma Merijn Zeeman - uno dei ds della Jumbo - ha svelato un piccolo segreto. Dietro alla strategia dei neerlandesi c'era anche un'altra mente. Ha solo dato dei consigli, ma sono stati molto utili. Parliamo di Erik ten Hag che col ciclismo centra poco, ma che è un grande stratega. E lo abbiamo visto negli anni alla guida tecnica della squadra di calcio dell'Ajax.

Le parole di Zeeman

Qualcuno che mi ha aiutato molto è stato Erik ten Hag. Fa parte di uno sport completamente diverso, ma gli ho chiesto due punti molto interessanti. Come si arriva ad una certa tattica? Qual è per te l'essenza del tuo sport? E a questo punto gli ho chiesto: cosa c'è dietro ad un piano di gioco? Ne ho parlato con lui diverse volte in questi mesi. [Zeeman al portale NOS]
Quando hai grandi talenti in squadra come van Aert, Roglic, Vingegaard, Kruijswijk, puoi anche inventarti delle tattiche diverse rispetto al solito manuale del ciclismo. Così come i buoni allenatori di calcio fanno con le squadre che hanno a disposizione. Se hanno diversi buoni giocatori puoi sfruttarli per vincere le partite con tattiche specifiche. E ho pensato che anche noi potevamo fare dei progetti particolari con i corridori a nostra disposizione. Perché la Jumbo Visma ha davvero dei bravi corridori
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Che la Bi-Zona della Jumbo Visma l'abbia messa in piedi, non Canà appunto, ma Erik ten Hag? In realtà quel particolare tipo di tattica esiste nel mondo del ciclismo da diversi anni e la stessa Jumbo la usò lo scorso anno sul Mont Ventoux quando vinse van Aert. Ma Erik ten Hag, come ha confermato Zeeman, ha avuto diverse discussioni nel corso dei mesi con uno dei tecnici della Jumbo, illuminandolo.
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E poi ci sono i podcast. Sì proprio quelli. Anche qui Zeeman ha vuotato il sacco, ammettendo di aver ascoltato tutti i podcast possibili del mondo, in cui c'era Pogacar protagonista, ovviamente. Lo sloveno ha più volte detto i propri punti deboli e punti di forza nelle innumerevoli interviste a cui ha risposto e Zeeman si è annotato tutto.

Zeeman sui podcast di Pogacar

Ad aprile abbiamo iniziato a prepararci per il Tour. Avevamo già fatto molte ricognizioni. Conoscevamo il percorso sempre meglio. E sapevamo anche in cosa Pogacar fosse particolarmente bravo. E cercavamo i suoi punti deboli. Dove potrebbe andare in difficoltà? Dove può andare in difficoltà la sua squadra? E, una volta capito questo, abbiamo cercato di tradurre il tutto con una strategia da mettere sul campo. Abbiamo ascoltato tutto. Tutti i podcast dove dava delle sue impressioni sulle tappe, sulle corse precedenti. Anche sulla sua particolare abilità negli sprint
Detto fatto. Pogacar vinceva gli sprint per il 25° posto e Vingegaard rispondeva solo per non prendere distacco. Ma non per vincerli. Che te ne fai del 25° posto? Pogacar esprima tutti i watts possibili, Vingegaard no, su preciso ordine dell'ammiraglia. Che anche questo abbia influito sulla corsa alla maglia gialla?
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Video credit: SNTV

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