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Formula 1

Charles Leclerc, la Ferrari e quella statistica impietosa. Questo matrimonio ha ancora senso?

Paolo Sala

Pubblicato 23/10/2023 alle 13:09 GMT+2

FORMULA 1 - Per la decima volta consecutiva il monegasco vede vincere una Red Bull dopo essere partito dalla pole position. E la frustrazione aumenta all'aumentare dei punti di Carlos Sainz, che contende a Charles la leadership di quello che doveva e dovrebbe essere il 'suo' team. Con un futuro tecnico incerto, le nubi sul cielo di Charles e del Cavallino aumentano.

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Ci sono un paio di statistiche impietose che delineano quale possa essere il livello di frustrazione di Charles Leclerc in Ferrari: a Austin il monegasco è scattato per la ventunesima volta in carriera dalla pole position, col magrissimo bilancio di sole quattro vittorie. E nelle ultime dieci occasioni in cui è scattato dalla prima casella in griglia, è stata poi la Red Bull a vincere la gara. Numeri che raccontano di un pilota che sa sempre essere straordinariamente veloce in qualifica, ma che finisce poi per raccogliere ciò che la macchina gli permette di raccogliere in gara. Ossia pochi successi e tanta frustrazione, acuita se possibile da una situazione che gli lascia poche vie d'uscita. Nonché dal costante miglioramento prestazionale di un compagno di squadra che ormai gli contende la leadership di un team che, nei desideri di Charles, dovrebbe ruotare totalmente intorno a lui. L'arrivo del mentore Vasseur al posto di Mattia Binotto, con cui Leclerc non ha mai particolarmente legato, è la sua garanzia, ma i fatti portano in un'altra direzione, col rischio concreto che si debbano trascorrere altri due anni ad ingoiare bocconi amari prima di arrivare finalmente ad essere competitivi per il titolo. Una situazione realmente sostenibile o è forse il caso, per entrambe le parti, di ripensare seriamente alla solidità del matrimonio?

SCELTA A LUNGO TERMINE

Perché Leclerc ha sposato in toto il progetto Ferrari fin dal suo ingresso in Formula 1 con Alfa Romeo-Sauber, scommettendo tutto su Maranello in un momento in cui la Scuderia ha puntato forte su di lui, accompagnando Vettel alla porta. Dal 2019 sono però passati quattro anni, e se l'idea era quella di crescere insieme fino al titolo Mondiale, le cose hanno invece preso una piega ben diversa. Fra il caso flussometri del 2019 - con relativa stangata sulla power unit - e la direttiva 038 del 2022 sulle altezze da terra, la Ferrari si è persa per due volte quando sognava di essere finalmente pronta, e Charles si è bruciato quattro stagioni vedendo il suo avversario di sempre, Max Verstappen, inanellare successi e titoli persino con irrisoria facilità. Può sfidarlo, e qualche volta batterlo, in qualifica, ma al momento della raccolta c'è poco da far festa fin da Melbourne 2022, ultima occasione in cui il monegasco ha vinto partendo dalla pole.
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Charles Leclerc stringe la mano a Max Verstappen durante il GP di Imola 2022

Credit Foto Getty Images

FRA AMBIZIONE E REALISMO

Le pole positions raccontano di un'ambizione ancora intatta e di una invidiabile capacità di essere veloce quando serve. Poi però conta ciò che la macchina può fare la domenica, e qui iniziano i dolori. Perché nel 2024 la Ferrari si troverà a dover ripartire da zero praticamente per la terza volta in cinque anni, cambiando radicalmente un progetto tecnico che ha mostrato presto la corda. Con l'uscita di Binotto e l'ingresso di Vasseur, Leclerc si è assicurato un assetto di squadra che guardi principalmente a lui, ma sa anche perfettamente che in questa Formula 1 fatta di cicli, è possibile che si debba attendere l'esaurimento di quello attuale - a fine 2025 - per poter realmente sfidare la Red Bull. Lo ha ammesso lo stesso pilota recentemente, sebbene la speranza sia sempre quella di un 'coup de theatre' già dall'anno prossimo.
La statistica delle 10 pole position senza vittorie? Dovremmo smettere di concentrarci su questi numeri. Faccio sempre il mio lavoro al meglio in qualifica, ma finisce sempre che non riusciamo a sfatare questo tabù perché in gara non abbiamo una macchina che ci permetta di battagliare per la vittoria alla domenica. Spero di avere presto una monoposto per cambiare queste statistiche. Sono contento di ciò che stiamo facendo in qualifica, ma in gara abbiamo ancora molto lavoro da fare per colmare il gap e arrivare dove ambiamo ad arrivare [Charles Leclerc dopo il GP di Austin]

LA GRANA SAINZ

In tale scenario, Leclerc non ha però nemmeno la certezza della leadership in squadra. Perché sì, Binotto era considerato quello che aveva voluto Carlos Sainz in Ferrari (mentre Leclerc fu scelta di Marchionne), e le scelte strategiche avevano troppo spesso favorito lo spagnolo rispetto al monegasco. Però Carlos ha avuto la pazienza e la capacità di ritagliarsi progressivamente il proprio spazio, e se Charles resta formidabile in qualifica, Sainz risulta quello maggiormente in grado di massimizzare i risultati la domenica, a volte anche in virtù di una minore propensione all'errore e/o una maggiore abilità nel conservare le gomme sul passo gara. Nel 2022 Sainz ha chiuso davanti a Leclerc in classifica, e in questo 2023 si sta ripetendo, ancora più dopo il 3° posto di Austin e la squalifica di Leclerc. Senza dimenticare - altri due motivi di forte frustrazione per Charles - che sul podio di Monza ci è salito lo spagnolo, e che l'unica vittoria ferrarista a Singapore porta anch'essa la firma di Carlos.
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FUTURO

Dunque un futuro nebuloso, con una macchina tutta da verificare nel 2024 e un compagno di squadra sempre più ingombrante. E' questo il matrimonio che Leclerc immaginava fra sé e la Scuderia più ambita al mondo? No di certo, e mentre gli anni passano le statistiche brillano solo relativamente alle qualifiche. L'amore da farfalle nello stomaco è certamente un ricordo, ora Leclerc e la Ferrari portano avanti un matrimonio quasi d'inerzia, basato sull'essersi scelti e sulla sostanziale immobilità del mercato piloti. Dove i due Mercedes sono confermati, dove McLaren non ha necessità di sacrificare nessuno dei due straordinari giovani che ha in casa, e dove in Red Bull non c'è spazio per chi possa pestare i piedi a Max Verstappen. Avanti insieme, dunque, ma in una situazione che rischia davvero di mettere in crisi il sistema nervoso di Leclerc. Perché l'amore c'è sempre, ma va alimentato. E Charles ha sempre meno tempo per aspettare.
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