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La F1 a Melbourne tre anni dopo, ora la pista è ancora più veloce: Verstappen all'attacco, Ferrari invariata

Paolo Sala

Aggiornato 07/04/2022 alle 10:08 GMT+2

GP D'AUSTRALIA - In Australia la F1 chiude un cerchio: nel 2020, proprio a Melbourne, la prima cancellazione causa Covid. Ora il tracciato appare leggermente modificato e reso più veloce da ben quattro zone DRS. E Verstappen punta al bis dopo l'Arabia Saudita mentre la Ferrari si presenta nei panni dell'antagonista senza sviluppi, forte di una monoposto che soddisfa i tecnici di Maranello.

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La Formula 1 toccò con mano l'inizio dell'incubo Covid-19 proprio in Australia, a Melbourne. Nel 2020, nonostante le informazioni sanitarie iniziassero a disegnare il quadro pandemico, il Circus si presentò all'Albert Park per poi cancellare l'evento in seguito alle prime positività riscontrate fra gli addetti ai lavori. Due anni dopo, col virus domato dalle campagne vaccinali e dalle misure di contenimento ma non ancora sconfitto, la Formula 1 torna a Melbourne come a disegnare la chiusura di un cerchio, un ritorno alla normalità che - varianti permettendo - va stabilizzandosi. E ritrova un circuito reso ancora più veloce dagli interventi su alcune curve e la scelta di destinare ben quattro zone all'utilizzo del DRS.

Come cambia la pista

Il tracciato cittadino all'interno dell'Albert Park è stato completamente riasfaltato, il che farà certamente piacere ai piloti visto che la combinazione tra l'effetto porpoising ed il tradizionale fondo sconnesso del Gp australiano avrebbero creato parecchi problemi di stabilità e visibilità. Ma si è intervenuti anche per velocizzare il tracciato, caratterizzato da parecchi 'stop and go' fra allunghi importanti e zone piuttosto lente sul misto. Leggermente allargato l'imbuto di curva 1, spesso teatro di incidenti in passato, così come viene ampliata la larghezza di curva 4. Resa più veloce e scorrevole curva 6, piega in passato molto più chiusa e lenta e che introduce sull'allungo nel settore centrale. In pieno fino alla variante di curva 9 e 10.
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Credit Foto Getty Images

Le zone DRS saranno 4

Mentre si discute - nel solco delle ottime indicazioni date dalle risultanze in pista del nuovo regolamento tecnico - di limitare ulteriormente il DRS in chiave futura, a Melbourne saranno ben quattro, un record, le zone in cui sarà possibile azionare l'ala mobile. Restano le due 'classiche', cioè il rettilineo principale e quello successivo, dopo la prima variante. In aggiunta ci sarà il tratto in uscita da curva 10, una variante da percorrere ai 270 orari, e quello fra curva 7 e curva 9, allungando di parecchio il tratto che i piloti faranno in pieno, arrivando a velocità superiori nell'inserimento di curva 9.

Verstappen punta al bis

A distanza di tre anni, con asfalto e layout nuovi e macchine molto diverse dal passato, è davvero impervio provare a capire chi può essere favorito in sede di pronostico. Di certo l'aumentata velocità del tracciato arride in particolare alla Red Bull, che in Arabia Saudita si è mostrata in grado di raggiungere velocità di punta superiori alla concorrenza. Non tanto per una superiorità motoristica rispetto alla Ferrari, accreditata anzi della miglior power unit del lotto, quanto per un assetto leggermente più scarico dal punto di vista aerodinamico. Se la velocità sul dritto risulterà fondamentale al netto delle regolazioni d'assetto - mai facili all'Albert Park - Max Verstappen potrebbe puntare al bis dopo Jeddah.
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Ferrari invariata

Buone prospettive australiane anche per la Ferrari, che oltre a montare una power unit invidiabile, punta molto sulle prestazioni nei tratti lenti, dove serve tanta trazione che la F1-75 ha mostrato di possedere. Tanto che da Maranello non si prevedono sviluppi in vista della terza prova stagionale. "Non si tratta di quando saremo pronti a introdurre miglioramenti, piuttosto di vedere il tetto di spesa e non spendere tutto nelle prime gare. Per questo non ci aspettiamo significativi sviluppi per Melbourne: appena potremo porteremo delle novità", le parole di Binotto in proposito. Il che suona anche come una conferma del fatto che la rossa, fin qui, è più che soddisfacente al netto dei margini di sviluppo.

Gomme, Pirelli verso il salto di mescola

Per la gara australiana Pirelli pensa ad una prima esperienza di mescole sfalsate. Insieme alla C2 ed alla C3, infatti, il fornitore unico ha deciso di portare la C5, creando un "salto" tra le mescole inedito fino a questo momento. Non si esclude che la C5, al debutto stagionale, possa essere utilizzata solo in qualifica, ma certo si tratta di una variabile in più dal punto di vista delle strategie, in una stagione in cui le gomme dimostrano un degrado molto inferiore rispetto alle stagioni precedenti.
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