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Formula 1, Gp Brasile: Hamilton-Verstappen, lasciateli lottare così fino alla fine

Umberto Zapelloni

Aggiornato 15/11/2021 alle 15:33 GMT+1

FORMULA 1 - Nel weekend brasiliano il duello tra l'inglese della Mercedes e l'olandese della Red Bull si è acceso ancora di più: a tre gare dalla fine, a decidere il mondiale saranno i dettagli.

Lewis Hamilton | Formula 1 Expert

Credit Foto Eurosport

Lasciamoli lottare così fino alla fine. La Formula 1 ha bisogno di weekend come quello brasiliano con i due rivali che battagliano corpo al corpo fino al limite consentito dai regolamenti, anche un pelo, ma giusto un pelo, oltre. Una lotta d’altri tempi ci viene da dire, di quando ai rivali era permesso prendersi a ruotate trasformando in leggendario un duello come quello di Digione tra Gilles Villeneuve e Renè Arnoux. Hanno fatto bene i commissari a lasciarli correre, a non interrompere l’emozione che ci stava prendendo. La reazione di Max è stata al limite, ma non è andata oltre il lecito. Dura, ma non scorretta. E poi ne abbiamo piene le scatole di gente che apre le porte e dice prego si accomodi. La Formula 1 è anche lotta. Certo se Hamilton non avesse allargato sarebbe finita in un crash. Ma Lewis ha capito che aveva la macchina per vincere e ha preferito riprovarci piuttosto che chiudere sullo zero a zero con un doppio ritiro. Anche questo un segnale di lucidità.
F1 | Hamilton, un weekend da fenomeno
La Formula 1 2021 ci sorprende tutte le volte. Ad ogni weekend c’è una squadra che entra in pista favorita ed esce battuta. Oggi Verstappen resta favorito grazie ai 14 punti di vantaggio, ma non è più nettamente favorito come sembrava dopo il Messico, quando la Mercedes pareva in crisi. Il motore fresco è costato a Lewis cinque posizioni sullo schieramento, ma gli ha dato più fiato per urlare. E poi gli ha permesso di trasformare in leggendaria la sua 101esima vittoria recuperando 25 posizioni in due giorni.
Hamilton esce rinforzato, in classifica e nel morale, dal weekend a casa di Senna. Ha tenuto in vita un campionato che sembrava ormai segnato. A San Paolo la Mercedes, motore di Hamilton a parte, sembrava comunque viaggiare su un altro pianeta e lo stesso Bottas ha chiuso vicino a Verstappen, nonostante le tenerezze al via quando si è opposto a Max con la forza di una carta velina a una cascata. Non solo motore insomma. Anche se poi alla fine solo Lewis ha saputo trasformare in oro quel che aveva in mano. E ha fatto tutto da solo. Senza aiuti da Bottas o dal team che sulla strategia perfetto non è stato.
A decidere il mondiale saranno i dettagli. Avete visto come la Red Bull ha mandato in pista Perez con le gomme fresche per fargli togliere il punto addizionale del giro veloce a Hamilton in extremis… Non è da escludere che la Red Bull non scelga di dare a Max un motore fresco per le ultime tappe del campionato. Tanto cinque posizioni si recuperano in un amen. Almeno così fanno quei due.
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