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Max Verstappen investigato per impeding, ma mantiene la pole position: cosa è successo nelle qualifiche al Red Bull Ring

Luca Montanari

Aggiornato 30/06/2023 alle 21:43 GMT+2

FORMULA 1 - Dopo aver centrato la quarta pole position consecutiva, Max Verstappen è finito sotto investigazione per un ipotetico episodio di impeding ai danni di Magnussen durante il Q1. Ma dopo il colloquio con i commissari, il pilota della Red Bull è stato assolto, mantenendo così la pole position davanti alle Ferrari di Leclerc e Sainz.

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La pole position di Max Verstappen nel GP d'Austria è rimasta in bilico per qualche ora dopo i festeggiamenti al parco chiuso del Red Bull Ring. Il bicampione del mondo in carica è finito sotto investigazione dopo le qualifiche per un possibile impeding avvenuto nel Q1 ai danni della Haas di Magnussen, rischiando una penalità di tre posizioni sulla griglia di partenza della gara. Fatto di cui erano stati incriminati nei precedenti appuntamenti, tra gli altri, i due piloti ferraristi, Leclerc a Monaco (compromettendo il podio nel Gran Premio di casa) e Sainz a Montreal. Tuttavia, l'olandese della Red Bull è stato assolto e conserva dunque la partenza dalla prima casella per la corsa di domenica, la quarta consecutiva e la sesta della stagione. Sperava in una penalità la Ferrari per poter ritornare in pole position con Leclerc e in una doppia prima fila tutta rossa insieme a Sainz, invece le due SF-23 rimangono seconda e terza nello schieramento.

Cosa è successo e perché Verstappen non è stato penalizzato

L'episodio incriminato risale al Q1, quando Verstappen si trova davanti a Magnussen all'uscita di curva 1, con il danese che subisce una leggera decelerazione poco dopo aver iniziato il giro veloce per evitare il pilota della Red Bull, che intanto cerca di spostarsi dall'altra direzione. Il pilota della Haas successivamente ha chiuso in penultima posizione venendo eliminato.
Dopo il colloquio con la direzione, i commissari hanno giudicato la presenza dell'olandese davanti alla Haas numero 20 non influente sul rallentamento della vettura del danese, scagionando dunque il leader del Mondiale. Inoltre, quel giro di Magnussen successivamente è stato cancellato per il superamento dei track limits, anche se la giuria non ha tenuto in considerazione questo fattore, come dichiarato nel comunicato ufficiale.
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