Andiamo a vedere nel dettaglio tutte le tappe della Vuelta 2021. Ecco altimetrie, GPM e arrivi di tutte le frazioni

1. 20 punti;

2. 17 punti;

3. 15 punti;

4. 13 punti;

5. 10 punti

Ci sarà anche lo sprint per il traguardo volante, ma a disposizione avremo solo il 4° e il 5° posto per chi vuole fare la classifica a punti. Da quest'anno c'è un criterio di assegnazione molto diverso alla Vuelta

Sempre 2' di vantaggio per i tre fuggitivi. Ci stiamo dirigendo verso il traguardo volante di Cartagena che assegnerà anche secondi di abbuono (inutili però per gli uomini di classifica)

Visto che ci siamo, ricordiamo le vittorie italiane alla Vuelta degli ultimi 10 anni:

Vuelta 2011: Gavazzi a Noja, Bennati a Vitoria;

Vuelta 2012: Cataldo a Valgrande Pajares, Bennati a Valladolid;

Vuelta 2013: Ratto a Andorra;

Vuelta 2014: De Marchi a Alcaudete, Aru a San Miguel de Aralar e Meis, Malori a Santiago de Compostela;

Vuelta 2015: Sbaragli a Castellón de la Plana, De Marchi all'Alto Campoo;

Vuelta 2016: Conti a Urdax-Dantxarinea, Brambilla a Aramón Formigal;

Vuelta 2017: Nibali a Andorra, Trentin a Tarragona, Alhama de Murcia, Tomares e Madrid;

Vuelta 2018: Viviani a Alhaurín de la Torre, Fermoselle e Madrid, De Marchi a Luintra;

Vuelta 2019: -;

Vuelta 2020: -;

Vuelta 2021: -

100 km al traguardo e si è abbassato il vantaggio dei tre. 2'04'' di margine per Okamika (Burgos), Iturria (Euskaltel Euskadi), Bagües (Caja Rural)

E dire che negli ultimi 20 anni, solo l'edizione del 1993 non aveva visto vittorie italiane alla Vuelta. Quest'anno rischiamo invece la terza edizione consecutiva senza successi

Nel 2017 avevamo vinto ben 5 tappe: una con Vincenzo Nibali ad Andorra e poi ci fu il poker di vittorie di Matteo Trentin, inclusa quella finale di Madrid. Altri tempi

Italia che ha bisogno come il pane di un successo alla Vuelta, anche perché l'ultimo successo è quello di Elia Viviani a Madrid nel 2018. Era l'ultima tappa di quella Vuelta: il 16 settembre 2018 che vide poi il trionfo di Simon Yates nella generale. Da allora sono passati 1070 giorni.

E Matteo Trentin e Davide Cimolai? Continueranno a mettersi a disposizione, rispettivamente, di Molano e Einhorn.

Adesso faremo la conta dei velocisti che ci proveranno ma, lato Italia, si punterà sempre su Riccardo Minali e, soprattutto, Alberto Dainese. Il corridore della DSM ha collezionato finora un 12° posto a Burgos, un 4° a Molina de Aragón e un 3° ad Albacate. Il ragazzo sta migliorando...

Ricordiamo a questo punto la classifica a punti che vede proprio Philipsen in testa:

1. Jasper Philipsen 131 punti;

2. Fabio Jakobsen 130 punti;

3. Magnus Cort Nielsen 67 punti;

4. Michael Matthews 58 punti;

5. Primoz Roglic 54 punti;

6. Alex Aranburu 52 punti;

7. Arnaud Démare 50 punti;

8. Alberto Dainese 43 punti;

9. Piet Allegaert 37 punti;

10. Juan Sebastián Molano 36 punti

Si fanno vedere anche gli Alpecin Fenix davanti. La squadra di Philipsen che in realtà è il velocista di riferimento a questa Vuelta con i due successi di Burgos e Albacete

È sceso un po' il vantaggio dei battistrada, che si mantengono sempre poco sopra i 3 minuti

Proprio quest'oggi Valverde verrà operato per ridurre la frattura alla clavicola destra rimediata nell'incidente di ieri. Solo dopo verranno valutati i tempi di recupero. Ma, considerando l'età, potrebbero anche dilatarsi i tempi di guarigione e convalescenza che costringerebbero Valverde addirittura a chiudere in maniera anticipata la sua stagione. Ad oggi aveva programmato solo i Mondiali di Leuven come gare per la seconda parte di stagione, ma il murciano aveva in mente anche altre corse da svolgere da qui ad ottobre.

Sono rimasti in 176 sui 184 corridori partiti da Burgos sabato scorso. Non hanno concluso la tappa ieri anche Oscar Rodriguez (Astana), Morin (Cofidis) e Würtz Schmidt (Israel). È finito fuori tempo massimo, invece, Reinardt Janse van Rensburg, compagno di squadra di Fabio Aru

Nella giornata di ieri abbiamo perso due protagonisti di questa Vuelta. Hugh Carthy che ha deciso di lasciare a causa di una condizione fisica deficitaria e Aljeandro Valverde che è caduto rimediando una frattura alla clavicola. Che botta per il murciano che ha rischiato di finire addosso al guard rail.

Roglic che, intanto, ha ribadito il concetto di non voler tenere a tutti i costi la maglia roja. Dopo la tappa di ieri l'ha mantenuta per 8'' su Großschartner: "Come dico ogni giorno, non faccio grandi sogni sul tenere la maglia, ma quando hai la maglia queste sono dolci preoccupazioni, l’obiettivo principale comunque è quello di averla alla fine. È quello che conta"

Fuga che non fa paura agli uomini di classifica, considerando che quello meglio piazzato è Ander Okamika a 43'06'' di ritardo da Roglic